Clessidra Factoring spa, controllata al 100% da Clessidra Holding (a sua volta controllata da Italmobiliare) ha emesso il suo primo bond a 36 mesi da 30 milioni di euro, con possibilità di riapertura per ulteriori 20 milioni di euro in considerazione dell’elevato interesse registrato da parte degli investitori si veda qui il comunicato stampa). Interesse dovuto soprattutto al fatto che i titoli sono a tasso variabile, più adatti quindi a una fase di salita generalizzata dei rendimenti come l’attuale. Il tasso è infatti pari all’Euribor 6 mesi maggiorato di 300 punti base.
Clessidra Factoring, guidata da è specializzata nel fornire alle pmi soluzioni finanziare innovative per lo smobilizzo, gestione e garanzia di crediti commerciali. Il prestito obbligazionario, quotato all’Extramot PRO3 di Borsa Italiana, è stato strutturato e collocato da Banca Finint e da BPER Banca Corporate & Investment Banking con il coinvolgimento di una pluralità di investitori tra cui banche e compagnie assicurative,
L’operazione, che intende finanziare il piano di sviluppo della società come previsto nel piano Industriale 2022-2025, permetterà a Clessidra Factoring di razionalizzare e diversificare le fonti di raccolta a supporto della crescita programmata nel suo business plan, che mira a fare della società un player di riferimento in un settore di grande interesse e dai forti margini di crescita.
Oltre ai ruoli di co-arranger, Banca Finint e BPER Banca hanno ricoperto rispettivamente i ruoli di Banca Agente e Security Agent dell’operazione e i ruoli di Banca Depositaria e di Listing Sponsor, mentre lo studio legale Chiomenti ha agito in qualità di deal legal counsel.
Clessidra Factoring, con sede a Padova, è l’ex Compagnia Europea Factoring Industriale (Coefi), che nel novembre 2020 il private equity Archeide e il suo socio di minoranza Intermedia spa, una società di consulenza specializzata in factoring, hanno ceduto a Clessidra Holding la quale ha peoceudto al cambio del nome (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio aprile, ha lanciato la nuova piattaforma Factoring On Demand, che si propone di dare alle aziende italiane, soprattutto a quelle che hanno limitato accesso al credito bancario, la possibilità di accedere via web all’anticipo dei crediti (si veda altro articolo di BeBeez).
La società guidata da Gabriele Piccini ha chiuso il primo anno di attività con un margine di intermediazione (5,5 milioni di euro) in deciso incremento rispetto all’anno precedente, spinto dalla crescita dei volumi di crediti gestiti e degli impieghi. Nel 2022 punta al raddoppio del volume di crediti gestiti. Grazie all’incremento degli impieghi, dei volumi gestiti e del portafoglio clienti, ha chiuso l’esercizio 2021 con un turnover di 247,8 milioni di euro (+439% sul 2020 e +48% rispetto al piano), con un impiego lordo di 75,1 milioni, superiore del 552% sul 2020 e del 64% rispetto al business plan. Il tutto a fronte di una buona qualità del portafoglio crediti, che non regoistra posizioni classificate come inadempienze probabili o sofferenza. Il 31 dicembre il total capital ratio è stato pari al 17,8% mentre il Roe del 2021 è stato del 9,2%. Risultati che non sono proprio stati una sorpresa.
Lo scorso settembre, infatti, in occasione dell’inaugurazione della sede padovana della società, Piccini aveva anticipato a BeBeez che l’erogato avrebbe superato i 200 milioni di euro contro un obiettivo di budget fissato a 160 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che l’obiettivo previsto dal piano industriale per fine 2024 è un turnover di 750 milioni di euro, “ma confidiamo di poterlo superare”, aveva aggiunto l’ad. Per finanziare ulteriormente lo sviluppo del business, lo scorso gennaio è stato deliberato un aumento di capitale da 3 milioni di euro, previsto dal piano industriale, che sarà effettuato entro giugno (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez).
Sul fronte commerciale, Clessidra Factoring lo scorso novembre ha stretto una partnership con il gruppo Prelios per sostenere le aziende in situazione di tensione finanziaria classificate come UTP dal sistema bancario (si veda qui il comunicato stampa di allora). In virtù dell’accordo, Clessidra Factoring, grazie a un portafoglio prodotti diversificato che copre tutte le forme tecniche del factoring, collabora con Prelios fornendo servizi di gestione, garanzia e smobilizzo del capitale circolante nonché nuove risorse finanziarie alle aziende in difficoltà al fine di favorirne il risanamento (si veda altro articolo di BeBeez).
Keoma Garbillo, CFO di Clessidra Factoring spa, ha commentato: “L’operazione appena conclusa rappresenta il primo tassello dell’evoluzione della struttura di funding della Società. L’emissione del prestito obbligazionario ha l’obiettivo sia di sostenere la crescita degli impieghi, sia di attivare delle fonti che ci permettano di rendere ancor più stabile la struttura della raccolta della Società, rendendola meno sensibile agli eventuali shock di mercato che si potrebbero verificare in un contesto come quello attuale”.
Simone Brugnera, Head of Minibond & Direct Lending di Banca Finint, ha aggiunto: “Siamo molto soddisfatti di aver concluso una delle prime operazioni di prestito obbligazionario su intermediari finanziari quotati per un importo significativo. Malgrado l’attuale contesto di mercato, il business case di Clessidra Factoring ha convinto un elevato numero di soggetti per un importo che ha addirittura superato il target di raccolta previsto; alla luce di ciò è stata prevista un’ulteriore finestra di collocamento per i prossimi mesi”.
Stefano Taioli, responsabile Equity & Debt Capital Markets di BPER Banca, ha concluso: “La prima emissione di Clessidra Factoring rappresenta un importante segnale per il mercato in un momento particolarmente impegnativo. Lo standing dei manager e dell’azionista nonché la bontà del progetto industriale, hanno convinto una pluralità di investitori di qualità e sono una conferma delle scelte fatte al momento della strutturazione. Clessidra Factoring potrà inoltre proseguire la raccolta su questa struttura per finanziare un ulteriore sviluppo del proprio piano industriale.”
Finint è diventato uno strutturatore seriale di basket bond. Oltre ai quattro collocati per Viveracqua Hydrobond per un valore complessivo di 148,5 milioni di euro, l’ultimo dei quali a marzo scorso (si veda altro articolo di BeBeez), con il ruolo di arranger ha strutturato per esempio il Garanzia Campania Bond, che proprio a fine dicembre ha concluso il suo programma, che ha dato vita a 144 milioni di euro di note abs, derivanti dalla cartolarizzazione di 65 minibond di pmi campane (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre banca Finint nel giugno 2020 insieme a Elite e ADB Corporate Advisory aveva lanciato il progetto Basket Loan, cartolarizzazione di finanziamenti a pmi italiane(si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2019, invece, Finint aveva lanciato insieme a Cdp e Finlombarda l’Elite Basket Bond Lombardia, il programma da 100 milioni di euro per finanziare i piani di sviluppo in Italia e all’estero delle imprese lombarde (si veda altro articolo di BeBeez). E ancora nel 2019 Cdp e Banca Finint avevano lanciato l’Export Basket Bond Programme, un programma di emissioni obbligazionarie da 500 milioni di euro complessive, dedicato a società appartenenti alla community Elite di Borsa Italiana, che vogliano finanziare investimenti per la loro internazionalizzazione (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel dicembre 2017 Finint aveva strutturato il primo Elite Basket Bond che ha rappresentato la prima operazione finanziaria di sistema rivolta al mondo delle pmi e mid-cap, con Cdp che anche in quel caso era stato anchor investor (si veda altro articolo di BeBeez).