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Banca Progetto, challenger bank italiana specializzata in servizi per le pmi e dal dicembre 2015controllata al 54% da Oaktree Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez), quando portava ancora il nome di Banca Lecchese, nel 2021 ha superato gli obiettivi del piano industriale con due anni di anticipo diventando una delle più redditizie challenger bank europee. Lo ha reso noto la banca nei giorni scorsi, dopo l’approvazione di risultati del 2021 nell’assemblea dei 10 febbraio scorso (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che Banca Progetto è specializzata nei servizi finanziari alle piccole e medie imprese italiane, in particolare finanziamenti a medio-lungo termine alle pmi, e alla clientela privata, in particolare prestiti garantiti da cessione del quinto.
Nel dettaglio, l’anno scorso l’attivo di bilancio della banca ha toccato i 4,6 miliardi di euro (contro 2,5 miliardi a fne 2020), a fronte del quale il patrimonio netto ha consentito di raggiungere un CET1 ratio del 20% (19%). L’utile netto è quasi raddoppiato a 41 milioni contro i 21 dell’esercizio precedente. Un risultato a cui ha contribuito anche il miglioramento dell’efficienza operativa evidenziato dal cost/income ratio, inferiore al 40%, contro il 63% dell’anno 2020. Il costo del rischio è pari allo 0,5%, con un net Npe ratio di circa il 2%.
Ma il raddoppio dell’utile è stato agevolato anche dall’analogo andamento delle erogazioni alle imprese salite a 2,2 miliardi di euro a fine 2021 dagli 1,1 miliardi a fine 2020. Le aziende clienti oggi sono più di 4 mila. Per quanto riguarda la clientela retail, nel corso del 2021 i finanziamenti erogati con la cessione del quinto hanno superato i 150 milioni di euro.
La raccolta totale tramite conti di deposito a fine 2021 si è attestata a circa 3 miliardi, principalmente sulla clientela retail, con 50.000 rapporti tra Italia, Germania, Spagna e Olanda. Tutti i clienti sono gestiti in digitale.
Risultati che evidenziano quanto il 2021 sia stato l’anno del consolidamento e rafforzamento sul mercato, dopo un 2020 di svolta, dopo una revisione completa del modello di business, che ha visto nell’utilizzo del fintech una delle principali leve di sviluppo e di incremento dell’efficienza. Nel marzo scorso Banca Progetto aveva annunciato di essere tornata all’utile prima del previsto, in anticipo sulle previsioni del piano industriale e sulle attese di budget (si veda altro articolo di BeBeez). La banca negli ultimi due anni ha più che raddoppiato il numero dei dipendenti, che oggi sono 150. A integrare i prodotti e servizi della banca sono stati coinvolti giovani professionisti la cui età media è di circa 30 anni. Il network esterno di agenti e mediatori, che conta più di 150 partner, è pienamente coinvolto nei risultati, nel processo di crescita e nel posizionamento del brand Banca Progetto sul mercato. Si è consolidata la strategia tesa a fare dell’isrtituto una piattaforma di riferimento per le pmi e le famiglie italiane: in particolare per le piccole aziende è già attivo l’acquisto pro-soluto di crediti Iva e sono in fase di rilascio, sia per i privati sia per le piccole e medie imprese, le opzioni di instant lending.
Lo scorso agosto inoltre Banca Progetto ha sottoscritto una convenzione con Amco che prevede la possibilità di erogare prestiti agevolati a coloro che si trovano a essere debitori di quest’ultima a seguito della cessione ad Amco stessa di portafogli di crediti garantiti da cessione del quinto. Parte del finanziamento erogato è destinata all’estinzione di tutta o di parte dell’esposizione debitoria nei confronti della stessa Amco (si veda altro articolo di BeBeez). Nel secondo semestre di quest’anno la banca sarà pienamente operativa anche nel segmento factoring.
Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto, ha commentato: “Quotidianamente lavoriamo per umanizzare le soluzioni e le informazioni digitali che produciamo: la sintesi di questo esercizio ci restituisce efficienza nei processi, ma anche crescita nelle competenze e unicità nella comprensione della realtà e del bisogno della nostra clientela. Anche per quest’anno il team coltiverà le sue ambizioni, a conferma dell’alto livello di soddisfazione dei dipendenti della banca che ha ottenuto, per il terzo anno consecutivo, la certificazione Great Place to Work.”
Con sedi a Milano e Roma e una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale, La challenger bank punta a quotarsi a Piazza Affari nel 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
La banca ha anche sostenuto numerose società fintech con prestiti, sottoscrizioni di aumenti di capitale e partnership. Nel marzo scorso ha erogato alla fintech italiana Young un prestito da 800 mila euro, garantito dal Fondo di garanzia per le pmi (si veda altro articolo di BeBeez). La stessa banca nel gennaio 2021 ha siglato una partnership con Digital On Things (DOT), società di consulenza attiva nel CRM (Customer Relationship Management) e data monetization e sostiene la piattaforma Salesforce integrandone i servizi offerti (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2020 l’istituto guidato da Fiorentino ha investito 1,5 milioni di euro nella fintech Faire.ai (si veda altro articolo di BeBeez), con cui nel febbraio 2021 ha siglato una partnership insieme alla piattaforma italiana di open finance Fabrick, allo scopo di lanciare l’instant lending per le pmi (si veda altro articolo di BeBeez). La banca nel settembre 2020 aveva stretto una partnership anche con la fintech italiana Modefinance (si veda altro articolo di BeBeez) di cui Teamsystem ha rilevato la maggioranza nel marzo dello scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez). Nel mese successivo Banca Progetto ha avviato una collaborazione con Solutions to Enterprises (S2E), società di consulenza in ambito business e technology innovation, leader dell’Information Security che offre servizi di consulenza, progettazione, sicurezza industriale, ethical hacking (la ricerca di falle nei sistemi di sicurezza informatica) ed eDiscovery (si veda altro articolo di BeBeez).