Lutech, gruppo dell’ICT che Apax Partners controlla da marzo del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) dopo averne rilevato la maggioranza da One Equity Partners, ha acquisito Stain, azienda bresciana specializzata nello sviluppo di software MES per la raccolta e gestione dei dati di produzione. Grazie a questa operazione, entrambe le società garantiranno una maggiore produttività alle aziende clienti progettando e realizzando prodotti e servizi specifici per la digitalizzazione dei flussi informativi nel settore manufacturing (si veda qui il comunicato stampa).
Gli advisor finanziari e legali della trattativa sono stati lo Studio Della Frera Borboni & Associati e Amato Ambrosini Studio Legale Associato per Stain, mentre Lutech è stato affiancato da Crowe Bompani spa e Caiazzo Donnini Pappalardo & Associati.
Da oltre 30 anni, Stain sviluppa software MES provvedendo alla digitalizzazione delle informazioni nei reparti produttivi e all’automazione industriale del settore manufacturing e metal attraverso strumenti interconnessi e performanti che permettono ai loro clienti di scoprire i costi occulti in produzione. Un Software MES (Manufacturing Execution Systems) è infatti un software che permette di digitalizzare la gestione e il controllo della produzione e l’acquisizione delle informazioni di produzione dalle macchine, automatizzando tutti i flussi di informazione di andata e ritorno dal campo. Il Mes è un software che ha un alto impatto non solo tecnologico, ma anche metodologico e organizzativo. La società nel 2020 ha fatturato 3,8 milioni con un ebitda margin di ben il 42% a fronte di una liquidità netta di oltre 2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Claudio Morbi, CEO e precedente titolare di Stain, ha dichiarato: “È motivo di grande soddisfazione che LUTECH ci abbia scelto per completare la propria offerta di soluzioni digitali nel mercato delle soluzioni MES 4.0. L’operazione ci permette di continuare a crescere e di compiere un ulteriore salto di qualità in termini di competenze e fatturato grazie alle esperienze e alle tecnologie del gruppo”.
Tullio Pirovano, CEO del Gruppo Lutech, ha aggiunto: “L’ingresso di Stain rappresenta un ulteriore tassello nel nostro percorso di crescita, che ci permette di ampliare le nostre competenze nello sviluppo di software per l’informatizzazione dei processi industriali. L’operazione contribuirà a rafforzare la nostra offerta nel settore manufacturing e ad affermare la nostra area di servizi e soluzioni per la digitalizzazione delle industrie come una delle più prestigiose e complete nel settore”.
Quanto a Lutech, società nata nel 2001 e guidata dal 2013 dall’ad Tullio Pirovano, è leader in Italia e player europeo nei servizi e soluzioni ICT che supporta l’evoluzione delle aziende clienti progettando, realizzando e gestendo soluzioni digitali end-to-end, nel segno di un costante miglioramento che coinvolge persone e processi, tecnologia e sapere. Il Gruppo pone alla base della Digital Evolution cinque anime tecnologiche concepite per un’offerta completa ed integrata, in grado di soddisfare le molteplici necessità di digitalizzazione: LutechSolutions, LutechDigital, LutechCybersecurity, LutechServices e LutechCloud.
Lutech ha chiuso il primo semestre di quest’anno con ricavi in aumento del 2,9% a 233,6 milioni di euro. dai 227,1 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, grazie alla forte spinta dei servizi digitali, che ha compensato l’impatto continuo della carenza di chipset sull’abilitazione tecnologica E2E (si veda altro articolo di BeBeez). Quanto all’EBITDA rettificato, invece, non si è discostato dai 27,2 milioni di euro riportati anche nel giugno 2021 (margine sui ricavi in lieve calo a 11,7%). Sui 12 mesi a giugno, il fatturato si è attestato a 456 milioni (+2,5% su base annua), mentre includendo le acquisizioni messe a segno in questo arco temporale (su base pro-forma) i ricavi si attestano a 472,5 milioni (si veda qui la presentazione). L’indebitamento finanziario netto di Lutech è aumentato a 289,3 milioni di euro, dai 245,5 milioni del dicembre scorso, risentendo dell’emissione senior secured da 275 milioni di euro emessa da Apax tramite la holding LiBra Group per finanziare in parte l’acquisizione da One Equity Partners (si veda altro articolo di BeBeez), con i restanti 225 dei 500 milioni che Apax ha riconosciuto come contropartita per Lutech pagati in forma di equity, così come evidenziato nel prospetto dell’emissione.
A inizio agosto, il gruppo ha portato nel proprio perimetro Basiliko srl (si veda altro articolo di BeBeez), partner d’eccellenza nella consulenza specializzata nel mondo delle vendite online (si veda qui il comunicato stampa) fondata nel 2012 da Fabio Canovi e Luca Carafoli riconosciuta come migliore partner Adobe Commerce emergente del mercato EMEA nel 2020.
Appena una settimana prima, Lutech aveva perfezionato un’altra acquisizione, questa volta su DOT srl (Digital On Things), società di consulenza fondata nel 2018 da Gianluca Ciminata e specializzata nel mondo Salesforce, che si occupa principalmente di progetti di digital transformation per clienti del mondo enterprise (si veda altro articolo di BeBeez).
Le recenti operazioni di m&a non rappresentano una novità per Lutech, società fondata nel 2001, ma fanno parte di un trend che ha sempre contraddistinto il percorso della società. Le acquisizioni degli ultimi anni sono una ventina, di cui 13 effettuate da quando nel 2017 One Equity Partners l’ha rilevata da Enrico Magni, che la controllava tramite la holding Laserline, partecipata da altri 16 azionisti di minoranza (si veda qui altro articolo di BeBeez).