Simest (Gruppo Cdp) ha investito 10 milioni di euro in un aumento di capitale di Granarolo Usa, controllata statunitense del gruppo lattiero-caseario bolognese, in cambio di una quota del 49%. Le risorse per l’operazione provengono dal Fondo di venture capital che Simest gestisce in convenzione con il Ministero degli Esteri.(si veda qui il comunicato stampa). A questo proposito ricordiamo che il 49% è la percentuale massima di intervento nel capitale dell’azienda previsto dalla stessa Simest, considerando assieme l’investimento diretto e quello del fondo. In realtà l’entità complessiva dell’aumento è, secondo quanto risulta a BeBeez, di 20,5 milioni di euro, con la parte restante sottoscritta direttamente dalla capogruppo Granarolo spa.
La collaborazione tra quest’ultima e Simest risale al 2017, quando la controllata di Cdp per 15 milioni di euro aveva rilevato tramite aumento di capitale il 30% di Granarolo France, la principale realtà del gruppo sui mercati in Europa.
L’obiettivo dell’ingresso di Simest in Granarolo è sostenere il piano di espansione di Granarolo Usa, che prevede l’acquisizione di aziende del medesimo settore negli Stati Uniti. In particolare, le risorse di Simest contribuiranno alla crescita del gruppo bolognese nell’area nordamericana, in linea con la strategia di sviluppo internazionale e di valorizzazione della filiera italiana del latte. Gli Usa rappresentano oggi un importante mercato di sbocco del cibo italiano, il primo al di fuori dell’Ue con una quota assoluta pari al 12,8%. Per questo Granarolo Usa intende ora acquisire Calabro Cheese, società produttrice di formaggi freschi, quali ricotta e mozzarella, di fascia alta, anche grazie a una efficace piattaforma distributiva a servizio dell’area di New York, New England e New Jersey nonché sud e ovest degli Stati Uniti. La società è nata nel 1953 e fattura 25 milioni di dollari.
Il gruppo Granarolo è stato molto attivo sul fronte dell’m&a. Nel 2019 ha acquisito il controllo di Venchiaredo, uno dei maggiori produttori italiani di stracchino (si veda altro articolo di BeBeez), e del 100% della tedesca Käserei Denklingen GmbH, un’azienda con sede a Grünenbach, in Baviera, che produce cagliata e che vedeva tra i soci l’italiano Vittorio Cogliati, che nel 2011 aveva ceduto al gruppo la sua Lat Bri di Usmate Velate (Monza Brianza). Sempre nel 2019, Granarolo aveva studiato il dossier Nuova Castelli, il principale esportatore di parmigiano reggiano all’epoca controllato all’80% dal fondo Charterhouse, poi rilevato dalla francese Lactalis nel maggio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, nel marzo 2017, Granarolo ha comprato Allfood Importacao, tra i primi importatori e distributori di prodotti tipici europei in Brasile. E nel corso del 2016 Granarolo ha finalizzato, sia direttamente sia attraverso la controllata Granarolo International srl, una serie di acquisizioni: Granarolo Baltics OÜ (Estonia), operante nel settore della commercializzazione di prodotti lattiero caseari e nell’importazione di prodotti italiani di qualità nel mercato delle Repubbliche baltiche; Matric Italgross AB (Svezia), distributore di prodotti italiani in Svezia; Comarsa SA e Angira SA (Svizzera), società di distribuzione di prodotti alimentari Made in Italy; Pandea Dietetica (Italia); Fattorie Giacobazzi srl (Italia), azienda specializzata nella produzione di un vasto assortimento di aceti balsamici, operante in Italia e all’estero (anche attraverso le filiali UK e USA). A fine 2015, Granarolo aveva acquisito una partecipazione del 60% di Yema, società specializzata nella produzione e commercializzazione di una vasta gamma di prodotti caseari. A inizio 2015, invece, Granarolo aveva finalizzato l’acquisizione dell’italiana San Lucio, società che ha sviluppato un innovativo snack di formaggio cotto al forno venduto a marchio GrokSi.
Il gruppo Granarolo è controllato dalla cooperativa Granlatte per il 77,48% e partecipato da Intesa Sanpaolo (19,78%) e Cooperlat (2,74%). La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 1,28 miliardi di euro, un ebitda di 93,6 milioni e un debito netta di 73,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Il debito include il bond senior da 60 milioni di euro collocato in private placement nel 2017 e in scadenza nel marzo 2023 (si veda altro articolo di BeBeez) e un sustainable linked loan da 30 milioni di euro, il primo nel settore food & beverage. Quest’ultimo è un finanziamento, cosiddetto positive loan, le cui condizioni sono legate a precisi indici di sostenibilità, misurati e monitorati, al raggiungimento dei quali il prestito diventa maggiormente competitivo per l’azienda (si veda qui il comunicato stampa). Con quei 30 milioni Granarolo si è impegnato a realizzare una serie di attività industriali per ridurre ulteriormente, in cinque anni, il consumo e il peso della plastica derivante da imballaggi, agevolare ancor di più il riciclo e il riutilizzo di questo materiale e, attraverso investimenti in ricerca e innovazione, sperimentare materie alternative e forme di produzione a minore impatto ambientale.
Nel 2019 Granarolo ha deciso di concentrarsi sul core business di latte e latticini. A tal fine, nel settembre 2019 aveva messo in vendita Conbio, società che produce alimenti vegetali e biologici e di cui controlla il 60% dal 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2020 Granarolo aveva affidato al consulente Euromerger l’incarico di cedere la quota in Pastificio Granarolo, di cui possiede il 50% dal 2015, al fianco della famiglia Mattei. Sul mercato era stata messa anche Pandea Dietetica, azienda italiana specializzata in produzione di prodotti da forno con e senza glutine, fondata a Parma nel 1946 e controllata da Granarolo dal 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia, nessuna delle tre aste si è conclusa positivamente.
Quanto a Simest, il suo intervento più recente a sostegno di un’azienda italiana in espansione all’estero risale allo scorso settembre, quando assieme alla veronese Vetrerie Riunite, leader mondiale negli oblò in vetro per lavatrici, controllata dal fondo di private equity americano Sun European Partners, ha investito 7 milioni di euro nella cinese Suizhong, Ming Hui Industrial Technology Co. (si veda altro articolo di BeBeez).