Nel borgo di Soliera, nei dintorni di Modena, al Castello Campori , riaperto al pubblico due anni fa con destinazione museale dopo i danni del terremoto del 2012, BeBeez ha avuto modo di vedere l’anteprima della mostra Arnaldo Pomodoro {sur}face che inaugura oggi 17 ottobre e resterà aperta fino al 10 gennaio 2021.
Simbolo storico-architettonico del paese, il Castello rientra nel progetto di rivitalizzazione dei centri storici, per il quale la Regione prevede fondi ad hoc, che sta focalizzando la propria attenzione sul contemporaneo. La mostra è curata da Lorenzo Respi, Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ha lavorato per anni a stretto contatto con il maestro; promossa dal Comune di Soliera, e dalla Fondazione Campori, che lavora a stretto contatto con l’amministrazione cittadina nella promozione della cultura e dell’arte rispetto alla trasformazione sociale del tessuto urbano; con il contributo della Regione Emilia-Romagna e prodotta da All Around Art, in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Il Catalogo edito da All Around Art contiene un saggio del curatore, che abbiamo intervistato insieme al sindaco Roberto Solomita, e un testo dello scultore: una pubblicazione dedicata all’Obelisco per Cleopatra in corten, che per tre anni resterà davanti al Castello, donato in comodato d’uso al Comune, simbolo per la sua stessa natura e in questo caso presenza ideale della Fondazione Pomodoro dato che era di fronte all’ingresso milanese.
Se l’obelisco annuncia la mostra, la conclusione è affidata alla tecnologia con la visita virtuale del labirinto – l’opera originale monumentale è a Milano, del quale in mostra si trova il modellino, di grande emozione, un modo per modernizzare e rendere accessibile a tutti l’arte che conclude e riassume anche il percorso artistico di Arnaldo Pomodoro. L’artista ha iniziato con le microfusione di gioielli, su disegni incisi sugli ossi di seppia, per poi approdare alle grandi fusioni di opere pubbliche, dimensione conquistata grazie all’esperienza in teatro.
A cura di Ilaria Guidantoni