Zucchetti, prima software house italiana per fatturato, controllata dall’omonima famiglia, ha investito nella triestina O3 Enterprise, società specializzata nelle soluzioni per le immagini biomediche, acquisendone dai soci una partecipazione di circa il 60% (si veda qui il comunicato stampa).
Grazie a quest’accordo, O3 Enterprise, con sedi a Trieste e Gorizia, opererà in sinergia con le società del gruppo Zucchetti attive nella sanità pubblica e privata. L’operazione è parte del rafforzamento di Zucchetti Healthcare, nata il 1° gennaio 2023 dalla fusione tra CBA informatica e Softwareuno INS, due società dalle quali ha ereditato oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’informatica per la sanità territoriale, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e una consolidata esperienza nella fornitura di software per la gestione delle strutture sociosanitarie pubbliche e private.
Per Zucchetti, ha seguito il deal il general counsel Giuseppe Spernicelli. O3 Enterprise é stata assistita, per tutti gli aspetti legali connessi all’operazione, dal team di Deloitte Legal; per gli aspetti fiscali, invece, da Seges management & accounting di Trieste.
La società, fondata nel 2008, conta 70 clienti tra strutture sanitarie pubbliche e private e più di 165 installazioni, non solo in Italia ma anche all’estero, con maggiore rilevanza in America Latina. O3 Enterprise si occupa dello sviluppo di software medicali, con particolare riferimento alla diagnostica e allo screening mammografico: ogni mese oltre un milione di immagini medicali vengono gestite mediante le sue soluzioni denominate “Zeeromed”. Il portafoglio prodotti include una suite completa per la gestione sia dei flussi di lavoro in diversi reparti sanitari sia di tutto l’imaging legato al paziente grazie all’innovativo “Universal Viewer”.
“Entrare a far parte del Gruppo Zucchetti ci consentirà di consolidare la nostra crescita in un settore sempre più concentrato e competitivo e di guardare alle opportunità all’estero, forti della rete internazionale del gruppo. Avremo inoltre la possibilità di ampliare gli investimenti per lo sviluppo del nostro prodotto Zeeromed, integrandolo anche alle altre componenti dell’offerta Zucchetti Healthcare, per rispondere pienamente a esigenze di mercato sempre più sfidanti”, ha detto Lorenzo Rizzatto, amministratore delegato di O3 Enterprise che ha chiuso il 2021 con 2,7 milioni di ricavi, 860 mila euro di ebitda, e 340 mila euro di liquidità netta (si veda report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Zucchetti Healthcare, la nuova realtà si propone di garantire continuità di prodotto ai propri clienti e di investire nello sviluppo di soluzioni digitali che supportino il nuovo modello di sanità territoriale previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Inoltre, la società intende integrare nella propria offerta software una serie di soluzioni innovative sia per l’automazione dei processi nelle residenze, come la domotica, sia per il miglioramento dell’assistenza del cittadino al proprio domicilio, come la telemedicina, con l’obiettivo di supportare il sistema sanitario nazionale nell’affrontare le sfide della pandemia e dei cambiamenti demografici attraverso lo sviluppo di un ecosistema digitale per la sanità, interoperabile e interconnesso.
“Il mondo della sanità richiede una grande specializzazione anche dal punto di vista delle soluzioni informatiche e tecnologiche. Per questo motivo, come Zucchetti stiamo integrando la nostra offerta anche mediante l’acquisizione di applicazioni già consolidate sul mercato. Tra i punti di forza di O3 Enterprise c’è anche la possibilità di fornire software e soluzioni in modalità totalmente cloud, aprendo a scenari di telemedicina e, in particolare, di teleradiologia per creare quel modello di sanità intelligente in cui siano i dati clinici e le informazioni diagnostiche a ‘muoversi’ e non i pazienti”, ha concluso Paolo Galfione, amministratore di Zucchetti Healthcare.
Il Gruppo Zucchetti, controllato pariteticamente da Alessandro e Cristina Zucchetti, soprattutto negli ultimi anni ha ampliato la presenza all’estero, arrivando a dodici Paesi, con più di 8 mila dipendenti che lavorano su un ampissimo ventaglio di soluzioni software rivolte a professionisti, associazioni di categoria e aziende di ogni dimensione, per un totale di oltre 700 mila clienti. Il gruppo ha chiuso il 2021 con 1,3 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 246,7 milioni e un debito finanziario netto di 89,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Negli ultimi anni la società ha via via acquisito varie imprese di diverse dimensioni. L’ultima operazione è stata l’acquisizione del 100% di Piteco da Dedagroup spa, polo di aggregazione di aziende italiane di eccellenza del software in particolare delle soluzioni As a Service (SaaS), controllato dalla famiglia Podini. Piteco è invece la software house italiana di riferimento nelle soluzioni gestionali per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, che ha effettuato il delisting da Piazza Affari lo scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez). Prima di questo accordo, a giugno 2021, il gruppo aveva acquisito la software house di Monza, Axioma.
In precedenza, ricordiamo le acquisizioni della maggioranza di Beaconforce, di Scloby, della maggioranza di LybraTech, del 51% di Fluida, di KFT e GuardOne Italia, di Intervieweb, di KonArt e degli allarmi GT di Getronic.