La paytech italiana Nexi ha siglato con Alpha Services and Holdings, la società capogruppo dell’istituto di credito greco Alpha Bank, una partnership strategica grazie alla quale la banca greca promuoverà e distribuirà ai propri clienti le soluzioni tecnologiche e innovative sviluppate da Nexi (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, Alpha Bank scorporerà il proprio ramo d’azienda di merchant acquiring (in sostanza la gestione dei pagamenti effettuati tramite carta di credito) in una newco e saranno intraprese tutte le azioni necessarie affinché questa riceva una licenza di istituto di pagamento. Successivamente, Nexi acquisirà il 51% della newco., per un esborso di cassa di 157 milioni di euro, che riflette un Enterprise Value, per il 100% del merchant acquiring di Alpha Bank, di 307 milioni di euro, più un eventuale earn–out fino a Euro 30.6 milioni (corrispondente a 60 milioni per il 100%), pagabile entro il quarto anno di operatività della newco subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi finanziari concordati tra Alpha Bank e Nexi.
Nell’operazione, Nexi è stata assistita da PwC Deals, HSBC, Mediobanca, AXIA Ventures Group, Bonelli Erede, Koutalidis Law Firm, Legance. Alpha Bank è stata seguita da Deutsche Bank AG, London branch, PricewaterhouseCoopers Business Solutions SA, Akin Gump Strauss Hauer & Feld LLP, M. Psylla – V. Vizas – G. Katrinakis Law Firm (studio legale facente parte del network PwC) e Zepos & Yannopoulos.
A seguito del completamento dell’operazione, Nexi consoliderà la newco, che si prevede apporterà al Gruppo Nexi oltre 150 mila POS e volumi di operaioni per 9 miliardi di euro. Si prevede che la newco genererà circa 93 milioni di ricavi e 18 milioni di ebitda nel 2022, su base pro-forma e pre-sinergie. Nexi finanzierà l’operazione interamente tramite risorse disponibili. Attraverso questa operazione, che è coerente con la propria visione strategica, Nexi stabilisce una posizione di leadership in un mercato in rapida crescita, espandendo ulteriormente le proprie attività di merchant acquiring e aumentando la diversificazione dei ricavi generati in paesi europei attraenti e sotto penetrati. La newco sarà, inoltre, ben posizionata per cogliere ulteriori opportunità di crescita organica e inorganica nel Paese.
Vassilios Psaltis, amministratore delegato di Alpha Bank, ha dichiarato: “La partnership con Nexi rappresenta un altro importante passo dell’ambizione di Alpha Bank di stringere alleanze strategiche con i migliori partner globali per fornire ai nostri clienti servizi della più elevata qualità. Siamo fiduciosi che la nostra partnership strategica con Nexi, leader europeo nei pagamenti e player tecnologico di assoluto rilievo, creerà una offerta unica nel mercato greco in rapida crescita”.
Paolo Bertoluzzo, amministratore delegato di Nexi, ha così commentato: “La partnership strategica con Alpha Bank, una delle banche sistemiche greche e leader nel mercato dell’accettazione dei pagamenti ellenico, ci consentirà di contribuire all’accelerazione del processo di modernizzazione e digitalizzazione dei pagamenti nel Paese. Metteremo a disposizione di cittadini, esercenti e Pubblica Amministrazione un’offerta di prodotti e servizi innovativi e tecnologicamente all’avanguardia con l’obiettivo di rendere i pagamenti digitali un’esperienza quotidiana che porti benefici a tutto il sistema. Questo accordo, in linea con la nostra strategia d’investimenti selettivi in mercati ad alto potenziale, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel nostro percorso di creazione di valore in un mercato altamente competitivo e in rapido consolidamento”.
Ricordiamo che sempre in tema di acquisizioni di attività di merchant acquiring Nexi aveva comprato nel dicembre 2019 quella di Intesa Sanpaolo, che aveva ceduto il relativo ramo d’azienda per un miliardo di euro a fronte dell’acquisto da parte della stessa di una quota del 9,9% della stessa Nexi da Mercury UK (veicolo che raggruppa le quote in capo ai fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra) (si veda altro articolo di BeBeez). A seguito dell’efficacia della fusione per incorporazione in Nexi della danese Nets, lo scorso 1° luglio (si veda qui il comunicato stampa), con il renivestimento in Nexi da parte dei fondi soci di Nets (Hellmann & Friedman, GIC, Bain Capital e Advent International), le quote di Intesa Sanpaolo e di Mercury UK si sono poi ridotte, rispettivamente, al 6,359% e all’11,884%, mentre Hellmann&Friedman, con il fondo H&F VIII, oggi possiede la quota più alta (25,115%).
Nel 2020 Nexi ha registrato un ebitda di 601,4 milioni di euro, in aumento del 2,5%, a fronte di ricavi in calo del 2,8% a circa 1,04 miliardi e un debito finanziario netto passato a 2,1 da 1,4 miliardi a fine dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), soprattutto a seguito dell’emissione di 500 milioni di euro di obbligazioni senior unsecured equity-linked con scadenza 2027, per finanziare parte del corrispettivo previsto per la sopra citata acquisizione del merchant acquiring di Intesa Sanpaolo.
Ricordiamo che Nexi lo scorso aprile ha prezzato due bond per un totale di 2,1 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), che seguono l’emissione del bond equity-linked per un miliardo di euro del febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez) i cui proventi, oltre ad allungare la scadenza del debito del gruppo, hanno finanziato le fusioni con la paytech italiana Sia (si veda altro articolo di BeBeez), e appunto con Nets (si veda altro articolo di BeBeez).
Nets ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi per 539,5 milioni, un ebitda di 298,2 milioni, un utile di 102,9 milioni (+23% anno su anno), una posizione finanziaria netta di 1,9 miliardi. Nexi ha chiuso invece il primo semestre con 539,5 milioni di ricavi (+ 12,9% dal primo semestre 2020), un ebitda di 298,2 milioni (+13,9%) e prevede per il 2021 una crescita del 10% anno su anno dei ricavi e dell’11% dell’ebitda (si veda qui il comunicato stampa).