Il Tribunale di Brescia il 4 febbraio scorso ha omologato il concordato preventivo in continuità aziendale della Fintyre di Seriate (Bergamo) tra i leader nel mercato italiano dei pneumatici da ricambio, controllata da Bain Capital (si veda qui il comunicato stampa). Il giudice aveva ammesso la società al concordato preventivo nel giugno 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver approvato il piano di rilancio aziendale depositato nel febbraio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez e qui la decisione del Tribunale di Brescia del luglio 2020) e formulato nell’ambito della procedura di concordato preventivo con riserva apertasi nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il piano di concordato preventivo di Fintyre come previsto è fondato sull’ingresso dell’investitore specializzato in turnaround Springwater Capital, che come nuovo azionista di controllo rivestirà un ruolo determinante nel rilancio dell’azienda, ruolo che si cncretizza nell’apporto di mezzi freschi nell’ordine di 43 milioni di euro. Già nel novembre 2020 Springwater Capital aveva infatti presentato un’offerta che prevedeva un aumento di capitale allora stimato in circa 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’offerta era stata inserita nel piano concordatario di Fintyre, che prevedeva che Springwater apportasse nuova finanza per circa 45 milioni di euro, dei quali 30 di equity con un aumento di capitale e ulteriori 15 milioni di prestiti. A questo si aggiungono una serie di articolati accordi paraconcordatari, di natura finanziaria e commerciale, con alcuni creditori strategici, che hanno aderito al concordato preventivo supportando la continuità aziendale di Fintyre.
GSO Capital Partners (parte di Blackstone), tra i principali creditori del gruppo con un vantato di 130 milioni di euro (quasi metà del totale di 270 milioni), otterrà delle azioni di categoria speciale senza diritti di voto. Le banche creditrici (esposte per circa 30 milioni, con il coinvolgimento di Hsbc, Banco BPM, BNP Paribas, IKB, ING e UBI Banca (oggi parte di Intesa Sanpaolo) saranno invece ripagate interamente fino all’ammontare coperto dagli asset messi a garanzia, mentre la parte restante sarà ripagata solo nella misura di 6,56 milioni di euro. I fornitori (esposti per circa 137 milioni di euro) saranno ripagati anch’essi parzialmente: quelli di pneumatici per il 65% dei rispettivi crediti, i fornitori servizi per il 50%. Inoltre l’efficienza del piano è garantita dalle linee di credito di factoring a sostegno del capitale circolante accordate da Generalfinance, sin dalle fasi di avvio della procedura concordataria e con crescente coinvolgimento nell’ottica di implementazione del piano stesso.
Il Gruppo Fintyre è stato assistito per gli aspetti ristrutturativi e contrattuali dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni. L’advisor finanziario dell’operazione di ristrutturazione è Deloitte Financial Advisory, mentre l’attestatore è stato lo studio DDP Partners. L’investitore, un fondo di investimento gestito da Springwater Investment Management LLC, è stato assistito da Chiomenti, che ha curato tra l’altro le interlocuzioni con il ceto bancario e con il principale creditore, l’obbligazionista GSO/Blackstone. Allen & Overy ha affiancato il pool di banche creditrici italiane e internazionali, per gli aspetti di diritto italiano. Gli aspetti di diritto tedesco e inglese dell’operazione sono stati seguiti dalle sedi di Francoforte e Londra.
Fintyre finora ha fatto capo alla holding di distribuzione di pneumatici European Tyres Distribution Limited, a sua volta controllata dal fondo Europe IV di Bain Capital. Fintyre era stata acquisita da Bain Capital nel marzo 2017, come prima società sulla quale poi il fondo ha costruito il gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stato BlueGem Capital e Bain Capital si era finanziato con un bond PIK (payment-in-kind) da 130 milioni di euro sottoscritto in private placement appunto da GSO Capital Partners nell’aprile 2017 ed emesso dal veicolo Neo (BC) spa (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente era stata sottoscritta da Fintyre una linea di credito super senior revolving da 30 milioni di euro per finanziare l’ordinaria attività del gruppo. Il bond e la nuova linea si erano affiancate a uno strumento di debito unitranche da 40-60 milioni sottoscritto sempre da GSO Capital Partners nel 2015 per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel frattempo il gruppo si è mosso per ridurre il debito. Nel maggio scorso Tyre Retail srl, società con sede a Trento, controllata al 100% da Fintyre, ha ceduto 21 centri assistenza Pneusmarket localizzati in Nord Italia alla bolzanina All Tyre Service srl, a conclusione del procedimento competitivo disposto dal Tribunale di Brescia nell’ambito della procedura di concordato preventivo in continuità diretta, collegata alla procedura maggiore, sempre in continuità diretta, cui è sottoposta anche la controllante Fintyre. All Tyre Service fa capo all’imprenditore Umberto Prato, titolare di Sicur Tyres Group, noto distributore di pneumatici altoatesino (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che Fintyre aveva acquisito Pneusmarket nel dicembre 2015 dal gruppo Marangoni. Allora Fintyre era ancroa controllata da BlueGem Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
European Tyres Distribution Limited a sua volta è il risultato di una serie di acquisizioni. All’estero nel giugno 2017 aveva comprato la divisione Tyre and Automotive Technology della tedesca REIFF (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2018 aveva rilevato la tedesca Reifen Krieg (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel maggio 2019 era stata la volta di RS Exclusiv e di TyreExpert (si veda altro articolo di BeBeez). In Italia, invece, Fintyre ha comprato La Genovese gomme (LGg) nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2015 aveva comprato come detto Pneusmarket dal gruppo Marangoni (si veda altro articolo di BeBeez) e nel 2016 Franco Gomme.
Dal 2020 European Tyres Distribution Limited sta portando avanti un processo di ristrutturazione del debito (si veda altro articolo di BeBeez). In Germania nel febbraio 2020 tutte le controllate del gruppo hanno portato i libri in tribunale, avviando la procedura fallimentare (si veda qui Wolk After Sales News e TyrePress). European Tyres Distribution Limited aveva chiuso il 2018 con ricavi per 1,1 miliardi, di cui 425 milioni di euro da Fintyre, un ebitda margin di oltre l’83% e un debito finanziario netto di 270 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Ma poi le cose evidentemente sono cambiate molto e il lockdown ha peggiorato il tutto.