Palladio Holding (PFH) ha acquisito una quota di minoranza di Bios Line, azienda padovana che produce cosmetici e integratori naturali. A venderla è stato il fondatore Paolo Tramonti. Lo scrive Nordest Economia.
Palladio è stata assistita nell’operazione da EY per la due diligence finanziaria; dallo Studio Bonelli Erede per la contrattualistica, dallo Studio Russo De Rosa Associati per la due diligence fiscale e da Gattai, Minoli, Partners, per la due diligence legale. I soci di Bios Line sono stati affiancati da Mediobanca in qualità di advisor finanziario, dallo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati; e dallo Studio Revecomm, commercialisti da molti anni della società Bios Line e persone di fiducia della famiglia Tramonti.
L’asta di Bios Line, gestita da Ethica Corporate Finance, era in corso dal luglio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e il teaser era stato inviato a numerosi fondi di private equity, tra cui: Idea Taste of Italy, Aksia, NB Renaissance Partners, Clessidra e White Bridge. Nell’ottobre dello stesso anno era trapelata la trattativa in corso tra l’azienda e 21 Invest, gruppo europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio scorso era infine stata diffusa l’indiscrezione di una trattativa in esclusiva tra Bios Line e Palladio (si veda Il Sole 24 Ore), che si è conclusa positivamente la scorsa settimana.
Bios Line è stata fondata nel 1986. Con sede a Ponte San Nicolò (Padova), l’azienda nel 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha fatturato circa 35 milioni di euro, in crescita di oltre il 10% sul 2019. Andamento positivo confermato anche al 30 settembre 2021 con un fatturato in crescita del +12,3% in Italia e del +14% all’estero. Inoltre il settore degli integratori, anche in periodo di lockdown, ha mostrato una buona crescita.
Tramonti, che di Bio Line è anche amministratore unico, ha spiegato: “Da tempo avevo maturato l’idea di aprire il capitale a un partner che condividesse la mia visione imprenditoriale e, soprattutto, i valori e i principi che hanno caratterizzato la crescita di Bios Line fino a oggi; l’obiettivo è intraprendere assieme un nuovo percorso di sviluppo del mercato domestico e soprattutto un processo di internazionalizzazione. In questi mesi di trattative mi sono sempre di più convinto che Palladio Holding spa e il suo management rappresentino il partner che stavo cercando”.
Nicola Iorio, direttore generale e managing partner di Palladio, ha commentato: “Abbiamo condiviso fin da subito valori e visione di Paolo Tramonti. Grazie alla qualità della ricerca e dei suoi prodotti, nonché al talento e alla serietà di Paolo e dei suoi collaboratori, Bios Line rappresenta già un’indiscussa eccellenza nel settore di riferimento”.
PFH è una holding di investimento fondata e guidata da Roberto Meneguzzo. Ricordiamo che lo scorso agosto Unigasket, controllata al 75% da Palladio Holding (PFH) e dal 25% da Vittorio Calissi, attiva nella progettazione e produzione di tubi e guarnizioni industriali in PTFE, silicone e polimeri termoplastici, ha rilevato la quota di controllo di Polyfluor Plastics, società di Breda, nei Paesi Bassi, e produttrice di tubi e semilavorati in polimeri fluorati: PTFE, PFA, FEP, PVDF e PEEK (si veda altro articolo di BeBeez).
Poche settimane prima, a luglio, insieme a Smart Capital, holding specializzata in private equity, Palladio ha investito 1,8 milioni di euro nel distributore di liquori e vino Compagnia dei Caraibi (si veda altro articolo di BeBeez) in concomitanza con la quotazione di quest’ultimo sul segmento Aim Italia di Borsa Italiana. Le due holding insieme nel luglio scorso si sono impegnate anche a investire nella quotazione all’Aim Italia di Ala spa, acronimo di Advanced Logistics for Aerospace (si veda altro articolo di BeBeez).
PFH da oltre 40 anni investe in progetti di sviluppo aziendali sia direttamente tramite il proprio bilancio sia indirettamente tramite propri veicoli di investimento lanciati e gestiti PFH e partecipati da investitori terzi. Dopo una profonda riorganizzazione completata nel luglio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), l’attività di Palladio si esplica su due piani. Da un lato l’investimento nelle energie rinnovabili e nel cleantech e dall’altro l’investimento in equity, sia in aziende quotate o quotande sia in aziende non quotate con approccio da private equity.
Sul fronte delle aziende quotate, PFH nel maggio scorso ha rilevato il 5,08% di Aedes siiq, partecipando all’aumento di capitale varato lo scorso febbraio dalla società quotata a Piazza Affari a 0,19 euro per azione, per un massimo di poco meno di 50 milioni di euro, e che si è concluso lo scorso aprile con una raccolta di 45,7 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Aedes siiq, così come Restart spa, fa capo ad Augusto spa, che ha deliberato lo scioglimento anticipato, e di cui è in fase di avvio la cessione del suo 51,25% di Aedes Siiq. Infatti Augusto ha dato mandato a Rothschild & Co Italia quale advisor esterno per la vendita dell’intera partecipazione.
Un’importante quotata da cui Palladio è uscita solo poche seettimane fa, realizzando 2,7 volte l’investimento originale (si veda altro articolo di BeBeez), è FILA (produttore multinazionale di matite e pennarelli, quotato in Borsa dal 2015, a seguito della business combination con la Spac Space) e di cui la finanziaria veneta fino all’8 settembre scorso deteneva il il 5,9%.
Sul fronte del private equity, invece, PFH ha in portafoglio, direttamente o attraverso Vei Capital, appunto come detto sopra Uni Gasket, produttore di tubi e guarnizioni in gomma e silicone per applicazioni industriali, Santi spa (produttore italiano di cisterne di acciaio per il trasporto di liquidi alimentari liquidi riscaldate e refrigerate), Evergreen Life Products (integratori alimentari naturali e di prodotti per il benessere della persona a base infuso di foglie d’olivo), TCH Holding (meccanica di precisione per il settore automotive); Eleventy(abbigliamento e accessori), RCF Group (prodotti e sistemi per l’audio professionale e la sonorizzazione pubblica) insieme ad Amundi Private Equity e infine RINA (servizi ad alto valore aggiunto per l’energia, il trasporto marittimo e le infrastrutture).