Hanno oltrepassato i 143 milioni di euro le risorse mobilitate per il Basket Bond ESG sinora da UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti dall’avvio dell’iniziativa nel dicembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). Con due nuove tranche di emissioni, per complessivi 42 milioni di euro a favore di sei pmi e mid-cap italiane, il programma è arrivato a sostenere gli investimenti ESG di complessive diciannove imprese italiane (si veda qui il comunicato stampa).
Come detto, il Basket Bond ESG era partito un anno e mezzo fa con una prima emissione di note asset-backed da 48 milioni di euro complessivi, con sottostanti minibond a scadenza 6 anni emessi da 8 pmi a dicembre 2022 con l’obiettivo di finanziare i progetti di sviluppo sostenibile delle pmi per un totale di almeno 100 milioni di euro, target questo raggiunto ad agosto dello scorso anno con il collocamento di note asset backed a scadenza 6 anni per 53,5 milioni di euro con sottostanti minibond emessi da cinque aziende (si veda altro articolo di BeBeez).
Come già avvenuto per le iniziative finalizzate nei mesi scorsi, le aziende coinvolte hanno emesso minibond di durata pari a sei anni. Tali strumenti sono stati sottoscritti dalla società veicolo Basket Bond ESG spv srl, che a sua volta ha emesso titoli sottoscritti, in quote paritetiche, da UniCredit e CDP in qualità di investitori istituzionali.
Con le emissioni dei minibond, le società si impegnano a migliorare il proprio scoring di sostenibilità assegnato da una società esterna, Cerved Rating Agency, con monitoraggio a partire dal terzo anno dall’emissione. UniCredit ha agito in qualità di arranger e di sustainability coordinator nelle attività necessarie per l’assegnazione dello scoring ESG iniziale e per l’individuazione di un obiettivo di miglioramento, in coerenza con le linee guida europee e le best practice del mercato della finanza sostenibile.
Nel dettaglio le sei imprese protagoniste delle ultime due tranche sono state: Officine Tecnosider srl, Tre Zeta Group spa, Alma Petroli spa, Grifal spa, Sapori Artigianali srl e Coimec Coibentazioni Termoacustiche spa.
Officine Tecnosider srl, con sede a San Giorgio di Nogaro (Udine), ha emesso un minibond da 17,5 milioni. La società, attiva nel settore siderurgico e in particolare nella laminazione dell’acciaio, è controllata da Trasteel Trading Holding sa, gruppo internazionale di trading e industriale attivo nel settore siderurgico e metallurgico con sede legale in Svizzera. Il minibond è destinato a sostenere il piano investimenti di Officine Tercnosider, incentrato sul potenziamento della linea produttiva relativa alla lavorazione dell’acciaio. Gli investimenti pianificati consentiranno alla società di consolidare ulteriormente la propria leadership sui mercati di riferimento. Ricordiamo che lo scorso dicembre Officine Tecnosider aveva cartolarizzato insieme a Tamac srl (altra azienda controllata da Trasteel) i propri crediti commerciali e il magazzino per un valore complessivo di 77 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata strutturata da illimity Bank, che ha ricoperto il ruolo di arranger e sponsor e che ha sottoscritto la tranche senior della cartolarizzazione. Le abs sono state sottoscritte anche da altri investitori, oltre che dall’originator. Nel 2018, inoltre, la società aveva emesso un minibond da 15 milioni di euro a scadenza dicembre 2024 (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritto da un gruppo di investitori tra cui il Gruppo bancario Iccrea, il Mediocredito Friuli Venezia Giulia, Friulia e alcune BCC, tra cui Banca di Udine Credito Cooperativo. Officine Tecnosider ha chiuso il 2022 con un fatturato di 317,2 milioni, un ebitda di 19,2 milioni e un debito netto parii a 37,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Tre Zeta Group spa, società con sede a San Minato (Pisa), ha emesso un minibond da 10 milioni di euro. Specializzata nella produzione di suole per scarpe di lusso, e controllata da Koinos Capital da dicembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), collabora con i più importanti brand della moda mondiale nelle fasi di produzione e progettazione, contribuendo a trasformare la creatività dei designer in oggetti dalle caratteristiche distintive e iconiche. Le nuove risorse saranno al servizio dell’attività di m&a che vede Tre Zeta impegnata ad aggregare le migliori realtà per ampliare ulteriormente la gamma di lavorazioni offerte, posizionandosi come un partner sempre più integrato e focalizzato sulla struttura della scarpa. Tra le ultime acquisizioni di Tre Zeta ricordiamo quelle del Tacchificio Pienne (produzione di tacchi, zeppe, plateau, zoccoli in legno e accessori per calzature formali da donna), a febbraio scorso; Walking World (produzione di fussbett e riempitivi per suole in poliuretano espanso e con film), a gennaio 2024; Solettificio Do.Gi. (produzione di sottopiedi per calzature formali da donna), a novembre 2023; Suolificio Magonio (suole per il mondo formale), a gennaio dell’anno scorso; e Stil Stampi (produzione di stampi in alluminio per suole), a novembre 2022. Tre Zeta ha archiviato il 2022 con un fatturato di 54,9 milioni, ebitda di 4,8 milioni e debito netto di 11,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
C’è poi Alma Petroli spa, che con sede a Ravenna e specializzata nella produzione di bitumi di alta qualità, ha emesso un minibond ESG linked da 7 milioni di euro. Le risorse derivanti dall’operazione, che risale allo scorso dicembre e ha scadenza 22 dicembre 2029 (si veda altro articolo di BeBeez), saranno utilizzate nell’attuazione del piano industriale che include investimenti a positivo impatto sull’ambiente, quali l’ammodernamento di serbatoi e impianti specifici finalizzati alla riduzione della Co2 emessa, riduzione del rischio di inquinamento del suolo e sottosuolo, riduzione dell’utilizzo di acqua industriale e riduzione della emissione di composti organici volatili. L’operazione segue quella da 10 milioni di euro del luglio 2020, a sua volta a scadenza 6 anni, che allora era stata interamente sottoscritta da UniCredit (si veda altro articolo di BeBeez). Alma Petroli è controllata dalla famiglia Serena Monghini (con Antonio e Francesca con il 32,5% ciascuno; e Andrea e Carla Beatrice con il 6,5% ciascuno), affiancata dalla famiglia Baracca (con Enrico, Stefano e Carla rispettivamente al 14,5%, 4% e 2%) e da Alda Marangoni (1,5%). La società ha chiuso il 2022 con 167,6 milioni di euro di ricavi (+67% dal 2021), un ebitda di 27,3 milioni (da 8,3 milioni) e un utile netto di 14,3 milioni (da 1,1 milioni), a fronte di liquidità netta per 13,4 milioni di euro. A livello consolidato, grazie all’ottima performance della controllata Alma Services, il valore della produzione di gruppo ha invece superato i 181 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), i ricavi netti si sono attestati a 174 milioni e l’ebitda ha superato 29 milioni , a fronte di liquidità netta per 14 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Grifal spa, con sede a Cologno al Serio (Bergamo), ha emesso un minibond da 6 milioni. Controllato in maggioranza dalla famiglia Gritti attraverso il veicolo G-Quattronove srl, la società opera nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti di imballaggio per la protezione e il riempimento, destinati all’utilizzo a livello industriale. Caratterizzata da continui investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), ha depositato oltre 20 brevetti, sia in Europa sia negli Stati Uniti d’America e si classifica tra le aziende tecnologiche e pmi innovative grazie alla progettazione e realizzazione in-house di tecnologie per l’ondulazione. Il minibond è destinato, in via prevalente, a investimenti in R&S, oltre che all’acquisto di macchinari strumentali e funzionali all’attività produttiva nell’ambito del piano di sviluppo. Il gruppo ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a 37,8 milioni di euro, ebitda di 5,6 milioni e patrimonio netto consolidato pari a 18,3 milioni (si veda qui relazione finanziaria 2023).
Sapori Artigianali srl, società fondata nel 2014 in provincia di Brescia, ha emesso un minibond da 4 milioni. Controllata al 100% da Mauro Tiberti, Sapori Artigianali opera con oltre 110 punti vendita a marchio ODSstore, di cui più di 20 nelle principali città italiane e oltre 30 in centri commerciali. Nel 2023 ha iniziato a sviluppare il proprio business anche al di fuori dell’Italia, aprendo due punti vendita in Polonia, con previsione di espandere il progetto in Francia e Spagna nel 2024. Il gruppo conta poi 34 punti vendita a marchio KFC e un Hotel & Restaurant a 4 stelle con annesso ristorante e rooftop in Milano Piazza Duomo. Questo minibond è destinato a sostenere il piano di crescita attraverso l’apertura di nuovi punti vendita in Italia e all’estero e segue la recente emissione di quello da 3 milioni di euro a durata 72 mesi interamente sottoscritto da Banca Valsabbina e assistito da garanzia di Medio Credito Centrale (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo ha chiuso il bilancio 2022 con 143,4 milioni di euro di valore della produzione, ricavi netti consolidati per 139,2 milioni, un ebitda di 10,4 milioni e un debito finanziario netto di 13,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Le risorse raccolte con l’emissione del minibond saranno utilizzate per sostenere il piano di crescita attraverso nuove aperture di punti vendita.
Infine, Coimec Coibentazioni Termoacustiche spa, con sede a Cormano (Milano), ha emesso un minibond da 3 milioni. Controllata in maggioranza dalla famiglia Perna attraverso il veicolo Isolmec Holding, la società opera da oltre 40 anni nel settore degli isolamenti termoacustici e nel campo dell’impiantistica industriale e civile. Nello specifico, la società realizza nuovi impianti oltre che manutenzioni ordinarie e straordinarie su impianti già esistenti. Il minibond è destinato a sostenere gli investimenti in ponteggi multidirezionali e in attrezzature ai fini della realizzazione di commesse all’estero. Nel 2022 il gruppo ha fatturato 29,9 milioni di euro, l’ebbitda è stato di 2,8 milioni e il debito netto pari a 4,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia, ha commentato: “La nuova tranche del Basket Bond ESG strutturato con CDP conferma la nostra leadership nel comparto delle emissioni obbligazionarie a favore delle piccole e medie imprese e ribadisce la validità dei minibond quali strumenti efficaci per il finanziamento degli investimenti finalizzati alla transizione ecologica e alla sostenibilità. Il nostro obiettivo è quello di dare continuità e irrobustire questo trend, che nel 2023 ha visto la presenza di obiettivi di sostenibilità in più del 50% delle operazioni di emissione di minibond curate da UniCredit”.
Massimo Di Carlo, vicedirettore generale e direttore business di CDP, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di vedere sempre più aziende utilizzare i minibond come leva finanziaria innovativa per sostenere i propri progetti di crescita, soprattutto quando le emissioni rappresentano una vera e propria occasione per aumentare le risorse dedicate a tematiche ESG. Il programma strutturato con UniCredit segue in pieno questo approccio e conferma il forte impegno di Cassa nel percorso di accompagnamento al mercato dei capitali delle imprese italiane, anche attraverso strumenti che hanno come fine lo sviluppo di piani di investimento orientati alla sostenibilità”.