C’è anche Goldman Sachs a voler giocare la partita della Lega Calcio Serie A. Lo hanno riportato Bloomberg.e Reuters.
Si tratta del terzo nome in ordine di tempo che ha preso a circolare in pochi giorni, a proposito di una possibile operazione di finanziamento e/o investimento basata sui diritti tv che saranno maturati dai principali club di calcio italiani. Ricordiamo infatti che JP Morgan sarebbe disposta a mettere sul piatto una cifra tra i 700 milioni e un miliardo di euro forma di finanziamento garantito dai diritti televisivi, mentre anche Apollo Global Management si sarebbe fatta avanti (si veda altro articolo di BeBeez), dopo le manifestazioni di interesse arrivate nell’ottobre 2022 da parte di Searchlight Capital e della cordata formata da Carlyle, Apax e Three Hills (si veda altro articolo di BeBeez).
Non è ancora chiaro, però, se l’intervento di Apollo possa essere sul fronte dell’equity oppure su quello del debito. In ogni caso è chiaro che il dossier è tornato bello caldo tra i private equity, dopo che nel 2021 il progetto di una media company sposato dall’ex presidente della Lega, Paolo Dal Pino, era andato in soffitta a causa dell’opposizione di una serie di club (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare erano stati Inter e Juventus a opporsi a un’alleanza con i fondi private equity per creare una media company a cui trasferire i diritti tv e di cui i fondiCVC, Advent e FSI avrebbero preso il 10% per1,7 miliardi di euro, per una valutazione complessiva quindi della società di 17 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando a Goldman, la banca d’affari avrebbe inviato una lettera ai massimi dirigenti della Serie A esprimendo un interesse preliminare come partner finanziario per sviluppare il business della media company. Pare, secondo fonti, che Goldman Sachs si fosse fatta avanti già lo scorso ottobre, ma la notizia del suo interesse è emersa solo dopo che nei giorni scorsi è emersa la notizia secondo cui la rivale JPMorgan aveva offerto un finanziamento appunto fino a un miliardo di euro. C’è da scommettere però che la lista dei pretendenti si allungherà ancora. Ricordiamo che nel 2020 Blackstone aveva in prima battuta offerto un prestito da 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez) e poi aveva considerato di lavorare attraverso il suo asset manager specializzato in debito, GSO Capital Partners . Altri nomi che erano circolati nel 2020 sul fronte del debito erano stati quelli di KKR e di Fortress. E anche Tikehau Capital aveva studiato il dossier (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i fondi di private equity, infine, era circolato anche il nome dii Cinven (si veda altro articolo di BeBeez).
A proposito delle nuove offerte, è evidente che i club della Lega, ora presieduta da Lorenzo Casini, non potranno non prendere come riferimento quell’ultima valutazione. Lo scorso 28 settembre 2022, in occasione dell’assemblea della Lega (si veda qui il comunicato stampa sull’ordine del giorno), è stato presentato come detto sopra il progetto di Carlyle, Apax e Three Hills, che a differenza di quello di Searchlight, non prevederebbe più la costituzione di una media company.
Per condurre l’operazione i tre fondi hanno già costituito un veicolo lussemburghese ad hoc, battezzato Love for Football sarl (si veda qui Il Sole 24 Ore). Quanto alla proposta di Searchlight, così come anticipato lo scorso ottobre da Calcioefinanza, il fondo investirebbe sino a 2 miliardi nella nuova media company in cambio di una partecipazione proporzionale ai risultati finanziari della Lega, in linea con gli standard di mercato e di alcuni poteri di governance. Contestualmente il fondo offrirebbe una garanzia da 2,7 miliardi sui ricavi dei tre anni futuri della Serie A: per il triennio 2024-2027 Searchlight assicurerebbe infatti ai club un incasso minimo in linea con gli attuali introiti annuali dai diritti tv domestici (910 milioni di euro). Questa polizza scatterebbe però solo a condizione che la Serie A decida di lanciare il canale tv di Lega.
Le girandola di offerte arriva mentre la Lega sta lavorando alla messa a punto del nuovo bando per i diritti tv della Serie A, che saranno assegnati per il quinquennio dal 2024/25 al 2028/29, tra gli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea della Lega che si è tenuta il 26 gennaio (si veda qui il comunicato stampa sull’ordine del giorno).
Ricordiamo che, secondo i calcoli di Deloitte nella 31esima edizione del suo Annual Football Finance Review, pubblicato lo scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez), la Serie A ha generato ricavi complessivi per 2,5 miliardi di euro nella stagione 2020/21, su un totale di 15,6 miliardi di euro dei cinque maggiori campionati europei, quindi il 3% in più rispetto all’anno prima, ma ancora l’8% al di sotto dei 17 miliardi di euro fatturati prima che esplodesse l’emergenza coronavirus. In testa, a livello di campionato, c’è la Premier League, che con un giro d’affari di circa 5,5 miliardi di euro concentra il 35% dei ricavi tra i suoi club. Dietro si trovano rispettivamente la Bundesliga e LaLiga con un fatturato, rispettivamente, di 3 miliardi e 2,95 miliardi. Segue la Serie A con appunto 2,5 miliardi, mentre più staccata di tutte è la Ligue 1 francese, con ricavi aggregati dei club pari a 1,6 miliardi.