Una fabbrica britannica che sta chiudendo i battenti ha bisogno di smaltire 30 tonnellate di bottoni. Ai Weiwei se ne vierne fuori con una idea delle sue: “Posso averli tutti?” Ai Weiwei è dunque entrato sul mercato dei bottoni, e parliamo di tonnellate. L’artista cinese, esiliato, ha usato i social media per esprimere il suo interesse ad acquisire una partita di bottoni da 30 tonnellate offerto da una fabbrica che sta chiudendo a sud di Londra. Meglio conosciuto per le sue vaste opere in ceramica, Lego e gomma gonfiabile, l’interesse a sorpresa di Ai per i bottoni potrebbe significare che sta diventando un artista tessile (?!?). La fabbrica vecchia di 104 anni con sede a Croydon, la A.Brown & Co Buttons, si sta spegnendo dopo un crollo delle vendite, questo stando a quanto dichiarato dalla BBC. Stuart Brown, il proprietario dell’azienda a conduzione familiare, temeva che le “centinaia di migliaia” di bottoni invenduti e giacenti nel magazzino, il cui valore si era supposto potesse essere circa 1,5 milioni di sterline (1,9 milioni di dollari), avrebbero dovuto essere buttate. Le paure di Brown sono state sedate dopo che una simpatica utente di Twitter, Amy Clare Tasker, ha fatto un appello online per conto della società la scorsa settimana. Tasker ha twittato: “COSTUME DESIGNERS: mi è stato chiesto di condividere questa chiamata per salvare i bottoni dalla discarica”, spiegando che la fabbrica ha bisogno di scaricare le 30 tonnellate di plastica, metallo, vetro, perla e bottoni di legno d’ulivo, così come cavicchi di legno. Ai Weiwei ha risposto al tweet di Tasker venerdì 8 marzo per chiedere “Posso averli tutti?” Da allora, l’immaginazione si è scatenata su ciò che l’artista avrebbe potuto progettare per sfruttare lo strano insieme di bottoni. Alcune teorie includono la creazione di un’opera simile ai suoi Girasole 2010, quando l’artista riempì la Turbine Hall di Tate Modern con 100 milioni di semi di girasole in porcellana fatti a mano. Una versione è ora in mostra alla Fondazione Marciano di Los Angeles. Un utente ha scritto: “Puoi per favore metterli tutti in una stanza in modo che possiamo attraversarli come Paperon de Paperoni nel suo deposito?”

Il tweet di Tasker è stato condiviso finora 5.220 volte. Sono stati introdotti suggerimenti sull’utilizzo dei bottoni come portarli nelle scuole per utilizzarli in classi d’arte e altri mestieri, così come ci sono state richieste dagli appassionati di bottoni in tutto il mondo. Anche un’altra artista, Delaine Derry Green, che utilizza i bottoni nelle sue opere basate su pattern, ha espresso interesse per la merceria indesiderata.
Sarah Janalli, la cognata del proprietario della fabbrica i cui dettagli di contatto sono stati inclusi nel tweet di Tasker, ha risposto alle inondazioni delle risposte, scrivendo “Grazie mille. La risposta è stata travolgente e non riusciamo ad affrontare altre richieste ma SUCCESSO! Nessun bottone andrà in discarica.” Non è chiaro come l’azienda abbia risposto all’interesse di Ai Weiwei. Le richieste di informazioni da parte di artnet hanno raggiunto l’artista e l’azienda, ma non hanno ancora avuto risposta. Un portavoce della Lisson Gallery conferma che i negoziati tra Ai e la società sono in corso.