di Paola Stringa e Giuliano Castagneto
Autostrade per l’Italia (Aspi), che dallo scorso maggio fa capo a Cdp, Blackstone e Macquarie, tramite la controllata Infomobility ha acquisito dalla famiglia Ferri l’intero capitale di Control Card, (si veda qui il comunicato stampa) società bolognese specializzata in apparecchiature elettroniche, software e tecnologie informatiche strumentali al controllo degli ingressi e alla classificazione di veicoli e mezzi in transito. Nell’ambito dell’operazione Aspi ha sottoscritto, tra l’altro, specifici accordi con la famiglia venditrice volti ad assicurare continuità manageriale e indirizzo strategico per un periodo transitorio successivo al closing. Fondata nel 1981, Control Card nel 2021 ha fatturato 9,1 milioni generando un ebitda di 3,7 milioni a fronte di una liquidità netta di 3,4 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Infomobility è stata assistita nell’operazione dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici. Aspi è stata seguita dall’ufficio legale interno.
Con questa operazione Autostrade per l’Italia prosegue negli investimenti tesi a rafforzare e valorizzare il polo tecnologico dedicato a sviluppo e integrazione di soluzioni per la mobilità sostenibile e smart. Percorso che era iniziato nel 2021, con l’acquisizione del 90% di Infomobility, eccellenza della motor valley emiliana dalla consolidata esperienza nel settore. Infomobility si attesta nel mercato di riferimento per la produzione di dispositivi ad alto contenuto tecnologico quali, ad esempio, sistemi di tracciamento flotte, radar per la misurazione della velocità e sistemi di comunicazione tra mezzi.
Ulteriore passo di questa strategia è stata fatto lo scorso marzo, quando Aspi ha costituito il polo MOVYON Electronics, dedicato alla progettazione e alla realizzazione di apparecchiature elettroniche destinate alle soluzioni di Intelligent Transport System. La nascita di questo nuovo polo ha rappresentato un ulteriore allargamento delle soluzioni strategiche di Movyon, spin off di Autostrade per l’Italia, per il settore della mobilità che sviluppa e integra soluzioni tecnologiche destinate ai gestori di infrastrutture stradali e autostradali, oltre che alle pubbliche amministrazioni e ai service provider.
Ricordiamo che, come accennato sopra, lo scorso maggio Holding Reti Autostradali spa (HRA), il veicolo di investimento controllato da CDP Equity (51%) e dai fondi Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e Macquarie Asset Management (24,5%) ha acquisito l’88,06% delle quote di Autostrade detenute da Atlantia (si veda altro articolo BeBeez). Un passo funzionale anche al lancio dell’opa su Atlantia da parte della famiglia Benetton insieme a Blackstone Infrastructure Partners.
Operazione, quest’ultima, alla quale pochi giorni fa anche Banca d’Italia ha dato l’ok (si veda altro articolo BeBeez). Schema Alfa spa, ossia la società veicolo che lancerà l’offerta (ex Schemaquarantatre spa), ha infatti fatto sapere che è arrivata l’attesa autorizzazione da parte di Banca d’Italia all’acquisto di una “partecipazione qualificata indiretta” in Telepass. Ricordiamo infatti che tra le condizioni sospensive indicate nella comunicazione dell’offerta diffusa lo scorso aprile, c’era anche la “domanda di autorizzazione preventiva alla Banca d’Italia per l’acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in Telepass Pay spa.
Ottenuto l’ok di Bankitalia, la Consob potrà finalmente approvare il Documento di Offerta dell’opa su Atlantia, depositato all’inizio di maggio. Ricordiamo che l’opa su Atlantia, di cui già ora la famiglia Benetton possiede il 33,1%, sarà lanciata a 23 euro per azione (al netto del dividendo) e che quindi, in caso di adesione totale all’offerta, il prezzo massimo da sborsare sarà di circa 12,7 miliardi di euro, che sarà finanziato per circa 4,48 miliardi in equity e per 8,225 miliardi da un pool di banche. l’offerta sarà lanciata appunto da Schema Alfa (BidCo), interamente controllata da Schemaquarantadue spa (Holdco), che a sua volta fa capo per il 65% a Sintonia spa (controllata al 100% dalla finanziaria della famiglia Benetton, Edizione spa) e per il resto a Blackstone, attraverso i veicoli di diritto lussemburghese BIP-V Hogan SCS (5,25%) e BIP Hogan SCSp (29,75%).
Nelle ultime ore è arrivato anche l’ok della Banca di Spagna, l’ultima autorizzazione mancante, richiesta in relazione all’acquisto di una partecipazione qualificata indiretta in Bip & Drive (società di telepedaggio indirettamente partecipata da Atlantia S.p.A.) ai sensi delle leggi spagnole. Si stima che nel giro di pochi giorni la Consob si esprimerà al termine del periodo di istruttoria (fonte Borsa Italiana).