Si conferma forte la ripresa di attività della francese Covivio, braccio immobiliare di Leonardo Del Vecchio, quotata a Milano e Parigi, che ha segnato progressi nell’asset management degli immobili a uso ufficio ‘manage to core’ e nuovi accordi di vendita per 264 milioni da inizio anno, di cui 183 milioni di pertinenza del gruppo, e un margine medio del +2,3% rispetto all’ultimo valore di perizia (si veda qui il comunicato stampa). In tutto il 2021 gli accordi di vendita avevanoo toccato i 901 milioni, di cui l’80% relativi a uffici, e gli asset italiani avevano pesato per 196 milioni, contro i 180 milioni che era l’obiettivo massimo per lo scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Le cessioni del primo trimestre hanno riguardato principalmente, in Italia, l’immobile direzionale manage to core di Via dell’Innovazione 3 a Milano, venduto lo scorso marzo ad Aermont Capital (si veda altro articolo di BeBeez), oltre che la prosecuzione della razionalizzazione del portafoglio Telecom Italia.
Ricordiamo, infatti, che a fine marzo Central Sicaf, controllata da Covivio, ha finalizzato la vendita di un portafoglio immobiliare, distribuito su tutto il territorio nazionale (con prevalenza in Piemonte e Basilicata), a un investitore internazionale, per un controvalore di 45,1 milioni di euro. L’operazione ha riguardato un portafoglio di centrali telefoniche, attualmente locate a Telecom Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Non a caso Central Sicaf, con sede a Milano, è stata costituita nei primi mesi del 2017 proprio mediante l’apporto, da parte del promotore Covivio, del portafoglio immobiliare locato a Telecom (si veda altro articolo di BeBeez). E infatti già nel novembre 2021 sempre Central Sicaf aveva venduto al gruppo immobiliare di San Diego (California) AP Wireless 17 immobili funzionali affittati a Telecom Italia per circa 111 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) dopo che nell’aprile 2021 sempre AP Wireless Italia Infrare aveva comprato da Central Sicaf un altro portafoglio di otto immobili a destinazione d’uso mista, per un prezzo complessivo di 58,4 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto all’attività in Germania, nel trimestre Covivio ha ceduto alcuni immobili residenziali unitari, con un margine del +35% rispetto all’ultimo valore di perizia. Il prezzo medio della cessione di immobili residenziali vacanti ammonta a 4.825 euro al metro quadro.
Sul fronte del portafoglio, il tasso di occupazione medio degli immobili a uso ufficio nel primo trimestre del 2022 è salito al 92,4%. In particolare, il tasso di occupazione in Francia è salito dell 0,4% al 93,6%, mentre in Italia continua a migliorare, sfiorando il 97%. In Germania, si registra un leggero miglioramento del trend (+0,3%, a 79,1%).
Quanto ai ricavi, a fine marzo ammontavano a 217 milioni di euro, di cui 148 milioni di pertinenza del gruppo, in crescita del 7,1% a perimetro costante. I canoni degli immobili a uso ufficio si sono contratti per effetto delle cessioni del 2021 ma aumentano del 2,9% a perimetro costante. Da segnalare che l’attività alberghiera ha segnato un forte incremento nel 1° trimestre 2022, con un +51% a perimetro costante. I canoni variabili (principalmente immobili a uso alberghiero AccorInvest) beneficiano dell’ottima performance della Francia e segnano un +160%. Migliora in modo molto marcato anche l’ebitda degli immobili a uso alberghiero con contratto di management (essenzialmente in Francia e Germania) (+69%). Infine, i canoni fissi segnano un aumento dell’8% con la rilocazione di un hotel a Madrid (canone aumentato del +50% rispetto a quello precedente). E poi, segnala ancora Convivio nella sua nota, in un mercato segnato da una pesante carenza di alloggi, l’attività residenziale in Germania offre delle prospettive di crescita solide, sia sul fronte della revisione dei canoni (+20% in media), sia dal punto di vista della rivalutazione degli immobili (valutati in blocco nel bilancio, quindi con uno sconto del 30%-50% rispetto al valore unitario). I
I risultati sono stati diffusi in occasione dell’assemblea dei soci, che ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 3,75 euro, in aumento del +4,2% ed equivalente a un rendimento del 5,1%. Lo stacco del dividendo è aìvvenuto ieri con pagamento domani.
Ricordiamo che il patrimonio di asset in Europa a fine 2021 di Covivio era di 26,7 miliardi di euro (17,7 mld di euro di pertinenza del gruppo) (si veda altro articolo BeBeez), distribuito a livello geografico per il 41% in Germania, per il 38% in Francia e per il 16% in Italia. Il patrimonio è poi composto per il 57% da immobili a uso ufficio in Francia, Italia e Germania, principalmente in posizioni centrali nelle città di Parigi, Milano e nelle principali città tedesche; per il 15% da immobili a uso alberghiero nelle maggiori città turistiche europee (Parigi, Berlino, Roma, Madrid, Barcellona, Londra), locati o gestiti direttamente da operatori leader come AccorInvest, IHG, B&B, NH Hotels; e per il 28% da immobili a uso residenziale in Germania nel centro delle città di Berlino, Dresda, Lipsia, Amburgo e delle grandi città della regione Renania Settentrionale-Vestfalia.
Covivio sta poi investendo sulla riduzione delle emissioni, con l’obiettivo di diminuirle del 40% entro il 2030. Inoltre il gruppo intende aumentare la quota del patrimonio green, attualmente al 91%. A questo proposito, Dal Pastro ha sottolineato che la sede di Aon nel quartiere Romolo di Milano ha ottenuto il miglior punteggio LEED a livello europeo.