Banca Valsabbina ha acquistato circa l’8,3% di Business Innovation Lab, società cui è riferita Borsa del Credito, piattaforma fintech italiana che eroga finanziamenti alle pmi, partecipata da P101 sgr, Azimut e GC Holding (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione prevede in una prima fase l’acquisto delle quote sul mercato secondario; è inoltre prevista l’assegnazione a Valsabbina anche di warrant convertibili in ulteriori azioni fino al raggiungimento di una partecipazione complessiva al massimo pari al 9,9%. La conversione di tali warrant in azioni resta comunque subordinata al verificarsi di determinate condizioni legate al raggiungimento di obiettivi commerciali. Banca Valsabbina è stata assistita per i profili legali dell’operazione dallo Studio Alma.
Hermes Bianchetti, responsabile della divisione business di Banca Valsabbina, ha dichiarato: “Borsa del Credito è un nostro partner già da alcuni anni e anch’essa, come la nostra banca, si rivolge alle pmi italiane. Negli ultimi mesi abbiamo approfondito la possibilità di rafforzare ulteriormente il rapporto ed abbiamo ora raggiunto un’importante intesa strategica. La nostra banca deve continuare a sostenere le imprese, in particolare nell’ambito dell’attuale complicato contesto, ma al contempo vogliamo proseguire nell’efficientamento e nella modernizzazione del business. L’accordo raggiunto ci permette quindi di perfezionare ulteriormente la delineata strategia fintech della banca, diversificando gli investimenti, sfruttando i progressi dell’innovazione tecnologica e seguendo l’evoluzione del mercato.”
Ivan Pellegrini, ceo di Borsa del Credito, ha commentato: “Con questo accordo prosegue e si consolida la collaborazione di BorsadelCredito.it con Banca Valsabbina, collaborazione che ha portato in passato numerose risorse alle imprese grazie al canale rapido e innovativo del fintech. Crediamo che la strada della cooperazione sia la via maestra per portare reale innovazione nel mondo della finanza e avvicinarlo alle esigenze dell’economia reale. Questa operazione si inserisce, per noi, in un percorso di evoluzione: non siamo più solo erogatori di prestiti all’economia reale, ma abilitatori tecnologici per la finanza tradizionale”.
L’ultimo riferimento di Pellegrini è al fatto che Azimut nell’aprile 2020 aveva annunciato che avrebbe investito fino a 100 milioni di euro in prestiti alle pmi, utilizzando proprio la tecnologia della piattaforma BorsadelCredito.it (si veda altro articolo di BeBeez). La partnership si è poi tradotta nella costituzione della newco Azimut Capital Direct srl, che fornirà ad Azimut tutto il supporto tecnologico necessario per erogare finanziamenti a pmi tramite una propria piattaforma. Un’esperienza, questa, che può essere replicata, magari appunto con Banca Valsabbina, con la quale comunque BorsadelCredito sta già collaborando attivamente.
La banca, infatti, lo scorso aprile ha sottoscritto insieme ad Azimut i titoli abs della cartolarizzazione da 200 milioni di euro di crediti alle pmi erogati da Borsa del Credito emessi dal veicolo Kripton spv (si veda altro articolo di BeBeez). Si era trattato della seconda operazione di questo tipo che coinvolgeva Banca Valsabbina. Nel settembre 2020, infatti, la banca ha sottoscritto titoli abs di una cartolarizzazione di 100 milioni di euro di crediti offerti sulla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez).
L’ultima cartolarizzazione di Borsa del Credito, invece, avvenuta nel maggio scorso, non ha coinvolto Banca Valsabbina. L’operazione, da 220 milioni di euro, è stata condotta attraverso il veicolo Galadriel Spe srl con Banca Ifis e Intesa Sanpaolo – Divisione IMI Corporate & Investment Banking che hanno agito nel ruolo di arranger e sottoscrittori della tranche senior della cartolarizzazione, mentre Azimut ha avuto il ruolo fondamentale di sottoscrittore della parte junior tramite i suoi fondi di private debt. Ha partecipato all’operazione anche Cardo AI, società specializzata nel supportare gli investimenti di operatori istituzionali attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, in qualità di partner tecnologico per la fornitura della reportistica per gli investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando alla banca bresciana, è stata molto attiva nello shopping fintech quest’anno. Nel giugno scorso si è impegnata ad acquisire il 17,5% della fintech veneta Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com. L’acquisizione inoltre coinvolge anche Siav spa, società tecnologica padovana, leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, che acquisirà anch’essa alcune quote di minoranza e completerà l’aumento di capitale di Credit Service, raggiungendo il 13,1% (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre nel maggio scorso Banca Valsabbina ha siglato con la fintech milanese Cardo AI un accordo di investimento finalizzato all’acquisizione, tramite un aumento di capitale dedicato, del 9,8% della società (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima era già da tempo partner della banca nell’ambito della digitalizzazione dei processi di monitoraggio e reporting di operazioni di cartolarizzazione, che sono un asset strategico per la banca.
QUanto a Borsa del Credito, fa capo come detto alla holding Business Innovation Lab spa, che controlla al 100% altre due società: Mo.Net spa, autorizzata a svolgere i servizi di peer-to-peer lending; e Art sgr spa, che gestisce fondi alternativi di investimento riservati a investitori professionali che investono sui prestiti offerti in piattaforma. In particolare, Art sgr gestisce, oltre al fondo Colombo II di cui si è detto sopra, anche il primo fondo Colombo, lanciato nell’ottobre 2017 con il supporto degli stessi azionisti di Borsa del Credito (si veda altro articolo di BeBeez), e il Systema Credit Fund, lanciato nell’aprile 2019 da Confidi Systema! e Prader Bank (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nell’ottobre 2013 da Antonio Lafiosca, Alessandro Andreozzi e Ivan Pellegrini come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende, nel 2015 Borsa del Credito ha aperto il suo canale di P2P lending (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel 2015 aveva annunciato un primo round da un milione di euro sottoscritto da P101 sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nel 2016, la società ha chiuso un nuovo round da 1,6 milioni di euro, che è stato sottoscritto da una cordata di investitori guidati ancora da P101affiancata da GC Holding. Quest’ultima controlla Italmondo spa, azienda leader mondiale nel settore dei servizi logistici internazionali, che ha ideato e fondato anche il corporate venture accelerator SupernovaHub. Della cordata di investitori facevano parte anche il gruppo Azimut, attraverso Azimut Enterprises Holding (si veda altro articolo di BeBeez).
Borsa del Credito ha chiuso il 2020 con un utile lordo di oltre 613 mila euro e un utile netto di quasi mezzo milione di euro, grazie a un aumento esponenziale dei ricavi, che a fine 2020 hanno superato i 4 milioni, in crescita del 460% dai circa 743 mila euro del 2019. Il tutto a fronte di una posizione finanziaria netta di circa 3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Numeri ottenuti grazie all’aumento importante dell’erogato, arrivato da inizio operatività nel 2015 a fine 2020 a quota 150 milioni di euro, di cui 75 soltanto nel 2020 (si veda anche il Report BeBeez Piattaforme Fintech 2020, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
La corsa di Borsa del Credito continua anche nel 2021: a fine aprile l’erogato è superiore a 90 milioni di euro, il che posiziona BorsadelCredito.it nella parte alta della classifica globale dei marketplace dedicati al business (fonte: P2PMarketData). È cresciuto anche l’importo medio dei finanziamenti erogati, che nel 2020 ha toccato i 150 mila euro, in aumento del 49% rispetto all’anno precedente.