Tulips, il primo supermercato italiano esclusivamente online, come è in grado di anticipare BeBeez, dopo aver chiuso il round da 2 milioni di euro aperto a fine 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), ha stretto una importante partnership industriale e tecnologica con SFH/Modula e ha acquisito il 100% di Green Project, azienda agricola di Cesena che produce e consegna a domicilio frutta e verdura a chilometro zero. L’operazione contribuisce alla crescita dei ricavi, proiettando il fatturato consolidato 2023 di Tulips a 10 milioni di euro (da 8 milioni nel 2022). La società infatti continua a crescere: il 2021 si era chiuso a 5 milioni di ricavi, con un ebitda negativo per 1,2 milioni ma liquidità netta per 128 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). La società intende puntare poi a un ingresso di investitori di venture capital per non meno di 30 milioni di euro.
Gitti and Partners ha assistito Tulips nel nuovo round di aumento di capitale che consentirà alla società di continuare a crescere, anche tramite nuove acquisizioni, che permettono tra l’altro di realizzare significative sinergie di costo nelle aree della preparazione ordini, degli acquisti, della logistica e della tecnologia. Adma Partners ha agito in qualità di advisor finanziario dell’operazione.
Intanto, per arrivare agli 8 milioni del 2022, è bene anche considerare che la startup ha potuto contare con le risorse raccolte con la campagna di equity crowdfunding effettuata lo scorso maggio sulla piattaforma Crowdfundme, che, partendo da un obiettivo di 2 milioni, si è conclusa con una raccolta vicina a 3,8 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), sulla base di una valutazione pre-money di 14,8 milioni. Quanto all’ultimo round da 2 milioni, per il quale sono ancora disponibili alcune quote residuali, secondo quanto risulta a BeBeez, ha visto l’intervento di una holding, facente capo a un singolo investitore, per 1,5 milioni di euro.
Ricordiamo che Tulips aveva raccolto 3 milioni già nel 2020 in un round sottoscritto dall’imprenditore metalmeccanico Gianluca Marchetti tramite il gruppo MTH (si veda altro articolo di BeBeez) che tra l’altro ha fornito a Tulips alcuni impianti automatizzati. Questo round aveva fatto seguito a una prima campagna di crowdfunding effettuata da Tulips nell’aprile del 2020 sempre sulla piattaforma fondata da Tommaso Baldissera Pachetti, con cui aveva raccolto 300 mila eurgrazie anche all’intervento dell’acceleratore fiorentino di startup Openseed.
Se i proventi dell’ultima campagna di crowdfunding sono stati utilizzati soprattutto per investimenti in tecnologia, in particolare nell’automazione del magazzino che consente di massimizzare la produttività per addetto, quelli dell’ultimo round sono stati dedicati alle acquisizioni, di cui il primo esempio è stata quella (chiusa lo scorso ottobre) della bolognese Floema, un’azienda dal business model sostanzialmente identico a quello di Tulips ma focalizzata sulla città felsinea e che nel 2021 ha fatturato circa 800 mila euro. Il secondo è esempio è poi appunto quello di Green Project.
“Tulips continua a crescere anche con le acquisizioni, che permettono di attuare sinergie di costo centralizzando gli hub di preparazione degli ordini e la logistica al fine di abbattere i costi. Vogliamo affermare il nostro brand con l’obiettivo di diventare il primo operatore italiano leader del segmento dell’online grocery. Green Project manterrà la sua identità e autonomia, mentre le attività di logistica instore e outstore verranno centralizzate al fine di accelerare il raggiungimento del breakeven”, ha raccontato a BeBeez Enrico Martini, ceo della società e suo fondatore, accanto a Mattia Mordenti.
Ma per l’azienda fondata da Enrico Martini e Mattia Mordenti si tratta solo dell’inizio. Infatti nell’arco dei prossimi 18 mesi la startup dell’online grocery intende raccogliere non meno di 30 milioni, ripartiti in un primo round da 5 milioni di euro per poi uscire definitivamente dalla fase seed con un round di serie A da 25 milioni “nel quale vorremmo coinvolgere uno o più fondi di venture capital, mentre sul round preliminare del 2023 stiamo seriamente pensando a una struttura tipo club deal”, aveva riferito Martini nel corso di una presentazione tenuta presso la propria sede di Rimini lo scorso ottobre.
Nei programmi di Tulips, fondata cinque anni fa a Cesena, c’è il prosieguo dell’espansione territoriale, seppure in un ambito per ora regionale. Infatti dopo Bologna il passo successivo sarà l’apertura di una presenza a Pesaro. Ossia un magazzino automatizzato che riceve la merce da fornitori locali, soprattutto per quanto riguarda il comparto del fresco e super fresco (frutta e verdura) e da cui partono le consegne, sulla base delle scelte dei clienti effettuate tramite un’app, effettuate in outsourcing da società locali di logistica. La filosofia dell’azienda si può sintetizzare con: consegna entro tre ore di una gamma il più ampia possibile di prodotti a un prezzo competitivo con in più un’esperienza di acquisto che sia il più possibile vicina a quella della spesa tradizionale presso diversi negozi. Pesce freschissimo e pane caldo e croccante, per fare un esempio. “Prima fortifichiamo la struttura e poi passiamo all’espansione della base clienti”, aveva sottolineato Martini.