Punta a lanciare la sua ipo su Euronext Milan entro inizio maggio Italian Design Brands (Idb), il polo dell’arredo di design italiano di alta qualità nato nel 2015 su iniziativa di un club deal di investitori costituito da Private Equity Partners spa (guidata da Fabio Sattin e Giovanni Campolo), del pioniere italiano del private equity, Paolo Colonna, e degli industriali del settore Giovanni e Michele Gervasoni, affiancati da un gruppo selezionato di investitori privati.
Lo ha annunciato ieri la società, precisando he l’ipo riguarderà, da un lato, azioni ordinarie di nuova emissione rinvenienti da un aumento di capitale da 70 milioni di euro e dall’altro azioni messe in vendita da attuali azionisti della società, in modo da raggiungere un flottante almeno pari al 25% del capitale. L’offerta comprenderà anche un’opzione greenshoe (si veda qui il comunicato stampa).
Già a fine marzo, nella nota relativa all’approvazione del bilancio 2022, la società aveva il progetto di quotazione fra gli obiettivi importanti per crescere ed evolvere (si veda altro articolo di BeBeez), mentre l’avvio ufficiale della macchina dell’ipo era stato dato nel giugno 2022, quando appunto era stato dichiarato che la società avrebbe portato a termine il processo di ipo entro la prima metà del 2023. Sempre in quell’occasione IDB aveva affidato a Citigroup ed Equita il ruolo di joint global coordinator e joint bookrunner, ed Equita agirà anche in qualità di sponsor (si veda altro articolo di BeBeez).
Allora però la società aveva dichiarato che avrebbe puntato al segmento STAR, mentre ora l’obiettivo non è più quello, dato appunto che il flottante al quale si punta è del 25%, mentre il flottante minimo per entrare allo STAR è come noto del 35%.
Si prevede, inoltre, che la società, gli azionisti esistenti, alcuni amministratori e principali dirigenti di IDB assumano impegni di lock-up con i joint global coordinator, efficaci per un periodo di tempo predeterminato dopo l’offerta, in linea con la prassi di mercato e soggetti alle consuete eccezioni e possibilità di rinuncia da parte dei joint global coordinator.
i proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utilizzati dalla società per supportare l’attuazione dei propri obiettivi strategici, allocandoli sia all’implementazione della strategia di crescita organica, secondo gli obiettivi descritti nel piano industriale, sia per finanziare la crescita per linee esterne, nonché per sostenere gli investimenti produttivi e per il capitale circolante.
A proposito di crescita, come annunciato a fine marzo, il gruppo ha archiviato il 2022 con ricavi proforma pari a 266,5 milioni euro (in aumento dell’84,8% rispetto ai 144,2 milioni del 2021), un ebitda rettificato proforma di 49,2 milioni (+111,1% da 23,3 milioni) e un utile netto rettificato proforma di 25,5 milioni (quasi raddoppiato rispetto ai 13,3 milioni del 2021), a fronte di unla posizione finanziaria netta rettificata di 162 milioni di euro. Il tutto risultato di una costante attività di m&a.
Ricordiamo infatti che il gruppo guidato dal presidente e ceo Andrea Sasso, a luglio 2022 ha annunciato la sua decima acquisizione cioé quella di Cubo Design specializzata in cucine e dei sistemi componibili con i marchi Binova e Miton Cucine; mentre nel giugno 2022 aveva acquisito la maggioranza di Gamma Arredamenti International spa, azienda di Forlì specializzata nella produzione di divani, poltrone e altri componenti di arredo in pelle. Il gruppo era partito dall’acquisizione di Gervasoni (rilevata nel 2015), che realizza soluzioni di arredo attraverso l’omonimo marchio ed il brand Very Wood; e successivamente era stat la volta di Meridiani (nel 2016), specializzata nella creazione di raffinati arredi contemporanei e versatili; Cenacchi Intenational (2017), attiva nel mondo contract per il settore del lusso; Davide Groppi, che inventa e produce lampade e progetti di luce, e Saba Italia, azienda di arredamento di design di alta fascia (entrambe nel 2018); Modar (2019), azienda specializzata in progetti di arredamento in ambito contract; Flexalighting (2020), che progetta e produce sistemi di illuminazione a LED per interni ed esterni; e Axolight (2021), specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy.