Grande attività in questi giorni per IntesaSanpaolo che ha comunicato un finanziamento per 17,5 milioni di euro a IRR Solar Alba, subholding partecipata al 100% da Italian Renewable Resources spa (IRR), società di investimento dedicata al settore delle energie rinnovabili lanciata nel 2019 e promossa da L&B Capital (si veda qui il comunicato stampa); l’ingresso nel capitale di SevenData, società milanese che offre soluzioni per l’analisi, il targeting e l’engagement di clienti e prospect basate sui big data e sull’intelligenza artificiale, con una quota del 4,84% (si veda qui il comunicato stampa); un accordo con PIva Group per la ricessione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e al superbonus per un valore fiscale pari a 29 milioni (si veda qui il comunicato stampa); e un accordo di collaborazione siglato con Confartigianato-Associazione Artigiani della Provincia di Asti volto a promuovere gli investimenti delle pmi associate (si veda qui il comunicato stampa).
Sul fronte IRR Solar, il finanziamento prevede l’erogazione di risorse finalizzate a ottimizzare un portafoglio di cinque impianti fotovoltaici operativi dal 2011 che sono localizzati in Puglia, con una capacità installata totale pari a 5 MW. Di recente, a gennaio scorso, IRR Solar aveva già ottenuto un finanziamento di circa 18 milioni di euro da Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, l’ultima operazione è stata originata dalla Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, e strutturata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking guidata da Mauro Micillo, che ha agito in qualità di arranger e banca agente fornendo anche il servizio di copertura del rischio tasso di interesse del finanziamento.
Con questo finanziamento “intendiamo sostenere e potenziare la nostra attività nell’ambito delle energie rinnovabili e nello specifico del fotovoltaico al fine di promuovere la transizione energetica e i valori della sostenibilità, in conformità degli obiettivi comuni sanciti a livello europeo, anche attraverso interventi di efficienza del nostro portafoglio di impianti. Sicuramente investimenti e condizioni di finanziamento attraenti possono sostenere lo sviluppo di capacità di produzione di energia solare fotovoltaica nell’UE”, ha detto Riccardo Ciurlanti, presidente di IRR Solar Alba.
“Il settore fotovoltaico in questi ultimi anni ha fatto notevoli passi avanti in Italia e costituisce ad oggi un’opportunità concreta e di valore per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità energetica, un tema a cui il nostro gruppo è particolarmente attento e sensibile. Come Intesa Sanpaolo ci impegniamo a ricoprire un ruolo di rilievo per guidare il Paese verso gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione europea entro il 2050, offrendo servizi e supporto finanziario alle imprese che operano in questa direzione“, ha aggiunto Andrea Ballestri, responsabile corporate finance BdT della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo.
Ricordiamo che IRR lo scorso dicembre ha ceduto a Banca del Fucino il suo 27,5% di E-Way Finance srl, primaria società di sviluppo, realizzazione e gestione di impianti di energie rinnovabili, titolare del più grande portafoglio italiano di progetti di sviluppo di impianti di energia rinnovabile in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
IRR è, come detto, controllata da L&B Capital, holding di partecipazioni industriali con focus nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, promossa da L&B Partners spa e da L&B Partners Avvocati Associati, che fanno capo alla famiglia Di Terlizzi. Soci di L&B Capital sono anche il managing director Michele Cappone e DEMI5 srl, holding di partecipazioni della famiglia De Miranda, che detiene il 50% della bresciana Ori Martin, gruppo specializzato nella produzione di acciai speciali per l’automotive e la meccanica, con un giro d’affari di quasi 600 milioni di euro.
Sempre nella giornata di ieri, si diceva, Intesa Sanpaolo è entrata nel capitale di SevenData, scaleup martech fondata nel 2017 da Fabrizio Vigo insieme a sei professionisti del data marketing riuniti nella holding H6D Srl. L’ingresso di Intesa segue i precedenti aumenti di capitale per complessivi 2,7 milioni di euro che hanno comportato l’allargamento della compagine azionaria della società (vi sono entrati, fra gli altri, Enrico Giacomelli di Namirial, Attilio Mazzilli di Tech Group, Gianluca Longo di Safety21, Fabio Risetti di Datlas, Patrick Coupier di Kompass International, Alberto Berti di Faber System, Federico Mussetto). L’ingresso nel capitale della scaleup da parte della banca segue la conversione di un prestito convertibile da 500 mila euro erogato in precedenza da Intesa Sanpaolo. Per effetto dell’ingresso dei nuovi investitori, è scattato infatti il diritto per Intesa Sanpaolo di convertire il finanziamento e la banca ha deciso di esercitare il proprio diritto. Nel settembre 2020 SevenData ha acquisito dal gruppo Triboo (digital transformation factory, quotata a PiazzaAffari) il ramo d’azienda ShinyStat, principale piattaforma italiana di web analytics e marketing automation on site. Nel 2021 la scaleup ha poi acquisito la maggioranza di KFE – Gruppo Equita, boutique del data science specializzata nella costruzione di sistemi decisionali complessi per la valutazione del rischio di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2022 SevenData ha ottenuto ricavi per 6,7 milioni (+10% rispetto al 2021) con circa 1,5 milioni di ebitda (+49%) e con una base clienti ormai vicina alle 1.000 unità (+15%).
E ancora, sempre ieri, Intesa Sanpaolo e Piva Group hanno siglato,un accordo per la ricessione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e al superbonus per un valore fiscale pari a 29 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che la bancanonè nuova a questo tipo di operazioni. Alla fine dello scorso anno, per esempio, ha annunciato un accordo con Sideralba, azienda attiva nel settore siderurgico con sede ad Acerra (Napoli), del valore fiscale di circa 175 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’altra operazione aveva invece come controparte acquirente dei crediti d’imposta Autotorino spa per 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che la legge di conversione N° 142 del decreto 115-22 (Decreto Aiuti Bis) del 21 settembre 2022 (si veda qui il testo coordinato della legge 142 apparso in GU) consente alle banche di retrocedere i crediti d’imposta ad altri operatori, finanziari e non, inclusi enti pubblici. Questi ultimi hanno così la possibilità di compensare le proprie passività verso l’Erario con i crediti acquisiti, mentre le banche possono riprendere ad acquisire crediti legati ai Bonus. Grazie al modello sviluppato in collaborazione con Deloitte, l’istituto di credito ha acquistato a oggi oltre 18 miliardi di crediti fiscali, coprendo quasi il 50% del mercato degli acquisti degli intermediari finanziari. Intesa Sanpaolo ha già sottoscritto contratti di ricessione per un controvalore di 7,7 miliardi, liberando capacità fiscale immediatamente messa a disposizione. A proposito di quest’ultima operazione, Alessandro Piva, ceo di Piva Group, ha commentato: “Grazie a questo accordo miriamo a supportare molte piccole imprese italiane, intervenendo sul periodo di incertezza che queste stanno vivendo e rafforzando i loro rapporti commerciali e interbancari”.
Piva Group è una delle principali aziende italiane produttrici di serramenti in pvc per il mercato residenziale e da oltre 35 anni è leader nel mercato dei pannelli sandwich a parete e a copertura (con la divisione pannelli system) e in quello dei serramenti in alluminio e pvc per l’edilizia prefabbricata (divisione Mondial). La sede principale è a Roncanova di Gazzo Veronese (VR) e, sempre nel basso Veronese, sono dislocati altri 5 centri operativi; i reparti produttivi e i vari uffici occupano uno spazio di oltre 70.000 mq coperti su una superficie complessiva di circa 120.000 mq. La società, che dà lavoro a 800 persone, è nata nel 1986 e ha vissuto una crescita costante, consolidando anche la propria dimensione internazionale con l’apertura di sedi in Spagna, negli Usa e in Repubblica Ceca. Ha chiuso il 2021 con 126,4 milioni di ricavi, 4,5 milioni di ebitda e debiti finanziari netti per 7,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nell’ottica del rilancio è infine da leggersi l’accordo di collaborazione siglato con Confartigianato-Associazione Artigiani della Provincia di Asti volto a promuovere gli investimenti delle pmi associate. Attraverso l’iniziativa Crescibusiness, piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale che si rivolge in particolare alle micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato, Intesa Sanpaolo ha riservato interventi per la liquidità, finanziamenti garantiti e soluzioni evolute per i pagamenti digitali. Garantita fino al primo trimestre 2024 anche la gratuità del canone per le nuove richieste di carte “credit” aziendali.