Blackstone vende l’ Hyatt Regency Waikiki Beach Resort and Spa a Mirae Asset Global Investments per 780 milioni di dollari realizzando una plusvalenza di circa 200 milioni in tre anni. (si veda Bloomberg) La proprietà, composta da 1.230 stanze, situata nell’isola di Ohahu nelle Hawaii, è solo l’ultima di una serie di acquisizioni di natura immobiliare effettuate dalla sud-coreana Mirae. L’anno scorso, infatti, aveva acquisito il Fairmont Orchid Hotel sulla più grande delle isole dell’arcipelago americano oltre al Fairmont a San Francisco, che, insieme a due edifici interamente adibiti a uffici a Washington fanno un totale già investito di 1,2 miliardi di dollari. Blackstone ha tratto profitto dalla forte domanda di pernottamenti alle Hawaii che con la sua media di 217 dollari per notte, è seconda solo all’area di San Francisco (229 dollari per notte). L’ Hyatt Regency Waikiki Beach Resort and Spa è la più grande operazione relativa a un singolo oggetto nella storia del mercato immobiliare delle Hawaii e ha avuto un tasso di occupazione pari al 90% quest’anno con una media di costo per camera pari a 250 dollari. Blackstone, con sede a New York, aveva comprato l’Hyatt Regency Waikiki Beach per circa 450 milioni di dollari nel 2013 dall’unità real estate di Goldman Sachs, per poi investirne altri 100 in ristrutturazioni. Stando alle voci di mercato vicine al deal, l’intenzione di Blackstone è di restituire il ricavato agli investitori anziché reinvestire in altri immobili.
Ares Capital Europe chiude a 2,5 miliardi di euro la raccolta del suo terzo fondo dedicato al lending, superando di gran lunga il target iniziale di due miliardi di euro e traendo vantaggio dal progressivo ritiro del sistema bancario dal finanziare società partecipate da fondi di private equity (si veda Financial Times) . Ares Capital Europe III ha già quindici deal in portafoglio, visto che ha cominciato a investire nello scorso dicembre. Tra questi, il portafoglio acquisito da Barclay’s appunto nello scorso dicembre costituito da prestiti erogati a società di medie dimensioni per un totale di 500 milioni di sterline. Il fondo ha un target di rendimento superiore al 10% anche perché gli oltre 60 investitori hanno autorizzato i gestori all’utilizzo di linee di credito per aumentare i rendimenti del fondo. Sebbene gli investitori europei siano la parte più consistente, il veicolo ha attirato sottoscrittori sia dal Nord-America sia dall’estremo oriente. Il fondo precedente, Ares Capital Europe II, aveva chiuso la raccollta nel 2013 a 911 milioni di euro. In grado di erogare credito in diverse tipologie da senior a mezzanino, il target del fondo sono società midmarket in tutta Europa. L’unico veicolo più grande di Ares Capital Europe III è il fondo di Icg con i suoi 3 miliardi di euro. In tutto, dal 2011, stando ai dati di Preqin, sono stati fatti 77 fondi destinati al lending. Altri attori minori ma sempre del calibro del miliardo di euro sono Hayfin, Alcentra, e Pemberton. Ares Capital Europe ha oltre 8 miliardi di euro in gestione con uffici a Londra Parigi Francoforte e Stoccolma.
Chiude a 1,5 miliardi di dollari la raccolta del quinto fondo di venture dedicato al tech di Andreessen Horowitz. Con questo focus di settore, il fondo potrà investire in società tecnologiche in diversi livelli di sviluppo: seed,early stage, e mid stage (si veda il comunicato stampa). Il principale tema di Andreessen Horowitz, fin dalla fondazione sette anni fa, è sempre stato il software avendo nella mente come proprio il software abbia rivoluzionato alcuni business. Tra gli esempi più eclatanti ci sono Airbnb nel settore hospitality, Comma.ai nelle auto, Everlaw nel settore legale, Soylent nel food, Coinbase e Transferwise nei servizi finanziari. Oggi, a sei anni dalla fondazione, con 125 persone di staff, continua l’impegno in un settore che appare sempre più promettente.