Planet Smart City, società che fa capo a Planet Holding, startup londinese dal cuore italiano attiva nell’edilizia abitativa sostenibile a prezzi accessibili (smart social housing), è in trattative esclusive e sta per avviare la due diligence per l’acquisizione entro le prossime settimane della torinese Politecna Europa, specializzata in progettazione architettonica e ingegneristica (si veda qui il comunicato stampa). A giudicare dal tenore delle dichiarazioni pubblicate su LinkedIn dalla parti coinvolte nell’operazione, soprattutto il ceo di Planet Smart City, Giovanni Savio, e quello di Politecna, Luca Massimo Giacosa, l’operazione sarebbe praticamente cosa fatta.
Il deal ha l’obiettivo di creare un operatore nazionale della progetttazione con ambizioni internazionali e un focus sul proptech e l’applicazione dei princìpi ESG, due dei macro trend che stanno cambiando i progetti immobiliari con soluzioni che rendono più efficienti sul piano energetico quartieri e abitazioni al tempo stesso massimizzando la user experience dei residenti.
In questo ambito Planet Smart City è giè presente con Planet Idea, centro di competenza del gruppo, e l’eventuale acqusizione di Politecna Europa andrebbe a rafforzarlo. Planet Idea progetta soluzioni innovative in vari ambiti (Sistemi Tecnologici, Pianificazione & Architettura, Innovazione Sociale, Ambiente), integrate nei progetti di sviluppo immobiliare che il gruppo Planet realizza in Italia e all’estero (India, Brasile, Stati Uniti) e fornisce servizi di consulenza a sviluppatori immobiliari terzi. Già oggi il team interdisciplinare di Planet Idea comprende architetti, ingegneri, urbanisti, specialisti della digital transformation e dell’innovazione sociale che lavorano insieme nel competence center torinese.
Fondata nel 2014 a Torino da Pietro PItetto e lo stesso Giacosa, Politecna Europa è poco più che una startup, ma negli ultimi anni ha conosciuto una forte crescita, tanto da chiudere il 2020 con un fatturato di 800 mila euro contro i poco più di 300 mila del 2018 (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). La società oltre all’Italia è attiva anche in Francia, Svizzera e Oman, ed è connotata da un elevato grado d’innovazione, grazie al team composto di oltre 100 tra ingegneri e architetti.
Savio ha commentato: “Planet Smart City e Politecna Europa hanno la stessa visione dello sviluppo immobiliare indirizzato all’applicazione congiunta del proptech insieme ai fattori ESG. L’integrazione delle rispettive competenze e professionalità porterà alla costituzione di un gruppo interdisciplinare che incrementerà la nostra capacità di generare idee e di realizzarle. È importante che questo stia accadendo tra due imprese nate a Torino, da imprenditori torinesi: prova che la città sta trovando una nuova dimensione con il proposito di creare luoghi di eccellenza con ambizioni internazionali”.
L’integrazione tra Planet Idea e Politecna Europa, che già lavorano su progetti comuni in Italia e all’estero, porterà alla costituzione di un’entità con 350 professionisti, che saranno ospitati a Torino, dal prossimo ottobre, in un immobile di 4.000 metri quadrati che diventerà un polo internazionale dell’innovazione tecnologica e ESG nell’immobiliare.
Planet Smart City è stata fondata a Londra, dove ha sede, nel 2015 da Giovanni Savio (ceo) e Susanna Marchionni, esperti nel settore immobiliare. E’ presieduta dal fisico-imprenditore Stefano Buono, presidente anche della torinese LIFTT srl, “l’ascensore” hi-tech nato dall’alleanza tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo (si veda altro articolo di BeBeez). La società è attiva in quei Paesi dove è forte lo squilibrio tra domanda e offerta di abitazioni e collabora con costruttori di tutto il mondo per rivitalizzare le comunità esistenti tramite l’utilizzo di tecnologie intelligenti.
Ricordiamo che a inizio febbraio Planet Holding ha aperto un round da 60 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), i cui proventi, da raccogliere entro fine anno, contribuiranno nei prossimi tre anni al lancio di 54 nuovi progetti di grandi dimensioni per 40.000 unità abitative totali. Planet Smart City, che dalla costituzione nel 2015 ha raccolto oltre 160 milioni di euro (di cui 55 nel 2021) da 386 investitori istituzionali e da privati, ha chiuso il 2021 con ricavi per 105 milioni di dollari, il doppio dell’esercizio precedente (52 milioni di dollari).
Nel gennaio la proptech 2020 aveva incassato un round da 24 milioni di euro, portando così a 100 milioni la raccolta complessiva (si veda altro articolo di BeBeez). Un precedente round da 6,5 milioni di euro era stato chiuso nel giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Vi avevano partecipato anche investitori istituzionali come Equiter i cui soci sono Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo. Avevano preso parte anche business angel e imprenditori come Claudio Costamagna, Davide Malacalza, Eraldo Bianchessi, Gaudenzio Roveda, Ruben Levi, e il fisico e imprenditore Stefano Buono, presidente di Planet Smart City e fondatore nel 2002 di Advanced Accelerator Applications (partecipata dal veicolo di investimento italiano Life Sciences Capital spa, poi sbarcata al Nasdaq e infine delistata a inizio 2018 da Novartis).
La società, che nel medio periodo punta alla leadership mondiale nell’edilizia abitativa accessibile e sostenibile, con oltre 45.000 abitazioni vendute all’anno in otto Paesi (Brasile, Colombia, Messico, Stati Uniti, India, Indonesia, Vietnam e Thailandia), è attiva anche in Italia con una strategia di sviluppo fondata sulla consulenza agli sviluppatori immobiliari per la progettazione e realizzazione di nuovi quartieri smart (greenfield) e per la riqualificazione di aree urbane o quartieri con l’integrazione di soluzioni innovative (brownfield). L’azienda è tra gli advisor di Redo, il nuovo smart district per il social housing sviluppato a Milano da Investire sgr con il supporto di Fondazione Housing Sociale nell’area di Rogoredo-Santa Giulia (si veda altro articolo di BeBeez). In collaborazione con Palladium Group, società immobiliare internazionale, Planet Smart City ha realizzato Quartiere Giardino “Vivere smart” di Cesano Boscone, primo intervento in brownfield in Italia, realizzato trasformando un’area esistente nella periferia di Milano. È inoltre parte del gruppo di lavoro guidato da Fondo Immobiliare Lombardia che, con il progetto INNESTO, si è aggiudicato il bando per la rigenerazione dell’area Scalo Greco – Breda a Milano, ed è tra gli advisor di SeiMilano, progetto di rigenerazione urbana nella zona sud ovest di Milano. Il progetto, sviluppato da Borio Mangiarotti spa in partnership con il fondo statunitense Värde Partners, prevede la realizzazione di abitazioni, uffici e spazi commerciali in un parco urbano di oltre 16 ettari (si veda altro articolo di BeBeez). Le due società hanno contratto nel gennaio 2020 un prestito da 113,5 milioni di euro da Intesa Sanpaolo e Banco Bpm per avviare lo sviluppo del progetto immobiliare (si veda altro articolo di BeBeez).