
Fire Group, principale servicer indipendente di crediti deteriorati che fa capo al presidente Sergio Bommarito, ha chiuso il 2021 con redditività in netto aumento dopo che le business units dei Non Performing Loans e del Consumer Credit hanno consolidato sempre di più̀ la propria posizione di mercato (si veda qui il comunicato stampa).
Nel 2021 il volume d’affari nell’ambito del credit management in cui operano le controllate Fire Spa e FireCredit è continuato a crescere, generando complessivamente l’81% dell’incremento dei ricavi, pari a 4,5 milioni di euro. Nel complesso il fatturato del gruppo è passato dai 49 milioni del 2020 ai 55 milioni di euro dell’anno dopo, mentre l’ebitda ha toccato gli 8 milioni di euro, pari al 14,7% dei ricavi, con un aumento del 37% sul 2020 , quando il fermo dei tribunali non aveva impedito una crescita dell’ebitda del 27% (si veda altro articolo di BeBeez), e una crescita annua media nell’ultimo triennio del 32%. Grazie all’attività di recupero sugli npl, il gruppo ha inoltre quasi dimezzato il debito netto, a 2,4 milioni di euro dai 4,5 milioni di un anno prima. L’utile netto è più che raddoppiato a 3,7 milioni rispetto agli 1,8 milioni dell’esercizio precedente (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, nel 2021 sono state effettuate circa 100 assunzioni.
Gli Asset Under Management a fine 2021 sono rimasti sostanzialmente stabili a 19 miliardi di euro con circa 4 milioni di posizioni gestite, coprendo le diverse asset class (i.e. secured, unsecured, ecc.) e i diversi settori di attività (settore bancario, finanziario, commerciale e delle utilities). D’altra parte, l’aggregato, soprattutto i crediti deteriorati in gestione, era cresciuto molto negli anni precedenti, ben del 40% nel solo 2020, a 4,9 miliardi dai 3,4 miliardi del 2019, soprattutto grazie alla finalizzazione delle due operazioni assistite da GACS di cui Fire è diventato special servicer e cioé POP NPLs 2020, la cessione multioriginator di crediti da banche prevalentemente popolari, e Summer, a opera di BPER, e all’aggiudicazione del servicing di una ulteriore e consistente porzione dei portafogli di sofferenze e unlikely to pay di AMCO.
Bommarito, presidente esecutivo e ceo del Gruppo, ha commentato: “Sono risultati che confermano il proseguimento di un trend positivo iniziato nell’impegnativo contesto della pandemia, che ci ha consentito di crescere su tutte le linee, proseguendo i piani di innovazione e investimento in tecnologia, oltre che l’acquisto diretto di portafogli di crediti NPE”.
Il 2022 si è aperto con l’acquisto, a fine gennaio, di un portafoglio di Npl da 4 milioni di euro dalla Cassa di Risparmio di Asti (si veda altro articolo di BeBeez). Il contratto prevede la cessione da parte dell’istituto astigiano di una tranche granulare composta da circa 550 piccole esposizioni non garantite. I crediti, vantati verso clienti retail, derivano principalmente da prestiti personali e mutui chirografari.
Fondata nel 1992 a Messina dallo stesso Bommarito, subentrato nella scorsa estate ad Alberto Vigorelli (ex chief risk officer di Unicredit) nelle funzioni e deleghe di ceo (si veda altro articolo di BeBeez), Fire è il primo Gruppo indipendente attivo nella gestione del credito fin dai primi stadi di problematicità, con cinque società operative specializzate su servizi lungo la filiera: credit management, restructuring, advisory e due diligence per acquisto di portafogli, fiscalità locale e riscossione tributi, business information, scoring PMI (Z-score). Tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000, Fire ha lanciato il suo software per la gestione del credito, Recuper@, e ampliato le sue attività aprendo le sedi di Catania, Palermo, Napoli, Bari e Roma. Nel 2007 ha consolidato il proprio posizionamento nel servicing di Npl attraverso la fusione con la società di factoring SIF Spa, mentre negli anni a seguire ha acquisito prima il 60%, e poi un ulteriore 20% di Creset, in JV con Credito Valtellinese, operante nel settore della fiscalità locale.
Nel novembre 2018, Fire ha condotto la prima acquisizione di crediti in sofferenza su un portafoglio da 13,1 milioni di euro di Npl unsecured da Banca Sant’Angelo (si veda altro articolo di BeBeez), cui è seguita un mese dopo l’acquisizione di parte del portafoglio da 704 milioni di euro che comprende conti correnti, leasing e mutui, appartenente al più ampio portafoglio da 2,2 miliardi di euro del Progetto Merlino, messo sul mercato da Mps. Il resto del portafoglio mid è stato invece acquistato da Credito Fondiario (si veda altro articolo di BeBeez). Qualche mese prima, a febbraio 2018, Fire aveva invece comprato da Cassa di Risparmio di Savigliano un portafoglio di crediti in sofferenza secured, nell’ambito della operazione Langhe (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2019 FB5 Investments srl, la holding di Bommarito che controlla Fire, ha comprato una minoranza nel capitale di Wiserfunding Ltd, società fintech con sede a Londra, specializzata nella valutazione del rischio di credito delle pmi, cofondata da Edward Altman, l’economista statunitense inventore del noto Z-Score, il primo modello di valutazione standardizzata del merito creditizio aziendale (si veda altro articolo di BeBeez).