Un altro tassello della lunga vicenda del gruppo Maccaferri sta andando a posto. Infatti una cordata di manager soci di Hvd Partners, gruppo svizzero specializzato in turnaround di aziende in crisi finanziaria, ha vinto l’asta per le attività di Sampsistemi (Samp) srl e Sampsistemi Extrusion srl che si è tenuta lo scorso 21 luglio presso il Tribunale di Bologna (si veda qui il comunicato stampa).
La base d’asta era di 2,3 milioni di euro con una cauzione di acquisto di 460 mila euro. Le due società in concordato preventivo sono entrambe parte del Gruppo Maccaferri, che a sua volta fa capo alla Seci, holding dell’omonima famiglia, dichiarata fallita poche settimane fa dallo stesso Tribunale di Bologna (si veda altro articolo di BeBeez).
Bär & Karrer Zurigo e BonelliErede Milano hanno agito come consulenti legali, e Humatica come consulente di due diligence organizzativa per Hvd Partners.
Jouni Heinonen, managing partner di Hvd Partners, ha commentato: “Sampsistemi è un campione italiano riconosciuto a livello mondiale. Non vediamo l’ora di lavorare con il management per riportare l’azienda su un percorso di crescita redditizia, servendo i clienti dalle sedi esistenti in tutti i principali mercati di espansione”.
L’offerta di Hvd Partners era stata presentata al Tribunale di Bologna nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez), al termine dei 18 giorni di proroga concessi dal giudice dopo che era spuntato un nuovo acquirente (si veda altro articolo di BeBeez), che si è scoperto essere appunto la cordata legata a Hvd. Quest’ultima secondo indiscrezioni è stata anche consulente di Muzinich, gestore Usa di fondi di private debt che, dopo aver presentato a fine 2020 un’offerta vincolante per Sampsistemi di cui è creditore (si veda altro articolo di BeBeez), a inizio febbraio aveva poi rinunciato (si veda altro articolo di BeBeez).
Samp fornisce macchine di precisione, pezzi di ricambio e servizi ai principali produttori di fili e cavi di tutto il mondo da sedi in Italia, Cina, Brasile e Stati Uniti. Ricordiamo che Sampsistemi nel 2018 aveva acquisito le due società francesi Setic e Pourtier. L’operazione era stata finanziata dall’asset manager americano Muzinich tramite i suoi fondi Muzinich Italian Private Debt Fund e Muzinich Pan-European Private Debt Luxco, che avevano sottoscritto un bond di Samp per 25 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) a sette anni a un tasso, secondo quanto risulta a BeBeez, di poco superiore al 6%. Lo stesso bond che ora è alla base di una querelle legale. Nel luglio 2020, infatti, i legali di Muzinich avevano inviato una lettera ai vertici di Samp e della SECI, con cui chiedevano un risarcimento dei danni per 35 milioni di euro in relazione a una garanzia a prima richiesta rilasciata da Seci e Samp nel 2014 a favore della Bei per un finanziamento erogato alla controllante SECI dalla stessa Bei. Garanzia di cui Muzinich non era a conoscenza quando nel 2018 aveva sottoscritto dei bond di Samp, e che è stata poi escussa nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso settembre anche la belga Gauder & Co, affiancata da un partner finanziario, aveva inviato una manifestazione di interesse per Sampsistemi e Sampsistemi Extrusion (si veda altro articolo di BeBeez). Obiettivo di Gauder&Co era la ricomposizione nell’ambito di un gruppo unico delle attività industriali nel settore rotating machinery ed extrusion di Sampsistemi con quelli di Setic e Pourtier, che Gauder aveva ceduto a Sampsistemi nell’aprile 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) e che poi la stessa Gauder si era ricomprata a inizio giugno 2020 (si veda qui Wire Draht Umform). Ma alla fine l’ha spuntata Hvd Partners.
Nel marzo scorso Bonfiglioli Riduttori, società di Calderara di Reno (Bologna), ha comprato Sampingranaggi, una delle 6 divisioni di Samp ammesse al concordato nell’autunno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). L’interesse di Bonfiglioli per Sampingranaggi era noto dal febbraio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e focalizzato alla sinergia tra il known-how di quest’ultima con le sue strategie progettuali e produttive. Secondo le indiscrezioni, la società è passata di mano per 7,2 milioni di euro. Ricordiamo inoltre che a fine 2020 Officine Maccaferri, l’altra grande divisione operativa del gruppo, è stata acquisita dal veicolo AHG, gruppo di fondi composto da Carlyle e dai suoi coinvestitori Man GLG e Stellex Capital, (si veda altro articolo di BeBeez).