L’operazione di secondary buyout condotta nei giorni scorsi sull’azienda specializzata nel trasporto di prodotti agroalimentari freschi Trasporti Romagna dai fondi Eurizon Iteᴙ e Eurizon Iteᴙ Eltif, istituiti da Eurizon Capital sgr e affidati in delega di gestione a Eurizon Capital Real Asset sgr con la consulenza di ITER Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez), è stata finanziata in parte con una linea da 81 milioni di euro messa a disposizione del veicolo di acquisizione da un pool di banche composto da Banco BPM, BNL, CiviBank (4,88 milioni), Gruppo Credit Agricole Friuladria, Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Ragusa (si veda qui il comunicato stampa). Ad assistere le banche nell’operazione è stato White & Case con il closing dell’operazione che si è tenuto presso lo Studio Legale Gattai, Minoli, Partners.
Ricordiamo nel dettaglio che Fondo Agroalimentare Italiano, promosso dal gruppo d’investimento francese specializzato sull’agribusiness Unigrains, ha ceduto ai fondi Eurizon Iter la partecipazione (il 68%) in Trasporti Romagna, come anticipato un mese fa in un altro articolo di BeBeez, completando così il terzo disinvestimento. Contestualmente gli azionisti di minoranza, Intesa Sanpaolo e l’amministratore delegato Simone Romagna, attraverso la sua holding FIS srl, hanno reinvestito nel veicolo di acquisizione, rispettivamente per il 30% e per il 7%.
I due fondi Eurizon Iteᴙ sono stati assistiti da Cassiopea Partners come financial advisor, dallo studio Gattai Minoli Partners per la parte legale, da BCG per la parte business, da PwC per la parte finanziaria, dallo studio Di Tanno per la parte fiscale, da Marsh per la parte assicurativa e da Protiviti per la parte ESG. I venditori sono stati assistiti da Rothschild & Co come financial advisor e dallo studio legale Gitti and Partners per gli aspetti legali.
Si tratta del terzo investimento per i due fondi Eurizon Iteᴙ dopo quelli condotti circa un anno fa in GSA, azienda attiva nel settore dei servizi antincendio, soft security e facility management (si veda altro articolo di BeBeez) e quello in Adria Ferries, operatore armatoriale player nei servizi di trasporto marittimo merci e passeggeri tra Italia e Albania (si veda altro articolo di BeBeez).
Unigrains aveva investito inizialmente in modo diretto nel 2016 in Trasporti Romagna, nel quadro di un ricambio generazionale, insieme a Intesa Sanpaolo e al fondo Atlante Private Equity, allora gestito da IMI Fondi Chiusi sgr, parte del gruppo Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2016 il fondo Atlante e Intesa Sanpaolo avevano acquisito rispettivamente il 33,9% e il 16,95% di Trasporti Romagna, Unigrains il 16,95% e l’amministratore delegato, Simone Romagna, attraverso FIS srl, aveva mantenuto il 32,2%. La partecipazione di Unigrains era poi passata al fondo FAI, nel 2018 al momento della sua costituzione (si veda altro articolo di BeBeez), e quella del fondo Atlante era poi passata ai fondi gestiti da Neuberger Berman insieme a tutte le altre partecipazioni e attività di private equity che hanno dato vita a NB Renaissance (si veda altro articolo di BeBeez).