Il fondo Neo Capital sottoscriverà in aumento di capitale il 60% di Valextra, la griffe di pelletteria fondata da Giovanni Fontana nel 1937 e rilevata nel 2000 dall’imprenditore bergamasco Emanuele Carminati Molina. Lo ha confermato lo stesso Molina in una nota diffusa da NeoCapital, nella quale non si parla del valore dell’investimento. Ma secondo quanto riportato oggi da MF Fashion, il private equity avrebbe investito circa 25 milioni di euro. L’offerta del fondo di private equity britannico ha quindi battuto quella avanzata dal gruppo francese PPR.
Si apre così un nuovo capitolo per la griffe da 13,5 milioni di ricavi nel 2012, in crescita di circa il 40% dal 2011, che ora, grazie alla nuova finanza potrà espandersi ulteriormente a livello internazionale. Al momento la griffe, oltre al monomarca di via Manzoni a Milano, conta su una rete di multibrand e department store tra Gran Bretagna, Usa, Kuwait, Giappone, Corea del Sud e Cina come Matches, Harrods, Selfridges, Isetan e Harvey Nichols. La nuov fase sarà guidata dal nuovo amministratore delegato Marco Franchini, con alle spalle un’esperienza di otto anni come direttore generale Europa di Gucci e, dal 2002 al 2009, ceo di Bally. Carminati Molina continuerà a occupare la poltrona di presidente, con il nipote Marco Scarpella, che resterà membro del cda.
Con l’ingresso nel capitale di Valextra, Neo capital amplia un portfolio di partecipazioni nel mondo del lusso che, dopo la vendita di Alain Mikli a Luxottica lo scorso novembre, comprende la catena di pasticcerie Ladurée, il marchio eyeweaer Vuarnet e la griffe di fragranze inglese Miller Harris.