Enrico Preziosi ha chiuso nelle sorse settimane la lunga trattativa con l’azionista di minoranza cinese Ocean Gold Global, che possedeva il 49% di Giochi Preziosi.
L’acquisto è stato condotto direttamente dalla società grazie a un prestito ponte arrivato dalle banche, visto che Enrico Preziosi non ha ancora incassato i 105 milioni di euro della vendita dello scorso luglio della sua quota nella joint venture paritetica con Artsana, Prénatal Retail Group e relativa al business retail (551 negozi in tutta Europa), che nel 2015 aveva unito le catene Toys Center, King Jouet, Prénatal e Bimbostore in un unico grande network (si veda altro articolo di BeBeez).
Gattai Minoli Agostinelli ha assistito il Gruppo Preziosi nell’acquisto della partecipazione del 49% di Giochi Preziosi detenuta da Ocean Gold Global. Pedersoli ha invece assistito Ocean Gold Global.
Secondo quanto riferito nei giorni scorsi da MF Milano Finanza, Preziosi verserà all’ex partner cinese la somma complessiva di 63,15 milioni per rilevare l’intero pacchetto azionario, mentre la stessa società comprerà dal socio di minoranza Carmela Barcellona altri 96 mila titoli (controvalore di 125mila euro) facendo ricorso alle riserve disponibili.
Una volta entrata in possesso delle azioni, la società dei giochi procederà al loro annullamento. Un passaggio, questo, che sarà propedeutico alla ricerca da parte di Preziosi di un nuovo socio, anche di maggioranza, per la Giochi Preziosi.
Al momento sarebbe in corso una trattativa con il broker finanziario Carmine Villani, che è stato managing director del fondo Gem, alleato della russa Vtb Bank. Il nome di Villani venne fuori un paio d’anni fa per una trattativa mai decollata, anzi smentita da Preziosi, per l’acquisto del Genoa calcio e poi per quello del Parma.