Dopo i rumor delle scorse settimane (si veda altro articolo di BeBeez), ieri è arrivata la conferma ufficiale: Sisal spa ha avviato l’iter per la quotazione a Piazza Affari. Nel dettaglio, il gruppo di gaming controllato da CVC Capital Partners ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione all’MTA (che sarà denominato, a partire dal 25 ottobre 2021, Euronext Milan) e ha richiesto a Consob l’autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo (si veda qui il comunicato stampa)
L’operazione prevede un’offerta da realizzarsi mediante un collocamento rivolto esclusivamente a
investitori Istituzionali in Italia e all’estero e negli Stati Uniti d’America, limitatamente ai qualified institutional buyers e saranno offerte azioni messe in vendita dall’azionista di controllo Schumann Investments sa, che fa indirettamente capo a CVC, con inoltre un’opzione greenshoe sempre da parte di Schumann.
Joint global coordinator e joint bookrunner del collocamento sono Deutsche Bank, Equita sim, JPMorgan e Unicredit Cib, con quest’ultima che svolge inoltre il ruolo di sponsor. Lazard agisce in qualità di advisor fnanziario della società, mentre Latham & Watkins agisce in qualità di advisor legale. Infine Clifford Chance è l’advisor legale dei joint global coordinator, lo Studio Gattai Minoli Partners ha il ruolo di consulente legale per gli aspetti di corporate governance e la società incaricata della revisione legale dei conti di Sisal è PwC.
Ricordiamo che il gruppo Sisal era stata acquisita da CVC nel 2016 per un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere allora erano stati i fondi gestiti Apax (36,5%), Permira (36,5%) e Clessidra (20%), a loro volta al controllo di Sisal dal 2006. I destini delle due anime del gruppo, quella del gaming e quella dei pagamenti, sono poi stati separati. Oggi, solo per Sisal spa, quindi per le sole attività di gaming, circolano valutazioni attorno ai 2 miliardi di euro.
Alla fine dello scorso luglio è stato infatti approvato il progetto di riorganizzazione societaria che ha previsto la scissione di Sisal Group in favore della newco SG2 spa alla quale saranno apportate le attività relative al settore dei servizi di pagamento che fanno capo a Mooney Group spa (si veda qui il comunicato stampa). Più nel dettaglio, la partecipazione azionaria, pari al 70% del capitale sociale, detenuta da Sisal Group in Mooney Group (ex SisalPay | 5, nato nel 2019 dall’integrazione dei business dei servizi di pagamento di Sisal Group, SisalPay, e di Banca 5 spa, Gruppo Intesa Sanpaolo), sarà trasferita a SG2, il cui capitale sociale è detenuto al 100% dalla controllante diretta di Sisal Group, Schumann Investments sa. In conseguenza di ciò, Mooney Group non sarà più controllata da Sisal Group e a sua volta ha in preparazione un’ipo (si veda altro articolo di BeBeez).
Sisal spa, al netto delle attività di Mooney, ha ora chiuso i primi sei mesi del 2021 con ricavi totali pari a 263,6 milioni di euro, con un incremento del 26,2% rispetto ai 208,9 milioni di euro realizzati al 30 giugno 2020 (si vedano qui la relazione semestrale 2021 di Sisal spa, qui la presentazione agli analisti e qui il comunicato stampa). In particolare, si è registrata una forte crescita del segmento online, che ha visto i ricavi più che raddoppiare da 63,6 milioni di euro a 133,6 milioni, bilanciando così il calo dei ricavi del segmento retail, che invece è stato impattato dagli effetti del lockdown e delle chiusure imposte per contrastare la pandemia e che ha visto, di conseguenza, i ricavi passare dagli 143,5 milioni di euro del 1° semestre 2020 agli 82,7 milioni del 1° semestre 2021. Quanto alla redditività, l’ebitda è balzato del 49,2% a 99,5 milioni di euro dai 66,7 milioni al 30 giugno 2020, mentre il debito finanziario netto è lievemente sceso a 302 milioni dai 305,4 milioni di fine 2020 . Il debito include il bond da 275 milioni di euro a scadenza 2023 e cedola 7% emesso nel 2016 (originariamente per 400 milioni e poi rimborsato in parte a fine 2019, si veda altro articolo di BeBeez) e quotato all’ExtraMot Pro e una linea di credito revolving emessa sempre nel 2016 per un massimo di 125 milioni.
Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco, Spagna e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. Al momento è in corsa nella gara per sostituire Camelot, società controllata dal fondo pensioni Ontario Teachers e che gestisce fin dal 1994 la National Lottery del Regno Unito (si veda altro articolo di BeBeez). La licenza decennale di gestione è infatti scaduta e ora per il rinnovo, della durata di dieci anni, si è scatenata un’accesa competizione. Ricordiamo Sisal aveva annunciato la sua partecipazione alla gara indetta dal governo inglese attraverso la Gambling Commission per gestire appunto la National Lottery lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez). Il vincitore della gara gestirà la licenza per 10 anni a partire dal 2023. Sisal opera oggi nel canale retail attraverso una rete di oltre 51.000 punti vendita, e su quello online con 1,8 milioni di consumatori.