E’ uscito il 30 giugno il nuovo singolo di Daniela Pedali, classe 1978, nata in provincia di Brindisi, Ritmo diablo con il chitarrista, compositore e arrangiatore bolognese, classe 1975, Andrea Dessì (qui a sn., noto nel jazz per il suo virtuosismo chitarristico e per la sua originalità compositiva), mentre a fine agosto uscirà la versione italiana e con video. Un possibile tormentone per l’estate 2019, con ammiccamenti che piaceranno certamente, complice anche l’atmosfera latina, che d’estate conquista facilmente il pubblico, e una nota raffinata nella sonorità e nelle citazioni per chi le sa leggere.
Il brano – pubblicato e distribuito dall’etichetta indie PMS Studio – è disponibile in radio, digital download e streaming in contemporanea per il mercato latino e italiano e segna un ritorno su due fronti per una cantante italiana tra le più apprezzate all’estero soprattutto per le doti vocali. La Pedali, soprannominata dalla stampa latina “la nuova diva italiana”, ha già all’attivo 6 album, un Festival di Sanremo, una partecipazione alla versione messicana di The Voice, un Wind Music Awards come “Miglior artista emergente”, un concerto all’America Air Lines Arena di Miami e uno al Madison Square Garden di New York. I suoi profili ufficiali Twitter, Facebook e Instagram sono seguitissimi, e tra i suoi ammiratori vanta anche vip come Alicia Keys, Ricky Martin e Laura Pausini. Ha debuttato nel programma televisivo “Re per una notte” nell’imitazione di Mariah Carey in Without You e nel 1998 debutta con il singolo Io che non vivo più.
Nel 2001 esce il suo primo album intitolato Libera: il singolo apripista è La voce del silenzio, versione R&B di un classico di Mina.
Abbiamo chiesto ai due autori come nasce il progetto e quale sia stata la prima suggestione.
“Per me il progetto ha inizio, ci ha raccontato Daniela Pedali (qui a sn), quando Ugo Stomeo mi parla di una possibile collaborazione con Andrea Dessì. L’estate scorsa ci siamo incontrati a Bologna, promettendoci di stare in contatto e nel frattempo avrei ascoltato un po’ di materiale che Andrea aveva. Ugo, successivamente, mi manda un paio di brani, tra cui Ritmo Diablo. Ho registrato un primo provino e ho sentito che il brano aveva un potenziale enorme.”
Il brano, nel primo provino che ha ascoltato la Pedali, era completamente diverso nell’arrangiamento. “Si sentiva bene – ha precisato Andrea Dessì – l’influenza jazz, soul e blues. La Pedali, a cui il brano era piaciuto, mi chiese di fare un arrangiamento attuale e di portalo nel suo mondo… e di questo la ringrazierò sempre. Ho aggiunto un riff funk che si sente all’inizio della strofa, nella sezione fiati aggressivi e ritmici, con un ritmo fra dance e latin, cercando di evitare sbavature, ossia minimalista nell’idea includendo però la contaminazione, il mio terreno di gioco. E bisogna riconoscere che la Pedali si è dimostrata una fuoriclasse, non solo per le sue doti canore indiscusse, i vocalizzi, i cori, e l’arrangiamento vocale del brano.”
Il singolo diventerà un album?
Daniela Pedali conferma solo la volontà di continuare a fare musica mentre Andrea Dessì osa di più: “è molto probabile che il singolo diventi un album. La volontà c’è. Sia io che Daniela abbiamo altri pezzi forti da mettere insieme e siamo fiduciosi. Artisticamente ci siamo trovati, identificando un suono e un incontro felice dei nostri mondi sonori.”
Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sul testo, la scelta della lingua spagnola.
“Personalmente, ci ha risposto Daniela Pedali, ho scritto il testo in spagnolo cercando di rispettare il senso e il suono del testo in italiano di Michele Dessì, fratello di Andrea. La versione è in spagnolo perché da qualche anno sono in Messico e anche perché la stessa versione in italiano nasce con un ritornello con frasi in spagnolo.”
Una serie di coincidenze ché – spiega Andrea Dessì – Miche, autore dei testi, ha vissuto in Spagna e scrive bene anche in spagnolo. Il titolo alla fine l’ho scelto io, un titolo spagnolo che suona d’impatto. Inoltre, al mondo spagnolo sia come lingua sia musicalmente sono legato perché ho suonato flamenco jazz per anni. Quando c’è un brano forte penso sempre alla versione in spagnolo, mi viene spontaneo.”
L’eco del jazz nel pezzo sotto una veste pop come si è creata?
“Quando ho registrato il provino, ha raccontato Daniela Pedali l’arrangiamento originale, che era più blues con un tocco di jazz, ho proposto ad Andrea di unire un groove più elettronico che portasse il brano a un sound più funk pop, senza perdere la sua essenza. Siamo così riusciti ad avere un suono più fresco ed esplosivo”.
Le esperienze passate in questo senso, ha aggiunto Andrea Dessì, si avvicinano. La Pedali ha già fatto un album jazz con i big italiani Paolo Fresu, Roberto Gatto, Dado Moroni per citarne alcuni e Dessì, oltre ad essere un chitarrista latin jazz, non è nuovo ad incursioni nel pop. Ha collaborato con artisti importanti ad esempio con Biagio Antonacci, come co-autore di Non vivo più senza te e Mietta come autore di Semplice e altri brani ancora non incisi.
All’orizzonte, oltre il lancio di fine agosto, c’è un’idea di qualcosa di nuovo o di proseguire insieme?
“Stiamo già pensando di lavorare a idee nuove, interviene prontamente Daniela Pedali e lasciare fluire le cose così come è stato per Ritmo Diablo.”
Andrea Dessì confessa che “all’orizzonte ci sarebbe proprio l’idea di farle un album insieme vista la felice combinata artistica, forse un altro singolo al volo a fine estate…”
Il ritmo del singolo è trascinante, tra ammiccamenti sexy ed esuberanze vocali, che trova un originale punto di incontro tra l’ondata latina del momento, le modernità sonore della dance e l’attitudine alla black music.
Il nuovo team di lavoro è composto da Raffaele Montanari, arrangiatore e produttore artistico; Ugo Stomeo, ideatore artistico del progetto; e i fratelli Dessì, ovvero Andrea, chitarrista e autore della musica, e Michele, co-autore assieme a lei del testo in lingua spagnola. Per Andrea Dessì, affermato chitarrista jazz e firma di successo per pop star come Biagio Antonacci (Non vivo più senza te) e Mietta (Semplice), Ritmo diablo ha davvero molte influenze. Parte da un riff blues semplice, tutto pentatonico, ed è volutamente minimalistico nell’armonia. Il ritmo richiama il mondo attuale della dance. La vocalità della Pedali è perfetta perché si muove fra il melodico latino e la black music con una splendida grinta personale».
Scoperta dal produttore e talent scout Angelo Valsiglio e lanciata in tv da Mike Bongiorno (Re per una notte), Pippo Baudo (Destinazione Sanremo) e Paolo Limiti (Ci vediamo su Rai 1), la Pedali è nota per le sue cinque ottave di estensione che in passato le hanno consentito confronti con icone come Mariah Carey, Whitney Houston, Celine Dion, Lara Fabian e Mina. Sul finale di “Ritmo diablo” sfodera per la prima volta una whistle note, ovvero il famoso ultrasuono o registro di fischio che le ha permesso di raggiungere il range tonale più acuto dell’estensione umana. A curare l’immagine No Name, il brand messicano più trendy del momento, che le ha disegnato in esclusiva il top del photo-shooting promozionale. La scritta “Boom”, dipinta a mano, è una citazione testuale della canzone: “Tequila blues. Esto ritmo es diablo. Sal y boom boom. Fuego y revolución”.
A cura di Giada Luni