
Mediobanca e Unicredit sono i principali finanziatori del gruppo controllato dal fondo Motion Equity Partners e per una piccola minoranza dal fondo Kkr. Quest’ultimo è diventato socio nel 2014 contestualmente a un’operazione che aveva permesso alle due banche di rientrare dei loro finanziamenti junior, parte del pacchetto erogato nel 2009 in occasione della ricapitalizzazione del gruppo. A monte, alla controllante HSC 3 sarl, il fondo Kkr aveva infatti erogato un finanziamento da 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
E’ possibile immaginare che il dossier sarà esaminato dai principali fondi di private equity internazionali. Con Kkr stesso che potrebbe essere della partita. Già da un paio d’anni, infatti, Argenta sfrutta una serie di sinergie negli acquisti con la collega svizzera Selecta, non solo a sua volta finanziata da Kkr, ma anche controllata dal colosso del private equity Usa. E così nel settore circolano da tempo voci circa una possibile integrazione tra le due realtà (si veda altro articolo di BeBeez).
Argenta, dopo anni di difficoltà, sta oggi passando un buon momento, con un fatturato una redditività operativa del 24% che le ha permesso di crescere anche per acquisizioni, nonostante l’onere del servizio del debito. Pochi giorni fa (si veda altro articolo di BeBeez) il gruppo ha siglato l’accordo per l’acquisto del principale competitor al Sud, Somed.
Argenta ha chiuso il primo bilancio consolidato con la nuova data di fine esercizio al 30 settembre con 148,3 milioni di ricavi (dato quindi relativo a 9 mesi, che si confronta con i 191,4 milioni dei 12 mesi del 2014), un ebitda di 34,6 milioni (da 43,6 milioni) e un utile netto di un milione (da una perdita di 2,5 milioni del 2014) e di una posizione finanziaria netta negativa di 211,1 milioni (da 211,3 milioni).
Argenta ha una storia finanziaria abbastanza travagliata alle spalle. I problemi erano nati da un minore ebitda a consuntivo, sulla base del quale era stata stimata la sostenibilità del debito al servizio del buyout da parte dei fondi ;otion equity Partners (allora Cognetas) e Investitori Associati, che nell’autunno 2007 avevano rilevato il gruppo dal fondo Advent e dall’ex management. Tanto che la marginalità di Argenta nel 2008, pur rilevante (l’ebitda 2008 era di 42 milioni, cioè il 22% dei 183 milioni di fatturato), era stata molto più bassa del previsto (il budget era di 62 milioni, cioè il 34% del fatturato) con la conseguente rottura dei covenant sui 300 milioni di debito senior in capo alla società operativa e sui 70 milioni di mezzanino in capo alla holding. Nel 2009, grazie alla conversione in warrant (sul 23% del capitale della holding) dell’intero finanziamento mezzanino di Hvb e Mediobanca, al rifinanziamento del debito senior (sempre Unicredit e Mediobanca) e all’iniezione di 65 milioni di nuovo capitale da parte di Motion (Investitori si era tirata indietro), Argenta era riuscita a rientrare in carreggiata.