Il fondo Digital Asset Opportunity (DAO) che fa capo a Sygnum Bank (prima digital asset bank al mondo, autorizzata dagli organi di vigilanza di Svizzera e Singapore), all’asset manager giapponese SBI e ad Azimut ha guidato il round dell’exchange di criptovalute di Singapore Coinhako (si veda qui il comunicato stampa). Con diverse società target già in pipeline, il fondo DAO, che riunisce l’esperienza in asset digitali ai network di SBI, Sygnum e Azimut, punta ad accelerare la crescita di aziende promettenti del settore. L’aumento di capitale di Coinhako ha incontrato una domanda tre volte superiore all’offerta e ha attirato altri importanti investitori istituzionali tra cui SBI Group, il più grande conglomerato fintech del Giappone e leader globale nell’adozione della blockchain.
Quello appena concluso costituisce il secondo round per Coinhako, dopo quello seed del 2014 sottoscritto dal venture capital californiano Boost VC (si veda Crunchbase). La startup è stata fondata nel 2014 a Singapore da Yusho Liu e Gerry Eng. Coinhako ha ricevuto recentemente l’approvazione di principio dalla Monetary Authority of Singapore per fornire servizi di token di pagamento digitale come istituto di pagamento. I nuovi fondi raccolti consentiranno ora all’azienda di far crescere il suo team ed espandersi nel sud-est asiatico dove la base di utenti di criptovalute è in rapido aumento. I fondi accelereranno anche l’acquisizione da parte di Coinhako di una base clienti più ampia a Singapore con Coinhako Privé, la sua offerta istituzionale e HNWI lanciata di recente. Coinhako inoltre utilizzerà i nuovi capitali per espandersi geograficamente nel sud-est asiatico.
Yusho Liu, co-fondatore e ceo di Coinhako, ha commentato: “Coinhako nell’angel round del 2014 è stata in grado di chiudere raccolte di fondi con importanti venture capitalist stranieri. Oggi siamo entusiasti di accogliere a bordo un nuovo gruppo di investitori strategici con una forte presenza a Singapore per accelerare ulteriormente la nostra crescita nell’hub finanziario e in tutta la regione”.
Alice Mak, direttrice del del fondo Digital Asset Opportunity, ha dichiarato: “Mentre continueremo a investire nelle migliori società di asset digitali, il fondo fornirà loro una piattaforma capace di accelerarne crescita sfruttando la forza della rete esistente e di quella futura del portafoglio del fondo”.
Giorgio Medda, co-ceo e global head of asset management del Gruppo Azimut, ha aggiunto: “L’investimento in Coinhako rappresenta un segno tangibile di come il fondo Dao offra ai nostri clienti una prospettiva unica sullo sviluppo della digital asset economy. E’ il primo investimento realizzato in partnership con SBI e Sygnum attraverso il fondo DAO, fondo lussemburghese dedicato alla clientela HNWI e professionale, con cui andremo ad investire nelle migliori startup nel settore fintech in Asia ed in Europa”.
Il fondo DAO rientra nel più ampio progetto sui digital asset di Azimut ed è un fondo di venture capital riservato alla clientela professionale e focalizzato su investimenti in round di serie A di fintech nel sud-est asiatico e in Europa, realizzato in co-gestione appunto con Sygnum e SBl (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto sui digital asset di Azimut ha permesso anche l’emissione nell’aprile scorso di AZIM, primo security token promosso da una società di gestione al mondo, emesso sempre in collaborazione con Sygnum Bank (si veda altro articolo di BeBeez). AZIM rappresenta una cartolarizzazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane, originati sulla piattaforma di Opyn (l’ex Borsa del Credito, partecipata dallo stesso gruppo Azimut, da P101 sgr, Banca Valsabbina e GC Holding, la holding che controlla la società di spedizioni Italmondo) e garantiti dal Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale, che è utilizzato nella costruzione dei portafogli dei fondi di credito alternativo lussemburghesi dedicati alla clientela professionale.
Azimut, con la piattaforma prodotto lussemburghese Azimut Investments SA, è la prima società di asset management autorizzata dall’Autorità di Vigilanza del Lussemburgo (la Commission de Surveillance du Secteur Financier, CSSF), a gestire strategie di investimento basate su virtual asset, quali Bitcoin, Ethereum, e altre sotto asset class come ad esempio DeFi token. L’autorizzazione, ottenuta lo scorso luglio, consente ad Azimut Investments di estendere la licenza di gestore di fondi di investimento alternativi (AIFM) a quei fondi che daranno esposizione in attività virtuali (si veda altro articolo di BeBeez).
Azimut ha poi lanciato il fondo AZ RAIF Digital Assets, primo comparto di diritto lussemburghese e secondo in Europa, che investirà in criptovalute, digital asset, ETF, fondi ed equity di società fintech o blockchain-linked. AZ RAIF Digital Assets, riservato alla clientela professionale, permetterà di partecipare all’intero spettro di opportunità offerte dai digital asset senza dover gestire le complessità tecniche e finanziarie tipicamente associate con un nuovo strumento di investimento. Il fondo sarà gestito dall’investment hub del gruppo a Singapore, paese asiatico riconosciuto leader mondiale nel mondo degli asset digitali. Si tratta del primo fondo italiano a investire in criptovalute e del secondo a livello europeo. Il suo lancio era stato preannunciato da Azimut lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez).