Il big deal di Ardian da 1,1 miliardi di euro su Biofarma Group, annunciato lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez), è stato finanziato da Tikehau Capital e Goldman Sachs Asset Management. Lo ha detto a MF Milano Finanza Luca Bucelli, country head di Tikehau in Italia, che ha precisato: “Si tratta della nostra 23esima operazione di private debt in Italia per un totale investito di un miliardo di euro di cui oltre 450 milioni già rimborsati”.
Ricordiamo che Biofarma Group, specialista nel mercato degli integratori alimentari, dei dispositivi medici e dei cosmetici, è nato nel febbraio 2020 dalla fusione tra Nutrilinea e Biofarma, entrambe controllate da White Bridge investments(si veda altro articolo di BeBeez) e che lo scorso dicembre ha comprato la divisione prodotti finiti di Giellepi spa, attraverso un’operazione di cessione di ramo d’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). Ardian acquisirà il 70% del capitale, mentre la famiglia Scarpa manterrà il restante 30%, con White Bridge che invece uscirà dall’azionariato.
Guidato dal ceo Maurizio Castorina e presieduto da Germano Scarpa, il gruppo ha sede a Mereto di Tomba (Udine) e conta 800 collaboratori e 170 linee di produzione in quattro stabilimenti produttivi distribuiti tra Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto,.
Biofarma Group ha chiuso il 2020 con un valore della produzione consolidata di 189 milioni di euro, ricavi netti di 176,9 milioni di euro, un ebitda di 37 milioni e un debito finanziario netto di 85,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma il fatturato pro-forma 2021 è di 230 milioni di euro.
Per Tikehau si tratta dell’ultima operazione di finanziamento di una serie a supporto di operazioni di buyout da parte di fondi di private equity, dopo quelle su Dedalus, BIP, Lifebrain, Bianalisi e Forno d’Asolo, mentre in passato aveva per esempio finanziato Savio Macchine Tessili. Tikehau è attualmente in raccolta con l’ultimo fondo Tikehau Direct Lending V, che ha superato i 2 miliardi di euro di impegni, ha detto ancora Bucelli, precisando che il fondo ha riscontrato “grande interesse anche da parte degli investitori italiani, istituzionali e family office, che hanno apprezzato la nostra capacità di selezionare le migliori aziende dell’economia reale, con promettenti prospettive di crescita”. Il fondo TDL IV aveva chiuso la raccolta nel 2019 a quota 2,1 miliardi e il TDL III a 610 milioni nel 2016.