A circa quattro anni dall’acquisizione della maggioranza (si veda altro articolo di BeBeez) HIG Europe, filiale europea del private equity HIG Capital, ha firmato un accordo definitivo per vendere DGS spa, che opera nel settore dell’information technology, al fondo ICG (Intermediate Capital Group). I co-fondatori, Vincenzo Fiengo e Salvatore Frosina, che nel 2020 aveva reinvestito accanto a HIG, ora reinvestiranno nell’operazione al fianco di ICG e rimarranno alla guida del gruppo (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che allora l’acquisizione di HIG era stata finanziata da un pool di banche composto da UBI Banca, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Deutsche Bank, affiancate dal fondo di direct lending dell’allora Springrowth sgr (oggi Muzinich&Co sgr, si veda altro articolo di BeBeez ) e da Antares AZ I, fondo di private debt gestito da Azimut Libera Impresa sgr. Il che significa che con il cambio di controllo quel debito andrà con ogni probabilità rifinanziato.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto, ma secondo indiscrezioni sarebbe vicino ai 500 milioni di euro, sulla base di multipli del settore a doppia cifra, considerando che il gruppo, che impiega 1900 dipendenti, secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, conta di raggiungere 340 milioni di euro di ricavi nel 2024 con un ebitda di 43 milioni, dopo aver chiuso il 2023 con 288 milioni di euro di ricavi. Un dato, quest’ultimo che ha segnato un netto balzo dai 206,4 milioni di ricavi netti del 2022, quando aveva generato un ebitda di 19,2 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 91,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Morgan Stanley & Co. International plc e Fineurop Soditic hanno assistito DGS e i suoi azionisti in qualità di advisor finanziari, mentre Eversheds Sutherland ha agito in qualità di advisor legale. I co-fondatori di DGS sono stati assistiti da Gianni Origoni & Partners. Barclays Bank Ireland PLC, tramite la propria investment bank, e Terzi & Partners hanno invece agito come financial advisor di ICG, che dal punto di vista legale è stata assistita da PedersoliGattai.
Con sede a Roma, DGS è stata fondata nel 1997 e offre servizi sia ad aziende private sia pubbliche, supportando anche clienti blue-chip nella progettazione, integrazione e manutenzione di sistemi IT complessi, con una specializzazione nella trasformazione digitale e nei servizi di cybersecurity. Durante la proprietà di HIG Europe il gruppo ha triplicato le dimensioni e consolidato la sua posizione nel mercato italiano dei servizi di sicurezza informatica e trasformazione digitale.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla crescita di DGS, permettendo all’azienda di diventare un attore chiave nel mercato italiano dell’ICT”, hanno detto Raffaele Legnani, amministratore delegato e responsabile di HIG in Italia, e Giovanni Guglielmi, amministratore delegato. “Il consolidamento del suo posizionamento nel settore ha permesso al Gruppo di diventare leader nel settore in rapida crescita della cybersecurity e della trasformazione digitale.”
Dal suo ingresso nel capitale di DGS nel 2020, il fondo HIG ha sviluppato un progetto di buy&build che ha portato la società a collezionare un gran numero di acquisizioni. L’ultima in ordine di tempo risale a novembre 2023 e aveva riguardato Core Sistemi srl, operatore nel mercato italiano dell’Information Technology, specializzato nella trasformazione digitale dei processi aziendali e nei servizi di cybersecurity, comprando le quote dai fondatori Simone Di Battista e Stefano Lucà (si veda altro articolo di BeBeez). Un anno prima, a dicembre 2022, DGS aveva acquisito la napoletana I3 srl. Nel novembre 2022 il gruppo aveva invece acquisito le attività nella consulenza IT di Soft Strategy spa. Nell’agosto dello stesso anno era stata acquisita la romana InnovatesApp, uno dei principali partner di SAP, che sostiene i clienti nel percorso di trasformazione digitale dei propri processi, offrendo servizi di consulenza, migrazione applicativa e gestione di infrastrutture, dati e relativi analytics. Nel luglio 2022 era stata la volta di Tow 80, con sede a Milano, la prima società in Italia dedicata esclusivamente alla piattaforma ServiceNow, premiata Global Partner of the year nel 2020. L’azienda aveva annunciato il deal a poche settimane dall’acquisizione, avvenuta a fine giugno, di SMC Treviso, Platinum Partner di Liferay, la piattaforma open source più evoluta per la creazione di portali business per le grandi organizzazioni. In precedenza la società aveva acquisito la parmense Sarce (febbraio 2022) e, nell’estate del 2021, LumIT.
L’attività di m&a aveva caratterizzato comunque DGS anche prima di passare sotto le insegne di HIG. Il gruppo aveva infatti rilevato, nel gennaio 2019, Maneat, azienda che gode di un posizionamento consolidato nei settori automotive e aerospaziale, e nel luglio successivo la Porini, primario partner di Microsoft con una gamma di applicazioni proprietarie indirizzate principalmente ai settori della moda e del lusso.
“DGS è un asset di altissima qualità ed è idealmente posizionato per beneficiare della crescente digitalizzazione del nostro Paese. Siamo impressionati dai risultati raggiunti dal team di gestione fino ad oggi e siamo entusiasti di collaborare con loro per la prossima fase di sviluppo di DGS”, che negli ultimi anni si è sviluppata anche mediante acquisizioni.”, ha concluso Giulio Piccinini, managing director e head of Italy di ICG.
Ricordiamo che il precorso di ICG, secondo indiscrezioni potrebbe intrecciarsi ancora con HIG Europe, sempre nel settore dell’IT, perchè sarebbe uno dei fondi di private equity interessati ad acquisire la bergamasca Project Informatica (si veda altro articolo di BeBeez), uno dei maggiori system integrator italiani, che è controllata da HIG Europe dal 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo indiscrezioni di alcuni mesi fa, il mandato sarebbe stato dato alla banca d’affari Rothschild e fra gli interessati al dossier ci sarebbero anche Searchlight e Chequers Capital.