Nei prossimi mesi sarà pienamente operativo il nuovo Codice dalla crisi d'impresa, che introduce i cosiddetti sistemi di allerta, richiedendo alle imprese di dotarsi di sistemi di autovalutazione per monitorare il proprio rischio di default. Un'operazione che comporterà investimenti non trascurabili in sistemi di risk management, formazione e per nominare gli organi di controllo, con maggiori costi per ogni pmi compresi tra 20 e 40 mila euro all’anno, tanto che la loro implementazione richiederà investimenti complessivi per circa 3,8 miliardi di euro l’anno (di cui 2,2 miliardi a carico delle pmi, 900 milioni per le grandi imprese e il resto per le microimprese).
Lo ha stimato Cerved, basandosi sulle aspettative di un panel d