Conbipel spa, la catena italiana di abbigliamento che, dopo l’amministrazione straordinaria del 2021, nell’agosto 2022 è passata sotto il controllo di Grow Capital Global Holdings PTE, operatore di private equity di Singapore fondato nel 2019 dai fratelli Ajay and Arvind Vij, e del Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa gestito da Invitalia (si veda altro articolo di BeBeez), si è assicurata un finanziamento in direct lending da 15 milioni di euro da Anthilia GAP, il fondo di capitale ibrido gestito da Anthilia Capital Partners sgr (si veda altro articolo di BeBeez), che è al suo primo investimento. Il prestito, con scadenza giugno 2029, è stato assistito dalla garanzia SupportItalia di SACE (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio il finanziamento è stato erogato a BTX Italian Retail and Brands, che fa capo alla società danese BTX Group A/S, acquisita a sua volta da Grow Capital Global nel 2019 e che opera nel segmento femminile con i marchi Brandtex (attivo dal 1935), Cisco, Jensen Women e Signature. L’operazione dalla amministrazione straordinaria era stata condotta da BTX attraverso il veicolo britannico Eapparels ltd.
Gli advisor coinvolti nell’operazione sono stati PwC (aspetti finanziari), mentre LCA Studio Legale e Simmons & Simmons (aspetti legali) hanno agito rispettivamente per Conbipel e per Anthilia Capital Partners.
Con i proventi dell’operazione, il brand accelererà lo sviluppo del proprio piano industriale, favorendo le iniziative strategiche previste per il rilancio. Nello specifico, il piano si fonda sulla valorizzazione dei principali punti vendita e un’espansione dell’e-commerce attraverso lo sviluppo delle vendite sui marketplace, in modo da consentire l’accesso ai mercati europei, oltre all’incremento del fatturato tramite il canale online diretto. Il progetto mira, inoltre, a un miglioramento della marginalità complessiva e a uno sviluppo del marchio grazie a soluzioni volte alla costruzione di una forte brand identity.
Ricordiamo che Conbipel è nata nel 1958 a Cocconato d’Asti (Asti) come rivenditore di capi in pelle di qualità e poi si è allargata alla produzione tessile. La sua rete di vendita si articola oggi in oltre 100 negozi monomarca prevalentemente a gestione diretta. Finita in crisi, era stata rilevata nel 2007 dal fondo specializzato in turnaround aziendali Oaktree Capital Management, tramite il veicolo OCM Luxembourg Stilo Investment sarl. A vendere era stata la famiglia Massa. A fine giugno 2014, il Tribunale di Asti aveva omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base dell’art. 182-bis della Legge fallimentare. Terminato il percorso di ristrutturazione, il gruppo era uscito dal tunnel e Oaktree nell’ottobre 2015 l’aveva messa in vendita (si veda altro articolo di BeBeez), ma senza successo.
Conbipel ha poi però registrato successivamente un progressivo calo delle vendite e negli ultimi anni il numero degli addetti astigiani è stato praticamente dimezzato. Il gruppo nell’esercizio che si era chiuso a marzo 2019 aveva ricavi per 198 milioni di euro, un ebitda negativo di 5,3 milioni e una perdita netta di 20,7 milioni, a fronte di una posizione finanziaria netta di 18,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Dopo varie vicessitudini, la società era poi stata ammessa come detto alla procedura di amministrazione straordinaria e, tra il 25 novembre 2020 e il 31 dicembre 2022, la società ha registrato altre perdite nominali per 83,9 milioni (si veda qui la Nota Integrativa all’ottava trimestrale e alla quarta semestrale, a pag. 26).
L’asta per gli attivi di Conbipel si era aperta a metà dicembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e si è poi chiusa come detto nell’estate di un anno fa con il passaggio sotto il controllo di BTX, che ha poi investito 4 milioni di euro in aumento di capitale, affiancato dal Fondo salvaimprese, che a sua volta ha immesso 3,8 milioni. Ora, come anticipato ieri dal Corriere Economia, l’obiettivo è risalire dai 170 milioni di ricavi dell’esercizio agosto 2022-luglio 2023 a 200 milioni entro il 2025, con pareggio l’anno prossimo.
Arvind Kumar Vij, ceo di BTX Italian Retail and Brands spa, a proposito del finanziamento ottenuto da Anthilia, ha commentato: “Siamo entusiasti di annunciare di aver raccolto con successo 15 milioni di euro attraverso il finanziamento con il nostro nuovo partner Anthilia, una pietra miliare che riafferma la forza e la promessa del nostro marchio. Questo afflusso di capitale alimenterà la nuova strategia di sviluppo e cambiamento di Conbipel, incentrata sulla crescita sostenibile e sul coinvolgimento innovativo dei clienti. In qualità di ceo e di azionista di maggioranza, mi impegno a guidare Conbipel verso un futuro in cui ci proponiamo di ridefinire gli standard del settore e superare le aspettative degli stakeholder”.
Barbara Ellero, partner e head of private debt di Anthilia Capital Partners sgr, ha aggiunto: “Siamo lieti di annunciare il nostro primo investimento attraverso il fondo Anthilia GAP, volto a sostenere un progetto ambizioso e di valore per il settore della moda italiana. Conbipel gode di significativa capillarità sul territorio e anche per questa ragione riteniamo che il nuovo management, grazie all’esperienza significativa maturata nel settore apparel, possa tracciare la strada per dare nuovo impulso al brand”.
Con un obiettivo di raccolta di 250 milioni di euro entro il 2024, Anthilia Gap ha raggiunto finora una dotazione di 112 milioni, dei quali 49 milioni da CDP attraverso il fondo Patrimonio Rilancio e un contributo, oltre che dal Banco Desio, anche da Inarcassa (entrata a gennaio). Il fondo si dedica agli investimenti nel debito di aziende in special situation con difficoltà di accesso ai canali di credito tradizionali.
Quanto ad Anthilia, è stata molto attiva durante gli ultimi mesi, erogando diversi finanziamenti tra cui quello dello scorso giugno al Gruppo Metro.Ferr, specializzato nelle manutenzioni e costruzioni delle infrastrutture di linee ferroviarie, metropolitane e tranviarie (si veda altro articolo di BeBeez), che ha ottenuto un finanziamento a medio lungo termine del valore di tre milioni di euro. Il finanziamento è finalizzato a sostenere il piano industriale del gruppo, con investimenti strumentali sia su Metro.Ferr sia su Impresa Acv srl, società acquisita al 100%vnel 2021, oltre a sostenere gli oneri di gestione ed esecuzione delle commesse già acquisite.
Ad aprile Redelfi spa, holding con sede a Genova che investe in società italiane ed estere ad alto potenziale di crescita, prevalentemente nei settori green energy, fintech, economia circolare, nuove tecnologie e immobiliare e quotata dal giugno 2022 sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez), si era assicurata invece dalla sgr un finanziamento in direct lending per 5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez, erogato integralmente attraverso i fondi di private debt Anthilia BIT III e Anthilia BIT IV.
Due mesi prima era stata Brazzale, azienda vicentina specializzata in prodotti lattiero-caseari, ad ottenere un finanziamento in direct lending di 10 milioni di euro attraverso i fondi Anthilia BIT 3 e Anthilia BIT IV Co-Investment Fund (si veda altro articolo di BeBeez),
A dicembre 2022 era stato invece il turno di Prima Sole Components spa, gruppo italiano con sede a Torrice (Frosinone), controllato dalla famiglia Stirpe e attivo nel settore dei componenti e dei sistemi in materiali plastici verniciati e termoplastici per automotive, motorbike e appliances. La società aveva ottenuto un finanziamento senior da 12 milioni di euro a scadenza 2028 (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritto dai fondi Anthilia BIT 3 e Anthilia Eltif Economia Reale.