Borsa del Credito, fintech italiana partecipata da P101 sgr, Azimut e GC Holding, ha chiuso una cartolarizzazione di prestiti alle pmi da 200 milioni di euro. L’hanno sottoscritta Azimut e la bresciana Banca Valsabbina (si veda qui il comunicato stampa).
Hogan Lovells Studio Legale ha fornito l’assistenza legale come transaction legal counsel. Per il ruolo di master servicer ed altri ruoli gestionali Borsa del Credito si è avvalsa della collaborazione di Centotrenta Servicing, mentre Banca Finint ha svolto i ruoli di paying agent, issuing agent e rappresentante dei portatori dei titoli (in breve RoN).
Le obbligazioni sono state emesse dal veicolo Kripton spv srl. Azimut, ha sottoscritto la parte junior (20 milioni) tramite i suoi fondi di private debt. Banca Valsabbina ha affiancato le due società in qualità di arranger, di account bank, nonché di sottoscrittore delle tranche senior e mezzanine, per un impegno massimo di 180 milioni. Ha partecipato all’operazione anche Cardo AI, società specializzata nel supportare gli investimenti di operatori istituzionali attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, in qualità di partner tecnologico per la fornitura degli strumenti di reportistica per gli investitori nella cartolarizzazione.
I prestiti cartolarizzati avranno una durata massima di 6 anni, comprensivi di un anno di preammortamento, un importo variabile da 50 mila a 1,5 milioni e la garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le pmi. Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore sulla base dell’istruttoria condotta da Borsa del Credito attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari dbasati su intelligenza artificiale. Al processo automatico segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi.
Ricordiamo che nel settembre scorso la banca bresciana aveva annunciato un’altra operazione di cartolarizzazione di prestiti a pmi che prevedeva l’erogazione di 10 milioni di euro al mese revolving a pmi clienti del Gruppo NSA, sempre assistiti dalla garanzia del Fondo Centrale (si veda altro articolo di BeBeez). Banca Valsabbina è anche stata uno dei sottoscrittori nel novembre 2018 della prima cartolarizzazione di un portafoglio di prestiti personali in bonis nel settore consumer erogati da Prestiamoci. La banca era stata il principale sottoscrittore della tranche senior, con un investimento di 6 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2019 Banca Valsabbina, tramite il veicolo Valsabbina Sme spv, ha cartolarizzato crediti verso piccole e medie imprese titoli asset backed di Classe A per 542,2 milioni di euro, che hanno ottenuto da DBRS rating A (low) (sf) e da Moody’s rating A1 (sf). I titoli sono quotati all’ExtraMot Pro (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto ad Azimut, nel settembre dello scorso anno scorso aveva finanziato una cartolarizzazione da 100 milioni di euro di crediti alle pmi con garanzia del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale per il 90% Borsa del Credito. L’operazione era avvenuta tramite Colombo II, fondo di direct lending creato dalla fintech e sottoscritto dall’asset manager guidato da Pietro Giuliani (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata annunciata qualche mese prima, ad aprile (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i sottoscrittori della tranche senior figurava affianco ad altri investitori istituzionali la stessa Banca Valsabbina.
Ricordiamo che Azimut nell’aprile 2020 aveva anche annunciato che avrebbe investito fino a 100 milioni di euro in prestiti alle pmi, utilizzando proprio la tecnologia della piattaforma BorsadelCredito.it (si veda altro articolo di BeBeez). La partnership si è tradotta nella costituzione della newco Azimut Capital Direct srl, che fornirà ad Azimut tutto il supporto tecnologico necessario per erogare finanziamenti a pmi tramite una propria piattaforma.
Infine, lo scorso marzo, il gruppo ha lanciato Azimut Token (Azim), il primo token per investire in economia reale, emesso in collaborazione con Sygnum Bank, prima digital asset bank al mondo. Il token sarà emesso attraverso una Security Token Offering (STO) con ID identificativo Azim, sulla piattaforma Desygnate, sviluppata da Sygnum Bank.Ogni token è la rappresentazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane, originati sempre sulla piattaforma di Borsa del Credito (si veda altro articolo di BeBeez).
Ivan Pellegrini, ceo di Borsa del Credito, ha dichiarato: “Crediamo che la collaborazione sia la via maestra per innovare realmente il mondo della finanza e renderlo più efficiente e più funzionale alle esigenze dell’economia reale. In un periodo delicato come l’attuale abbiamo sentito l’esigenza di mettere a disposizione le nostre competenze per fornire risorse a tutte quelle pmi sane che sono in difficoltà ma vogliono ripartire. Con Banca Valsabbina e Azimut abbiamo creato un’alleanza solida: si tratta per noi di una evoluzione, non siamo più solo erogatori di prestiti all’economia reale, ma abilitatori tecnologici per la finanza tradizionale.”
Marco Bonetti, condirettore generale di Banca Valsabbina, ha spiegato: “Il nostro istituto continuerà a guardare con favore a iniziative come questa che da un lato sono un elemento importante a sostegno delle pmi, che in particolare in momenti di crisi come quello attuale vanno sostenute soprattutto in termini di liquidità, e dall’altro lato confermano l’importanza e il valore della cooperazione tra banche tradizionali e fintech, settore in cui Borsa del Credito si posiziona come una delle realtà più interessanti”.
Gabriele Blei, ceo del Gruppo Azimut, ha aggiunto: “L’iniziativa è in linea con il nostro progetto di banca sintetica, che si pone come alternativa alla banca tradizionale per sostenere le piccole e medie imprese italiane, grazie a piattaforme fintech con cui finanziare le imprese in modo efficace e rapido. Il nostro obiettivo è erogare prestiti per 1,2 miliardi di euro nell’arco dei prossimi 5 anni”.
Il progetto di banca sintetica di Azimut era stato annunciato lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). L’iniziativa è sostenuta dagli stessi investimenti del Gruppo nel comparto fintech. Oltre a quelli già ricordati insieme a Borsa del Credito, anche la piattaforma Azimut Direct, ex ramo d’azienda nel fintech di Epic (si veda altro articolo di BeBeez); il fondo Azimut Digitech Fund, gestito da Azimut Libera Impresa sgr, specializzato in investimenti in produttori di software per l’attività B2B, lanciato nel giugno 2020 in partnership con Gellify (si veda altro articolo di BeBeez), nella quale Azimut aveva investito nell’ottobre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) come lead investor di un round da 15 milioni; e ALICrowd, il primo Eltif di venture capital lanciato da Azimut insieme a SiamoSoci (gestore del portale italiano di crowdfunding Mamacrowd e partecipato al 25% dallo stesso Gruppo Azimut) a inizio marzo (si veda altro articolo di BeBeez).
Borsa del Credito è stata fondata nell’ottobre 2013 da Antonio Lafiosca, Alessandro Andreozzi e Ivan Pellegrini come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende e nel 2015 ha aperto il suo canale di P2P lending (si veda altro articolo di BeBeez). La società fintech fa capo alla holding Business Innovation Lab spa, che controlla al 100% altre due società: Mo.Net spa, autorizzata a svolgere i servizi di peer-to-peer lending; e Art sgr spa, che gestisce fondi alternativi di investimento riservati a investitori professionali che investono sui prestiti offerti in piattaforma. In particolare, Art sgr gestisce il primo fondo Colombo, lanciato nell’ottobre 2017 con il supporto degli stessi azionisti di Borsa del Credito (si veda altro articolo di BeBeez), e il Systema Credit Fund, lanciato nell’aprile 2019 da Confidi Systema! e Prader Bank (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020 Borsa del Credito ha lanciato il finanziamento Cash Anti-Covid Fase 2 (si veda altro articolo di BeBeez), anche questo finanziato dal fondo Colombo II. Infine, nel luglio dello scorso anno Borsa del Credito ha siglato un accordo con Confesercenti Nazionale per fornire alle pmi un accesso rapido al credito digitale (si veda altro articolo di BeBeez).