Ci sono 101 pmi industriali italiane con ricavi 2015 compresi tra i 20 e 150 milioni di euro, che crescono almeno del 7% e vantano un ebitda superiore al 18%. Il tutto con una posizione finanziaria netta che in media è addirittura negativa, segno dell’assenza di debiti finanziari o di valori di indebitamento inferiori alla liquidità. E con redditività, cash flow e investimenti in aumento dal 2014. Insomma, il sogno di ogni fondo di private equity.
La selezione è stata condotta sul database di Leanus, società di business information fondata da Alessandro Fischetti e Stefano Carrara, e i risultati aggregati sono disponibili online all’indirizzo www.facciamoparlareibilanci.com, una volta che ci si è registrati gratuitamente.
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Della carica delle 101 pmi star, ben il 48,9% ha sede in Lombardia (49), mentre seguono a distanza con il 10,9% le aziende venete (11), toscane (10), piemontesi (9). In coda alla classifica Puglia (1), Sicilia (1), Valle d’Aosta (1).
La media dei ricavi è di 43,1 milioni e in crescita del 23,86% dal 2014, con ben 76 società che hanno visto aumentare il loro fatturato di oltre il 10%. L’ebitda medio è stato del 27,75% dei ricavi e con ben 31 società che hanno un ebitda superiore al 30% e un’altra trentina che hanno ebitda compreso tra il 25% e il 30%. E anche sotto la linea il risultato è invidiabile: l’utile netto medio è del 15,4% sui ricavi, con ben 43 società che hanno un utile netto superiore al 15%.
Ottimi risultati economici quindi, che insieme a quelli patrimoniali e finanziari rendono ancora più “irresistibile” il profilo complessivo delle 101 star. Nel dettaglio, il rapporto tra debito ed equity è pari a 0,23 volte, segno del bassissimo livello di indebitamento medio: 70 imprese hanno posizione finanziaria netta positiva e fanno registrare un rapporto tra debito finanziario netto ed ebitda inferiore a zero, 29 imprese hanno valori positivi inferiori a 2,3 volte e solo 2 imprese hanno valori pari a 6 volte, ma con margini e capacità di generare cassa tipici delle società che operano su commesse pluriennali).
La cassa operativa generata nel 2015 è pari a quasi il 20% dei ricavi, segnale evidente dell’ottima gestione del ciclo del circolante. Si tratta, infatti, di aziende che in media riescono a farsi pagare per tempo dai loro fornitori: in 35 incassano i loro pagamenti entro i 60 giorni, mentre in 24 incassano trai 60 e i 90 giorni, il tutto mentre in Italia la media delle pmi incassa i propri crediti commerciali in 88 giorni (si veda altro articolo di BeBeez).
Contemporaneamente queste aziende hanno aumentato la spesa per investimenti (Capex): in 32 (31,7%) hanno registrato un aumento degli investimenti superiore al 20%, e in 16 di oltre il 40%. E gli azionisti? Ben 50 imprese su 101, hanno distribuito dividendi pari ad almeno un milione di euro.
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