Dopo ben due posticipi, e proprio alla scadenza del periodo di esclusiva, la banca modenese Bper e Nexi, la paytech europea quotata su Borsa Italiana, hanno raggiunto l’intesa sulla partnership strategica in materia di carte di pagamento.
I due gruppi hanno infatti comunicato di aver sottoscritto il contratto per il trasferimento a Nexi Payments il merchant acquiring (l’attività che consente di addebitare le carte dei clienti e accreditare i conti degli esercenti) la gestione pos di Bper e Banco di Sardegna. Contestualmente Nexi acquisirà da Banco di Sardegna il 100% di Numera Sistemi e Informatica, previo carve-out (scorporo) da Numera stessa delle attività non relative alla gestione e assistenza pos (si veda qui il comunicato stampa).
Il corrispettivo dell’operazione è pari a 318 milioni di euro, cifra che può aumentare di altri 66 milioni al raggiungimento di target economici e qualitativi. Il business oggetto di conferimento ha generato nel corso del 2021 un volume transato complessivo di circa 13 miliardi di euro mediante una rete di oltre 110 mila esercenti e circa 150 mila Pos.
L’operazione è un significativo sviluppo nella relazione tra Nexi e il Gruppo Bper, che della prima è partner storico e che potrà avvalersi delle soluzioni tecnologiche e dei servizi innovativi sviluppati da Nexi, mantenendo al contempo una esposizione economica al business stesso per l’intera durata dell’accordo. Risulteranno valorizzate le attività relative ai sistemi di pagamento di Numera, riconoscendone il ruolo strategico quale centro di eccellenza nel territorio in cui attualmente opera. Il closing è atteso per la seconda metà dell’anno ed è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti.
Nexi è stata assistita da Mediobanca e Rothschild Co. in qualità di financial advisor, da BonelliErede come lead counsel per gli aspetti legali dell’operazione, da Legance e da Kpmg per le attività di due diligence finanziaria e fiscale. Bper si è avvalsa dell’assistenza di Deutsche Bank in qualità di sole financial advisor, dello studio Gianni & Origoni come advisor legale e di Deloitte per le attività di due diligence finanziaria.
A febbraio Bper aveva dato a Nexi un periodo in esclusiva di 60 giorni per le trattative che era terminato il 15 aprile ed è stato poi una prima volta prorogato di un mese. Quindi, scaduto il 15 maggio tale termine senza aver raggiunto un’intesa, l’istituto guidato da Piero Montani aveva concesso alla pay-tech un’ulteriore estensione fino al 31 maggio.
Quanto alle operazioni di Nexi sul merchant acquiring, l’ultima era stata quella, rialente allo scorso agosto, che Nexi ha siglato con Alpha Services and Holdings, la società capogruppo dell’istituto di credito greco Alpha Bank, partnership strategica grazie alla quale la banca greca promuove e distribuisce ai propri clienti le soluzioni sviluppate da Nexi (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo BeBeez).
Ricordiamo che sempre in tema di merchant acquiring Nexi aveva comprato nel dicembre 2019 quello di Intesa Sanpaolo, che aveva ceduto il relativo ramo d’azienda per un miliardo di euro a fronte dell’acquisto da parte della stessa di una quota del 9,9% della stessa Nexi da Mercury UK (veicolo che raggruppa le quote in capo ai fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra, si veda altro articolo di BeBeez). A seguito della fusione per incorporazione in Nexi della danese Nets, l’1 luglio dello scorso anno (si veda qui il comunicato stampa), con il renivestimento in Nexi da parte dei fondi soci di Nets (Hellmann & Friedman, GIC, Bain Capital e Advent International), le quote di Intesa Sanpaolo e di Mercury UK si sono poi ridotte, rispettivamente, al 6,359% e all’11,884%, mentre Hellmann&Friedman, con il fondo H&F VIII, oggi possiede la quota più alta (25,115%).
Ricordiamo che Nexi nelll’aprile del 2021 ha collocato due bond per un totale di 2,1 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), che seguono l’emissione del bond equity-linked per un miliardo di euro del precedente febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) i cui proventi, oltre ad allungare la scadenza del debito del gruppo, hanno finanziato le fusioni con la paytech italiana Sia (si veda altro articolo di BeBeez), e appunto con Nets (si veda altro articolo di BeBeez).
Nets ha chiuso il 2021 con ricavi per circa 2,3 miliardi di euro (+10% sul 2020), un ebitda di poco inferiore a 1,1 miliardi (+12%) e un utile di 450,9 milioni (+17%), Il debito netto a fine 2021 è risultato di poco inferiore a 5,2 miliardi (si veda qui il comunicato stampa).
Quanto ai risultati dell’ultima trimestrale, è bene sottolineare che Nexi ha registrato un’accelerazione della performance finanziaria e dei volumi. In particolare in Italia i volumi delle transazioni acquiring hanno registrato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno scorso, raggiungendo +38% a/a ad aprile, trainati da una veloce ripresa dei consumi ad alto impatto (+162% a/a). Nei paesi nordici e nella DACH region, i volumi di transazione acquiring nel 1° trimestre 2022 hanno registrato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente, in accelerazione ad aprile in entrambe le geografie (+29% a/a e +53% a/a rispettivamente), trainata dai consumi ad alto impatto.
I volumi di acquiring relativi alla categoria travel hanno registrato una ripresa importante nel primo trimestre 2022 tornando a circa il 75% dei volumi pre-pandemia a livello di gruppo.
Il merchant service & Solutions (che rappresenta il 52% dei ricavi complessivi del gruppo) ha segnato ricavi pari a 369,2 milioni di euro mentre erano 327,4 mln a chiusura del primo trimestre 2021 (+12,7% a/a). I dati di volumi includono solo sales, International schemes ed escludono SIA. Per l’Italia i dati includono anche national schemes per il merchant book di ISP. Per i paesi nordici e la DACH region (Austria, Germania e Svizzera) dati sono relativi al regular business, ed escludono transazioni non card based e-commerce.
I dati di conto economico e gestionale 2021 e 2022 della tabella sopra, al netto di partite intragruppo, includono i risultati underlying di Nets, il merchant book di Ubi e i risultati di SIA, .