di Salvatore Bruno e Giuliano Castagneto
Venerdì scorso ABN Amro Sustainable Impact Fund ha annunciato la vendita di MP Solar bv, società proprietaria di 18 impianti fotovoltaici in Italia di capacità complessiva di 34 MW, a ERG Power Generation spa, società produttrice di energia elettrica da fonti rinnovabili quotata a Piazza Affari che capitalizza circa 5 miliardi di euro. Di questi impianti, che generano circa 46 GWH l’anno, 10 hanno sede in Puglia, quattro in Molise, tre in Sardegna e uno nel Lazio (si veda qui il comunicato stampa di ABN Amro e qui quello di Erg).
Nell’operazione UniCredit ha svolto il ruolo di advisor finanziario, lo studio Bird & Bird il ruolo di advisor legale, Ernst & Young il ruolo di advisor accounting and tax e DNV-GL il ruolo di technical advisor. Il closing dell’operazione è previsto per il prossimo luglio.
Il corrispettivo dell’operazione in termini di enterprise value al 31 dicembre 2021 era di 128 milioni di euro, una cifra che fa dell’operazione la più grande del settore nel 2022 finora. Dato che l’ebitda 2021 era pari a 16,6 milioni di euro, la transazione è avvenuta a un multiplo EV/ebitda di 7,7 volte che si confronta con una mediana dello stesso multiplo per il quarto trimestre del 2021 di 15,9 volte. Una valutazione, quindi, non molto elevata considerato l’interesse che negli ultimi mesi c’è stato per MP Solar nell’attuale clima di cambiamento strutturale nei mercati energetici in Europa. Ciononostante, la vendita dell’asset da parte di ABN Amro SIF genererà una plusvalenza ed è in linea con la rinnovata strategia di concentrarsi sull’investimento in aziende attive nella transizione energetica, nell’economia circolare o la cui missione è creare impatto sociale. Di conseguenza lo scorso gennaio ABN Amro SIF, che gestisce il Sustainable Impact Fund, aveva incaricato L&B Partners e Rothschild di gestire la vendita di MP Solar bv (si veda altro articolo di BeBeez).
Viceversa ERG nel nuovo piano industriale 2022-2026 approvato lo scorso marzo (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti), ha previsto un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili tramite un incremento della potenza installata di 2,2 GW portando la capacità installata fino a 4,6 GW, di cui circa 650 MW nel solare e 50 MW nello storage elettrochimico.
ERG ha previsto un ebitda in crescita da 399 milioni di euro (area Wind & Solar) nel 2021 a 560 milioni nel 2026, di cui circa il 50% realizzato all’estero incrementando contemporaneamente il dividendo annuo a 0,90 euro per azione. Nel nuovo piano industriale, inoltre, ERG prevede investimenti per 2,9 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi destinati alla crescita nelle rinnovabili. Sul fronte ESG il gruppo ERG si pone inoltre l’obiettivo di diventare Net Zero al 2040.
Nel bilancio 2021 di ERG si è chiuso con un volume di ricavi di 1,04 miliardi di euro (da 856 milioni nel 2020), un ebitda di 426 milioni (da 401 milioni) e un debito finanziario netto di 2,18 miliardi (da 1,54 milioni). “Grazie ai risultati raggiunti nel corso del 2021, siamo ora nelle condizioni di rilanciare, alzando il livello di sfida per essere ancor più protagonisti della transizione energetica in Italia ed Europa”, aveva affermato Paolo Merli, amministratore delegato di ERG, in occasione della presentazione agli analisti.
ABN Amro aveva cominciato a costruire il suo portafoglio di impianti da fonti rinnovabili dal 2009 tramite successive acquisizioni e realizzazioni. Gli impianti sono entrati in esercizio in media nel 2011 e beneficiano del regime tariffario previsto dai Conti Energia II,III,e IV.
Thijs Nijland di ABN Amro SIF ha detto: “Questa operazione rappresenta il culmine di oltre 10 anni di duro lavoro con il prezioso supporto di Felice Nicola Covelli e del suo team in GreenPro. Ciò ha portato alla creazione di un portafoglio dalle eccellenti prestazioni operative“.
Ha aggiunto Covelli: “ERG è uno dei principali player europei nel settore delle energie rinnovabili ed è certamente dotato delle competenze e delle risorse per continuare a fare un ottimo lavoro su questo portfolio di 34MWp, che comunque già vantano un track record di eccellenza in termini di performance sia tecnica che economica”.
Il mercato delle energie rinnovabili è particolarmente attivo in questi ultimi mesi. A gennaio di quest’anno A2A ed Ardian hanno firmato un accordo da 452 milioni di euro su una serie di impianti eolici e fotovoltaici per una capacità complessiva di 352 MW (si veda altro articolo di BeBeez). Alla fine del 2021, Equitix, l’asset manager britannico specializzato nelle infrastrutture, si è aggiudicato per 220 milioni di euro l’asta per le attività nel settore fotovoltaico messe sul mercato la scorsa primavera da ACEA (si veda altro articolo di BeBeez). Nello stesso periodo, Predica Energies Durables, veicolo di investimento dedicato alle energie rinnovabili controllato dal gruppo Crédit Agricole Assurance, ha acquisito per circa 1 miliardo di euro il 49% di Edison Renewables, la controllata di Edison (che a sua volta fa capo al gruppo energetico di Stato francese EDF) specializzata nei settori eolico e fotovoltaico (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a fine 2021, Tages Capital sgr, tramite il fondo Tages Helios II, ha acquisito l’intero portafoglio fotovoltaico del fondo NextPower II, gestito da NextEnergy Capital, per una valutazione si dice di 420 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).