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di Alessandro Pietranera
United Ventures sgr, fondo italiano di venture capital specializzato nelle tecnologie digitali, è stato lead investor nel round di Serie A da 5 milioni di euro lanciato da Fido, società specializzata nell’analisi dei digital-footprints e nello sviluppo di modelli di valutazione del rischio basati sull’ intelligenza artificiale (si veda qui il comunicato stampa).
Fido opera nel settore della Identity Verification , cioè la verifica dell’affidabilità dei clienti prima che venga loro concesso un prodotto o un servizio online. Si prevede che la dimensione globale di questo mercato crescerà da 8,6 miliardi di dollari nel 2021 a 18,6 miliardi di dollari entro il 2026.
Fido ha creato la prima piattaforma in grado di valutare la qualità dei clienti online attraverso la rilevazione dei digital footprints, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy. Analizzando informazioni come il numero di telefono, l’indirizzo di posta elettronica, l’indirizzo IP, il dispositivo e il browser, la piattaforma cattura centinaia di segnali in tempo reale che vengono impiegati dalle aziende per diverse applicazioni. La soluzione di Fido offre infatti la possibilità di utilizzare i dati raccoltiper alimentare degli algoritmi proprietari di valutazione della clientela: lead validation per verificare l’identità digitale dell’utente; credit scoring per la prevenzione delle frodi creditizie; fraud prevention per la prevenzione delle frodi transazionali.
Durante il primo anno di attività, la piattaforma di Fido ha processato oltre 3 milioni di interrogazioni e chiuso accordi con importanti clienti italiani ed internazionali come Facile.it, Sisal, Banca Sella, Younited, Trulioo e Boku. La società ha hiuso il 2021 con ricavi per mezzo milione di euro, una perdita operativa di importo quasi identico ma na liquidità netta di circa 700 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Le nuove risorse finanziarie saranno impiegate per aumentare il volume di segnali raccolti, sviluppare nuovi algoritmi di scoring, lanciare un’offerta per le PMI ed ampliare il team di Fido.
Marko Maras, ceo e cofondatore di Fido assieme a Paolo Mardegan, ha dichiarato: “Gli ottimi risultati raggiunti in Italia sono stati ottenuti grazie alla versatilità e all’espandibilità della nostra piattaforma tecnologica e hanno creato le condizioni per accelerare il nostro piano di sviluppo a livello globale. La fiducia che ci è stata riconosciuta da United Ventures testimonia la validità del percorso che stiamo compiendo ed è un motivo di grande soddisfazione”.
Paolo Gesess, managing partner di United Ventures, ha dichiarato: “l’analisi e l’utilizzo nel pieno rispetto delle regole dei “digital footprints” è un punto cruciale per tutte le imprese, in ogni settore. La soluzione che il team di Fido ha saputo sviluppare diverrà di certo uno standard a livello internazionale”.
Fido aveva già raccolto 1,1 milioni di euro nel 2020 da un pool di business angels italiani ed investitori industriali (si veda altro articolo di BeBeez). Si trattava di: Giorgio Valaguzza di Ithaca Investments (entrato a far parte del Cda di Fido), Alessandro Fracassi di Gruppo MutuiOnline, Attilio Mazzili di Orrick, Fernando Spallanzani di Banca Privata Leasing, Giacomo Sella del Gruppo Sella, angeli di Italian Angels for Growth (con Gianluca D’Agostino e Giovanni Strocchi champion di Iag per l’investimento) e altri investitori privati .
A questa cifra va aggiunto il capitale apportato dal Crif, tra i principali operatori internazionali della business e credit information, controllato da alcune banche e dalla Cribis Holding del ceo Carlo Gherardi, (si veda altro articolo di BeBeez) che nel maggio del 2021 ha investito, secondo quanto risulta a BeBeez, circa 500mila euro in cambio del 4,8% .
Con questo nuovo round la scaleup milanese porta quindi a 6,6 milioni il totale del capitale raccolto.
Proprio con il Crif lo scorso febbraio Fido aveva lanciato un nuovo modello di valutazione del rischio di frode creditizia nella operatività online dei consumatori, denominato TrustScore (si veda qui il comunicato stampa). Le centinaia di segnali digitali analizzate da Fido, tra cui informazioni legate a indirizzo mail, numero di telefono, indirizzo IP e browser vengono così applicate al nuovo indicatore sviluppato con CRIF per aiutare i clienti degli Intermediari Finanziari a ottimizzare e velocizzare la loro esperienza di onboarding. Lo strumento è particolarmente strategico soprattutto per quelle realtà, ad oggi sempre più numerose, i cui processi di richiesta e accettazione del prodotto di credito o finanziario avvengono totalmente online.
Poche settimane dopo, ad aprile, Fido ha stretto una partnership con Banca Sella con l’obiettivo di creare procedure in grado di velocizzare l’apertura dei conti correnti online, riducendo sensibilmente i tempi di esecuzione e la verifica dell’identità dell’utente, grazie a un algoritmo basato sull’Intelligenza Artificiale in grado di ridurre di quasi il 70% i tempi di controllo manuale dei dati (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa). Più nello specifico, Banca Sella si avvarrà della soluzione innovativa sviluppata da Fido per digitalizzare le operazioni di controllo che caratterizzano la fase di onboarding di un cliente, come la sua identità o l’assenza di errori formali, oltre a intercettare in anticipo eventuali anomalie.
Nello stesso periodo Fido ha anche siglato un accordo con 3PItalia, concessionario di servizi rivolti alla pubblica amministrazione in Partenariato Pubblico Privato, che intende aiutare le Pubbliche Amministrazioni a prevenire le frodi fiscali attraverso l’utilizzo di una soluzione in grado di fornire agli Enti Comunali un ulteriore supporto tecnologico per la verifica del coefficiente ISEE da affiancare ai sistemi già in uso. L’analisi dei segnali digitali e l’algoritmo di Fido aiuteranno i Comuni a intercettare più efficacemente eventuali incongruenze reddituali e quindi ad erogare il credito solo ai cittadini aventi reale diritto (si veda qui il comunicato stampa).
In passato i due fondatori di Fido hanno già lanciato altre iniziative digitali di successo. Maras ha fondato e venduto OneBip, ha collaborato al successo come azionista e manager dal 2014 di DigiTouch, il più grande gruppo digitale indipendente italiano poi quotato all’Aim, oggi Euronext Growth, nel 2015 e all’interno del Gruppo ha cofondato ed è stato ceo di Audiens srl. Mardegan è stato cofondatore di entrambe le aziende.