Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha sottoscritto con CDP Real Asset sgr un’intesa per co-investire nello sviluppo delle infrastrutture per l’abitare sino a 300 milioni di euro complessivi, che abbiano un impatto diretto in termini di rigenerazione urbana e inclusione sociale. Si tratta del primo programma nazionale per l’edilizia sociale del FEI in Europa (si veda qui il comunicato stampa)
Nel dettaglio, l’accordo prevede un percorso di co-investimento tra il FEI stesso e il Fondo Nazionale dell’Abitare Sociale (FNAS), fondo di fondi gestito da CDP Real Asset sgr, controllata al 70% da CDP e per il 30% in quote equivalenti da ACRI e ABI. Il FEI svolgerà un duplice ruolo nei confronti del FNAS: quello di consulente per l’identificazione e valutazione delle opportunità di investimento e, successivamente, quello di co-investitore nei fondi individuati, per un impegno complessivo in favore dell’abitare sociale italiano fino a 300 milioni di euro, diviso pariteticamente tra FEI e FNAS.
IL FNAS è nato con l’obiettivo di stimolare interventi di rigenerazione urbana fino ad un miliardo di euro destinati alle 3S dell’abitare: Social, Student e Senior housing. Tra i principali obiettivi della prima fase di investimenti del FNAS, c’è il sostegno alla realizzazione di circa 10 mila nuovi posti letto per studenti, in particolare per rispondere alle esigenze dei “fuori sede” nelle principali città universitarie, oltre all’avvio di soluzioni abitative con forte attenzione ai principi ESG rivolte agli anziani autosufficienti.
Tra i fondi che hanno ottenuto investimenti dal FNAS c’è per esempio ll fondo iGeneration, lanciato lo scorso aprile da InvestiRE sgr (Gruppo Banca Finnat), che ha l’obiettivo di realizzare circa 1.800 posti letto in residenze universitarie innovative su tutto il territorio italiano, a fronte di un piano di investimenti da 130 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha annunciato lo scorso luglio l’avvio del suo primo progetto che riguarda lo sviluppo di studentati universitari a Napoli con 500 posti letto per un investimento da 40 milioni di euro su un immobile ex INPS di oltre 15.000 metri quadri (si veda altro articolo di BeBeez).
“Partenariati come quello siglato con CDP, il primo programma nazionale dedicato interamente all’edilizia sociale sostenuto dal FEI in Europa, sono fondamentali per dare la possibilità a famiglie e studenti di avere accesso ad un alloggio adeguato e sostenibile”, ha commentato Gelsomina Vigliotti, presidente FEI e vicepresidente BEI. “Questo accordo rafforza ulteriormente l’impegno congiunto del Gruppo BEI e Gruppo CDP per il sociale, dopo l’accordo siglato recentemente per la costruzione di 200 unità di social housing nel cuore di Milano (si veda altro articolo di BeBeez, ndr) e il programma da 100 milioni di euro Social Impact Italia, lanciato nel 2017 (si veda qui il comunicato stampa di allora, ndr) e oggi pienamente investito”.
Dario Scannapieco, amministratore delegato e direttore generale di CDP; ha aggiunto: “Con questa nuova operazione il Gruppo CDP conferma ancora una volta il suo ruolo di apripista nell’utilizzo degli strumenti e dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Grazie al consolidato rapporto con il FEI abbiamo la possibilità di mettere a disposizione del Paese 300 milioni da destinare alla realizzazione di soluzioni abitative con una forte connotazione sociale, fra le quali residenze per gli studenti, realizzando un programma di interventi che avranno un impatto positivo sul territorio e sulle comunità locali”.
E Giancarlo Scotti, ad di CDP Real Asset sgr, ha concluso: “Questo accordo è una tappa fondamentale nel percorso di implementazione del nostro Piano Industriale 2022-2024, che individua nella capacità di attrarre e combinare risorse di investitori nazionali e sovrannazionali un elemento distintivo confermando il nostro ruolo addizionale e complementare rispetto al mercato. Avere al nostro fianco un partner come il FEI conferma il riconoscimento, anche a livello europeo, della rilevanza del sistema dei nostri fondi dell’abitare sociale quale strumento di contrasto al disagio abitativo attraverso la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale. Si tratta di un’evoluzione del nostro modello di intervento che, partito in collaborazione con le fondazioni di origine bancaria, ha progressivamente coinvolto investitori istituzionali nazionali e si apre adesso al mercato delle risorse comunitarie per affrontare le sfide legate alle nuove esigenze socio-demografiche”.
Ricordiamo che CDP Real Asset sgr, nata nel giugno 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), in seguito al riassetto dell’area real estate del gruppo, in attuazione delle linee guida del Piano Strategico 2022-2024 varato nel mese di novembre del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), punta a superare i 5 miliardi di euro di masse gestite nell’arco di tre anni, come annunciato lo scorso maggio da Scotti, Scannapieco, e dal presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini, in un incontro con la stampa a Milano, precisando che nei tre anni verranno generati investimenti complessivi immobiliari sul territorio pari a 10 miliardi. Il tutto grazie alla batteria di fondi immobiliari e infrastrutturali gestiti dall’sgr (si vedano altro articolo di BeBeez e qui le slide di presentazione). Proprio in quell’occasione era stato anticipato che ll target di investimento del FNAS è di un miliardo di euro, da perseguire anche grazie al coinvolgimento di risorse europee, in particolare del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), con cui si diceva era stato avviato un tavolo di lavoro, nell’ambito di un più ampio accordo tra i gruppi CDP e Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Tavolo di lavoro che ha poi portato appunto alla firma dell’accordo appena annunciato.