Anche il gruppo L’Espresso è destinato a entrare nella galassia di Danilo Iervolino, l’imprenditore quarantenne campano che lo scorso settembre 2021 ha ceduto definitivamente per un miliardo di euro a CVC Capital Partners la quota rimanente di Wversity, cui fanno capo Multiversity srl (Università Telematica Pegaso e Università Mercatorum) e l’erogatore dei programmi internazionali di certificazione delle competenze digitali Certipass (si veda altro articolo di BeBeez).
Iervolino, infatti, dopo aver annunciato a fine dicembre 2021 da un lato la sigla di un accordo per l’acquisto del controllo di Blue Financial Communication Media spa (BFC Media spa), digital e media company quotata a Euronext Growth Milan , sulla quale lancerà poi un’opa obbligatoria; e dall’altro lato l’acquisto della proprietà della Salernitana Calcio (si veda altro articolo di BeBeez), ha siglato una lettera d’intenti per l’acquisto dei rami d’azienda relativi alle attività editoriali del periodico L’Espresso e della testata Le Guide de L’Espresso dal gruppo GEDI, a sua volta controllato indirettamente all’89,62% da Exor, la holding della famiglia Agnelli quotata a Piazza Affari, a seguito dell’opa dell’estate 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) ed è partecipata da Mercurio spa (con il 5,19%) e da Cir (Compagnie Industriali Riunite, con il 5,19%).
Nel dettaglio, l’operazione verrà condotta dalla neocostituita società L’Espresso Media srl, partecipata al 51% da BFC Media e al 49% da IDI srl, holding interamente controllata da Iervolino (si veda qui il comunicato stampa di BFC Media e qui quello del gruppo GEDI).
A vendere i rami d’azienda saranno per la precisione GEDI Periodici e Servizi spa e GEDI News Network spa. L’accordo prevede varie forme di collaborazione, tra cui la prosecuzione dell’abbinamento del settimanale L’Espresso all’edizione domenicale del quotidiano La Repubblica, la promozione congiunta delle iniziative editoriali, dei servizi di distribuzione nelle edicole e di gestione degli abbonamenti.
Denis Masetti, fondatore di BFC Media e presidente della neocostituita L’Espresso Media, ha dichiarato: “L’Espresso rappresenta una parte importante della storia d’Italia. Partendo dalla sua storia, vogliamo anche che si sviluppi attraverso un progetto editoriale indipendente e condiviso, supportato da strumenti e strategie moderne e investimenti adeguati che facciano crescere la qualità del prodotto, la diffusione e la sua penetrazione”.
A oggi Masetti è ancora al controllo di BFC Media, ma appunto a fine dicembre 2021 Iervolino, attraverso la sua IDI srl, si è impegnato ad acquistare da JD Farrods Luxembourg sa, holding riconducibile a Masetti, circa 1,62 milioni di azioni di BFC, rappresentative del 51% del capitale della società, al prezzo di 3,75 euro per azione, per un corrispettivo complessivo di circa 6,072 milioni di euro. In seguito al perfezionamento della compravendita, IDI sarà tenuto a promuovere un’opa obbligatoria totalitaria allo stesso prezzo sulle restanti azioni della società, escluse quelle detenute da Masetti direttamente e indirettamente (si veda altro articolo di BeBeez). L’opa non sarà comunque finalizzata alla revoca delle azioni di BFC da Euronext Growth Milan. Al prezzo di chiusura di ieri a Piazza Affari di 3,54 euro per azione (+1,14%), il gruppo capitalizza circa 11,15 milioni di euro.
BFC Media ha chiuso il 2021 con dati preconsuntivi che indicano ricavi oltre 16 milioni di euro, un ebitda oltre i 2,1 milioni e una posizione finanziaria netta positiva, con una liquidità di oltre 1,6 milioni di euro. Il 2020, invece, si era chiuso con circa 11 milioni di euro di ricavi consolidati, un ebitda di 1,2 milioni e un utile netto di 337 mila euro (si veda qui il comunicato stampa).
Il gruppo editoriale possiede anche una partecipazione in Clubdeal srl, la startup fintech a cui fanno capo la piattaforma di equity crowdfunding per HNWI ClubdealOnline e ClubDealFiduciaria, la prima fiduciaria 100% online. Dopo aver sottoscritto parte del round da un milione di euro chiuso nel novembre 2020 per una quota del 2,7% (si veda altro articolo di BeBeez), BFC Media ha fatto il bis lo scorso dicembre 2021, sottoscrivendo 300 mila euro di un ulteriore nuovo round (si veda qui Bluerating) che si era aperto lo scorso luglio con un target di 1,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a GEDI, è il primo gruppo di informazione quotidiana in Italia, leader nella carta stampata e nel digitale con testate quali La Repubblica, La Stampa, dieci giornali locali e appunto l’Espresso. La società è inoltre uno dei principali poli radiofonici nazionali, che include brand di assoluta eccellenza come Radio Deejay, oltre a Radio Capital e m2o. Gedi opera, inoltre, nel settore pubblicitario multipiattaforma, tramite la concessionaria A. Manzoni & C.
Il gruppo ha chiuso il 2020 con 533,2 milioni di euro di ricavi, un ebit negativo di 12 milioni e una perdita netta di 166 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 106 milioni (si veda qui il bilancio 2020 di Exor). Nel 2021 le cose sono andate meglio e i primi sei mesi si sono chiusi con una perdita netta di soli 11 milioni a fronte di 248 milioni di ricavi, un milione di euro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fronte di un debito finanziario netto di 116 milioni (si veda qui la semestrale di Exor al 30 giugno 2021).
Lo scorso novembre 2021 il gruppo ha sottoscritto l’accordo per la cessione de La Nuova Sardegna al gruppo editoriale SAE spa (si veda qui il comunicato stampa), al quale GEDI aveva già ceduto nell’ottobre 2020 le quattro testate locali Gazzetta di Reggio, Tirreno, Gazzetta di Modena e Nuova Ferrara (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre lo scorso anno a giugno GEDI ha rilevato il 78% di AutoXY, uno tra i primi e principali motori di ricerca italiani specializzati nel mercato delle automobili. A vendere è stato Vertis Venture, il primo fondo di venture capital gestito da Vertis sgr dedicato agli investimenti seed nel Sud Italia. Il ceo di AutoXY Boris Cito e il cto Matteo Serafino, che manterranno rispettivamente il 20% e il 2% dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). E sempre a giugno GEDI ha raggiunto anche un accordo con The Huffington Post LLC (gruppo BuzzFeed) per salire al 100% di Huffington Post Italia (si veda qui il comunicato stampa), rilevando il 51% del capitale della joint venture prima detenuta dall’omonimo gruppo editoriale statunitense, portando così la sua partecipazione nella società al 100%. Sempre in ambito editoriale, GEDI nel febbraio 2021 ha acquisito l’80% di alfemminile, marchio di informazione pensato per le donne (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è stato Unify (Gruppo TF1), che ha mantenuto la rimanente quota del 20%, continuando ad assicurare alla partnership competenze, contenuti e tecnologia che hanno permesso in 20 anni di diventare un punto di riferimento del panorama editoriale italiano.