di Stefania Peveraro
stefania.peveraro@edibeez.it
Avrete tutti visto gli avvisi dei servizi di home banking che chiedono di scaricare le app e registrare i nostri telefonini per essere in regola con la cosiddetta Strong Customer Authentication, cioé l’autenticazione a due fattori , che consiste nella verifica di almeno due elementi di diversa tipologia per accertare l’identità di un utente di servizi di pagamento o la validità dell’uso di uno specifico strumento di pagamento. La deadline per mettersi in regola è il 14 settembre. E’ una seccatura ma va fatto. E poi in fondo è il segnale che la nuova direttiva europea sui pagamenti elettronici, la Payment Services Directive 2 (PSD2), è ora davvero una realtà. Un appuntamento che ha già portato parecchi milioni di euro anche a varie startup fintech italiane.
A catalizzare l’attenzione di molti investitori di venture capital e private equity in Europa e anche in Italia sono state infatti negli ultimi mesi soprattutto le aziende che sono in prima linea per cogliere le opportunità offerte dalla PSD2, già recepita lo scorso anno dalla normativa italiana, ma che entrerà appunto in vigore tra meno di due settimane. Come noto la direttiva prevede l’obbligo per le banche di permettere a terze parti certificate di accedere ai conti dei loro clienti che lo abbiano richiesto per eseguire operazioni di pagamento o interrogazione di saldi e movimenti del conto tramite le cosiddette API (Application Programming Interfaces), cioé interfacce informatiche che consentono appunto di sviluppare applicazioni e servizi che utilizzano dati messi a disposizione dall’infrastruttura tecnologica di un’istituzione finanziaria terza (si veda qui altro articolo di BeBeez e qui l’ultimo Report Fintech di BeBeez, per gli abbonati di BeBeez News Premium).
Intanto questa settimana facciamo gli auguri a Fabio Sattin e Giovanni Campolo per il trentesimo compleanno della loro Private Equity Partners. Sono stati tra i primi italiani a fare private equity e l’evoluzione del loro modo di private equity racconta l’evoluzione del mercato. Interessante sentire anche che cosa dicono dell’approccio dei grandi investitori istituzionali, che amano sempre di più investire direttamente, senza passare dai fondi. Trovate tutta la storia qui. Buona lettura!