newcleo, startup con sedi in Gran Bretagna e Italia che punta a sviluppare una nuova generazione di reattori nucleari che contribuiscano a eliminare la dipendenza dai combustibili fossili, ha incassato un round da 118 milioni di dollari e l’acquisizione di Hydromine Nuclear Energy sarl( (si veda qui il comunicato stampa).
All’aumento di capitale hanno partecipato anche la rete italiana di business angel Club degli Investitori (con 2,3 milioni di euro), LIFTT (veicolo di investimento in startup nato dall’alleanza pubblico-privata tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, attraverso la Fondazione Links) ed Exor Seeds, venture capital newyorchese affiliato a Exor, holding quotata della famiglia Agnelli (si veda qui il comunicato stampa).
Con sede a Londra, il team di newcleo include il ceo Stefano Buono, presidente di LIFTT e ex fondatore di Advanced Accelerator Applications, gruppo farmaceutico specializzato nel campo della medicina nucleare quotato al Nasdaq e venduto a Novartis nel 2018; il chief scientific officer Luciano Cinotti; Elisabeth Rizzotti in veste di coo e ceo delle attività di ricerca in Italia. Tra i sostenitori del progetto c’è anche Il premio Nobel Carlo Rubbia, che ha inventato gli ADS (Accelerator Driven Systems) quando era direttore generale del CERN (l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare), e che condivide la visione di energia nucleare pulita di newcleo.
La startup inizialmente baserà il suo team di ricerca a Torino, dove oltre 100 “innovatori dell’energia” lavoreranno sotto la supervisione di un comitato scientifico con una vasta esperienza nel campo dell’energia nucleare. Il primo sviluppo chiave di newcleo sarà il progetto LFR “Re-Act”; un microreattore modulare a piombo liquido con significative applicazioni commerciali, per esempio nel settore navale. Questo prototipo sarà la realizzazione di un concetto conosciuto all’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (AIEA) come il progetto LFR-TL-X1. Entro i prossimi cinque anni, la società intende finalizzare il progetto e realizzare un prototipo industriale non nucleare in scala reale in collaborazione con l’ENEA (Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e la sostenibilità), che condivide anche uno dei brevetti di newcleo.
La strategia di newcleo consiste nel perseguire attivamente tutte le necessarie operazioni di M&A e partnership in tutto il mondo tra attori del settore energetico, istituzioni, università e investitori, così come acquisizioni ad hoc, per portare rapidamente sul mercato i propri progetti e creare un nuovo standard industriale.
Nell’ambito di questa strategia, newcleo nei giorni scorsi ha annunciato l’acquisizione di Hydromine Nuclear Energy sarl (HNE) da Hydromine Global Holdings sarl, società interamente controllata da Hydromine Inc., azienda statunitense di produzione di energia in modo sostenibile, dedicata allo sviluppo e all’investimento nella produzione di energia attraverso il capitale paziente e l’innovazione. Con uffici a New York e Yaoundé, il team multinazionale di Hydromine ha una vasta esperienza nel settore energetico internazionale, compresa l’Africa, per la creazione, il finanziamento, la costruzione o la gestione di progetti di energia su larga scala. Il team di HNE comprende ingegneri di reattori veloci che hanno originato un progetto raffreddato a piombo (LFR-AS-200 e LFR-TL-5) che può offrire una nuova energia nucleare più sicura e competitiva.
Il ceo Buono ha commentato: “Nel 1994 ho iniziato a lavorare con Carlo Rubbia al CERN sugli approcci per produrre energia sicura, rinnovabile e pulita. Mi sono reso conto allora che sarebbe stata possibile una disruption del settore energetico con un’applicazione industriale scalabile delle nostre scoperte scientifiche. Dopo aver creato Advanced Accelerator Applications come azienda all’avanguardia nella medicina nucleare terapeutica, ho fondato newcleo con la stessa visione: portare le tecnologie innovative nucleari esistenti sul mercato a beneficio di tutto il mondo. Futurable energy riassume perfettamente ciò che intendiamo fare: sviluppare un modo nuovo, sostenibile e completamente sicuro di estrarre energia dai nuclei che offrirà al pianeta zero emissioni, riduzioni radicali delle scorie nucleari e una diminuzione del riscaldamento globale. Sento l’ambizione scientifica e l’obbligo morale di rendere questa tecnologia una realtà”.
Ha aggiunto Rizzotti: “Storicamente, l’Italia ha sempre avuto un posto di rilievo nella ricerca e nelle scoperte scientifiche, in particolare nella fisica nucleare e nell’ingegneria, ma spesso non ha avuto le opportunità economiche e commerciali per mantenere le sue menti migliori all’interno dei suoi confini. Con il centro di newcleo di Torino, finalmente è disponibile uno spazio unico per sviluppare giovani menti capaci e scienziati provenienti da tutto il mondo, compresi quelli che in precedenza avevano lasciato l’Italia in cerca di opportunità all’estero”.
Stefano Buono ed Elisabeth Rizzotti parleranno del round appena concluso e dei prossimi passi di newcleo nel Premio Business Angel dell’Anno 2021, che si svolgerà a Torino il 22 settembre e della cui giuria farà parte anche Valentina Magri, della redazione di BeBeez (si veda qui il comunicato stampa).
Andrea Rota, managing director del Club degli Investitori, ha dichiarato: “Con newcleo siamo felici di investire in un progetto nato dalla mente di un nostro socio, Stefano Buono, che diversi angel del Club hanno già sostenuto nelle sue iniziative precedenti come Advanced Accelerator Applications, Planet Smart City e LIFTT. I soci del Club si sono attivati di fronte all’opportunità di partecipare a un progetto che ha l’ambizione di ridurre la dipendenza da combustibili fossili, sviluppando in tempi realistici una fonte di energia nucleare pulita, sicura ed inesauribile. Oltre ad aver partecipato a questo funding round (con 2,3 milioni di euro, il maggiore investimento in un singolo round, del Club degli Investitori), i soci del Club mettono a disposizione di Stefano, Elisabeth e Luciano le proprie competenze ed il proprio network”.
Ricordiamo che il Club degli Investitori ha chiuso i primi sei mesi del 2021 con investimenti complessivi per circa 4 milioni di euro con una crescita del 100% rispetto allo stesso periodo del 2020, superando così l’importo totale investito nell’intero anno precedente (si veda qui il comunicato stampa).
Il Club ha infatti investito per la prima volta in Tevel, agritech israeliana che sviluppa flotte di droni per la raccolta della frutta; in Electra Vehicles, società fondata da un team italiano e attiva tra Boston e Torino che sviluppa algoritmi di ottimizzazione nel mondo dei veicoli elettrici; e in Resalis Therapeutics, biotech che mira a trattare disturbi metabolici.
Inoltre lo scorso agosto il Club ha anche investito 250 mila euro nel round da 2 milioni di euro appena chiuso di MIcrochannel Devices, produttore di scambiatori di calore innovativi, coordinato dalla stessa Liftt, (si veda altro articolo di BeBeez) la quale a sua volta lo scorso giugno ha investito 1 milione nel round da 3 milioni della torinese B4D, società che fornisce servizi di e-commerce (si veda altro articolo di BeBeez).