Scalapay, uno dei protagonisti europei dell’offerta di sistemi di pagamento Buy Now-Pay Later, che permette ai clienti di acquistare prodotti pagandoli a rate o in un secondo momento, ha annunciato un investimento di 27 milioni di dollari da parte di Poste Italiane (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento rappresenta un’estensione del mega-round di Serie B da 497 milioni di dollari annunciato lo scorso febbraio, che aveva portato la società a superare il miliardo di dollari di valutazione e quindi a entrare nella lista degli unicorni. Quel round era stato guidato da Tencent e Willoughby Capital, con la partecipazione di Tiger Global e Fasanara Capital (già investitori in round precedenti), Gangwal, Moore Capital e Deimos (si veda qui altro articolo di BeBeez). Con l’investimento di Poste Italiane, Scalapay a oggi ha raccolto un totale di 727 milioni di dollari di capitali dagli investitori.
Nel primo trimestre del 2022, come calcolato da BeBeez (si veda qui il Report fintech venture capital Q1 2022 di BeBeez, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data), sono stati 12 i round di investimento in startup e scaleup fintech condotti da venture capital, per un totale di 511,35 milioni di euro, in linea coni dati dell’anno scorso, di questo totale il round di Scalapay ha rappresentato la stragrande maggioranza (appunto 497 milioni di dollari cioé 450 milioni di euro).
La scaleup soltanto lo scorso settembre 2021 aveva raccolto 155 milioni di dollari, sulla base di una valutazione di 700 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez), in un round guidato da Tiger Global e a cui aveva partecipato anche Woodson Capital, oltre agli investitori del round di gennaio 2021 da 48 milioni di dollari, Baleen Capital, Fasanara Capital e il family office italiano Ithaca Investments (che nel settore fintech in Italia ha già investito in Fido, Yapily e Soldo) (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2019 da Simone Mancini e Johnny Mitrevski, affiancati da Raffaele Terrone, Mirco Mattevi e Daniele Tessari, Scalapay ha sviluppato una soluzione di pagamento innovativa per i commercianti online in tutto il Mondo che consente ai clienti di acquistare e pagare dopo, senza interessi. Le offerte BNPL di Scalapay includono tre opzioni per i clienti: Paga in 3, Paga in 4 e Paga dopo, in cui i clienti non sono tenuti a effettuare alcun pagamento in anticipo e possono invece scegliere di pagare in 3 o 4 rate o interamente dopo 14 giorni. La società sta rendendo l’esperienza di acquisto più piacevole e facile per i clienti, alleggerendone l’impatto finanziario.
Per quanto riguarda invece Poste Italiane, il gruppo continua a investire in maniera importante nel fintech, in Italia e all’estero. Lo scorso gennaio, in particolare, ha partecipato al round da 53 milioni di euro di Moneyfarm (si veda qui altro articolo di BeBeez), guidato da M&G plc, gruppo leader nel settore del risparmio e degli investimenti con oltre 440 miliardi di euro di masse gestite. Poste Italianevera già azionista di minoranza di Moneyfarm dal 2019.
Invece, a giugno del 2021, Poste ha realizzato una notevole plusvalenza nel settore fintech dopo che Visa, colosso americano leader nei pagamenti digitali e nelle carte di credito, quotato al NYSE, ha acquisito per 1,8 miliardi di euro il 100% della fintech svedese Tink, nel cui capitale era presente appunto anche Poste Italiane, che, soltanto dopo 18 mesi dal suo investimento, ha incassato 3,5 volte i 22 milioni di euro investiti a partire dal gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel 2020 Poste, attraverso PostePay , la società dei pagamenti e delle telecomunicazioni ddel gruppo, aveva partecipato al round da 35 milioni di dollari della fintech americana Volante Technologies, che fornisce soluzioni di pagamento e messaggistica finanziaria su cloud e on-premise (si veda altro articolo di BeBeez).
Non nel fintech ma nel settore del software gestionale, ricordiamo infine che lo scorso marzo Poste Italiane si è aggiudicata il 70% di Plurima, il fornitore di servizi di logistica sanitaria e gestione in outsourcing del magazzino farmaceutico amministrativo e gestione documentale per PA e aziende private, partecipato dai fondi Siparex da inizio 2019 e controllato dalla famiglia Marconi (si veda qui altro articolo di BeBeez)