I robo-advisor, consulenti finanziari computerizzati, sono ormai sulla bocca di tutti per il loro dirompente potenziale nel settore finanziario. L’interesse sta già diventando molto concreto, come dimostra l’investimento fatto dal gigante delle assicurazioni Allianz nella startup italiana MoneyFarm specializzata proprio nei roboadvisor. Un big dell’industria che per afferrare il ricchissimo treno della consulenza robot, 2mila miliardi di dollari stimati entro il 2020, punta su una giovane azienda tecnologica made in Italy. Promettendo in cambio di accelerarne l’espansione.

La cifra investita dal colosso tedesco delle assicurazioni è rimasta segreta, ma il Financial Times, il primo a svelare la notizia, ipotizza si tratti di 7 milioni di euro. Secondo quanto confermato da MoneyFarm, si tratta un investimento in nuove azioni emesse con un aumento di capitale e non del passaggio di mano di una quota. Meno di un anno fa, nel novembre 2015, MoneyFarm aveva raccolto un totale di 16 milioni di euro dai britannici di Cabot Square Capital e dalla United Venture di Massimiliano Magrini. La valutazione della startup italiana dopo questo round di investimento potrebbe valere, secondo i calcoli di
StartupItalia!, ben 70 milioni di euro.
“Credo che la cosa importante dietro questa operazione è la prospettiva che un progetto di innovazione nel mondo del wealth management partito dalle startup sia entrato nella sfera di riflessione dei grossi player”, ha detto a StartupItalia! Paolo Galvani (nella foto qui sopra) , presidente di MoneyFarm. “Ora abbiamo la possibilità di esplorare modelli di business complementari a quello che abbiamo fatto fino ad oggi”.

Guarda al modello dei robo-advisor anche
Trapezita, start-up Fintech che ha sviluppato piattaforma online di consulenza finanziaria generica. Trapezita non colloca prodotti finanziari e non esegue transazioni ma offre agli investitori consigli e metodologie di investimento attraverso un contatto remoto (web, email, sms, app), avvalendosi di consulenti finanziari generici esperti e certificati da un algoritmo proprietario: gli Strategist.
Trapezita si differenza del robo-advisor per la presenza degli Strategist che, a giudizio della società, dovrebbero consentire, rispetto a un singolo consulente (il robot appunto), un minore rischio di errore dei segnali operativi forniti agli investitori.

Trapezita ha in corso un’operazione di raccolta fondi attraverso l’equity crowdfunding sul sito
Equity Sturtup. Obiettivo di raccolta 180 mila euro euro tramite aumento di capitale.
La valutazione complessiva della società (100% dal capitale sociale), prima dell’aumento di capitale, è di 382.500 euro. L’ investimento minimo 306 euro, ogni quota vale 38,25 euro e pertanto ad ogni investimento minimo di 360 euro corrispondono 8 quote. Attualmente le risorse finanziarie a disposizione della start-up provengono dal finanziamento soci per 110mila euro e da un finanziamento agevolato MPS per 200mila euro.
Il piano prevede di raggiungere 6.800 clienti in tre anni, grazie anche all’ingaggio di più di 600 Strategist di cui la metà all’estero, con un fatturato di 2,5 milioni e un EBITDA di quasi 900mila euro (36%).
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