Ghella, storica azienda romana di primaria importanza sia Italia che all’estero nel mondo delle costruzioni, ha ottenuto un sustainability-linked loan da 30 milioni di euro da Unicredit. Il prestito sosterrà il piano di investimenti previsto per il 2022 e legato al raggiungimento di uno specifico target di miglioramento ESG prefissato alla stipula del finanziamento. L’operazione è vincolata a una riduzione quantificata di emissioni di anidride carbonica che Ghella si è impegnata a ottenere entro il 2025, in corrispondenza della pubblicazione del bilancio di sostenibilità aziendale (si veda qui il comunicato stampa).
Ghella, fondata nel 1894, è oggi una realtà internazionale di primaria importanza nelle costruzioni di grandi opere pubbliche. Specializzata in scavi in sotterraneo, è attiva nella realizzazione di opere infrastrutturali quali metropolitane, ferrovie, autostrade e opere idrauliche.
Ghella è da sempre molto attenta ai temi ESG, come dimostra la certificazione Ecovadis Platinum
2021. L’azienda di costruzioni, con sede a Roma, ha chiuso il 2020 con ricavi per 525,4 milioni di euro, un ebitda di 43,4 milioni e una posizione finanziaria netta di 80 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Marco Tummarello, cfo di Ghella, ha dichiarato: “La sostenibilità negli ultimi anni ha superato il concetto di semplice responsabilità civile per divenire un fattore fondamentale per chi fa impresa. La sostenibilità oggi offre anche un vantaggio finanziario per le imprese più sane, in grado di pianificare la riduzione del proprio
impatto ambientale”.
Roberto Fiorini, responsabile centro Italia di UniCredit, ha aggiunto: “Con questa operazione non solo confermiamo il nostro impegno per il supporto ai piani di crescita delle aziende del territorio ma lo facciamo con una soluzione di finanza in base alla quale l’impresa si impegna a raggiungere un determinato target ESG. Sostenere la transizione verso un’economia sostenibile è parte del nostro modo di fare banca con l’obiettivo di fornire alle comunità le leve per progredire e contribuire alla costruzione di una società più equa ed inclusiva per tutti”.
Ricordiamo che solo pochi giorni fa, alla fine di gennaio, Unicredit e ING sono stati protagonisti del primo green loan in Italia di notevoli dimensioni per il project finance di impianti di produzione di energia rinnovabile in assenza di incentivi pubblici. Si è trattato del prestito da 55 milioni a 15 anni erogati dalle due banche a EOS e Capital Dynamics, che avevano acquisito le autorizzazioni per la costruzione di tre nuovi grandi progetti in grid parity (appunto senza incentivi statali) in Lazio, per una potenza complessiva di 87,5 MW (si veda altro articolo di BeBeez).