BIP (Business Integration Partners), società di consulenza strategica multinazionale con sede in Italia, controllata dal giugno 2021 da CVC Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez), ha messo a segno un’altra acquisizione rilevando FC Italia, azienda che da più di 30 anni è attiva nello sviluppo di progetti di formazione specializzata e certificazione delle competenze di prodotto, della rete di vendita e di post-vendita, nei settori automobilistico e industriale (si veda qui il comunicato stampa e qui l’annuncio di FC Italia). A vendere sono stati gli stessi fondatori e ii manager, cioè Paolo Cavinato, Francesco Preti, Sabrina Casarsa, Maria Paola Borriello e Giorgio Trischitta.
Nell’operazione, BIP è stata assistita dallo Studio Legale Bertacco Recla & Partners per tutti gli aspetti di due diligence legale, dallo Studio Legale Michelini per gli aspetti di diritto del lavoro e quindi due diligence, adattamento contrattuale e trasferimento dei dipendenti. Trotter Studio Associato ha prestato consulenza a BIP in merito alla due diligence contabile e fiscale. La redazione dei contratti e le operazioni di closing sono state seguite dal team legale interno di BIP.
Più nel dettaglio, questa operazione arricchirà le capability della multinazionale di consulenza contribuendo al completamento dell’offerta integrata di BIP Automotive & Mobility, che avrà base operativa a Ivrea e Verona., proprio dove ha le sedi FC Italia
Quest’ultima nel 2021 ha fatturato 2 milioni di euro con un ebitda di 200 mila euro e una liquidita netta di circa 500 mila euro (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Il percorso di integrazione è già stato avviato, mediante attività di collaborazione professionale con i clienti, a conferma delle importanti sinergie già presenti nel gruppo di lavoro.
BIP Automotive & Mobility raffozerà inoltre le competenze nella formazione del personale della rete vendita e post-vendita, nel supporto al lancio di nuovi prodotti, anche attraverso strumenti digitali di virtual e augmented reality, nella progettazione e realizzazione di eventi esperienziali e nella certificazione del personale nel settore automobilistico e industriale.
BIP fornisce consulenza strategica alle aziende. Nata nel 2003, è specializzata nell’affiancare le aziende nei processi di ricerca e adozione di soluzioni tecnologiche per supportarne la crescita internazionale. Lo scorso anno il controllo della società è passata dal fondo Apax France IX, gestito da Apax Partners Midmarket sas (Apax Partners France) al fondo CVC Partners Fund VII, gestito da CVC Capital Partners, con un deal che stando a fonti contattate da Reuters si sarebbe aggirato intorno a 720 milioni di euro, ovvero più di tre volte e mezzo il valore, 200 milioni, riconosciuto da Apax nel 2018, quando aveva rilevato il 61,5% della società di consulenza (si veda altro articolo di BeBeez).
La exit di Apax France costituisce infatti il terzo giro di fondi per BIP, che in precedenza è stata in portafoglio ad Argos Soditic, che nel 2014 ne aveva finanziato il management buyout da parte di 12 dirigenti, tra cui il fondatore e presidente Nino Lo Bianco, tuttora soci. Argos aveva poi ceduto ad Apax il controllo nel 2018, con l’impegno a investire altri 100 milioni per supportare la crescita per linee interne ed esterne dell’azienda.
Andrea Ingallinera, Partner BIP, ha commentato: “Siamo molto felici di annunciare l’ingresso di FC Italia nel nostro gruppo. L’acquisizione ci permetterà di arricchire ulteriormente l’offerta di BIP Automotive & Mobility per portare innovazione e crescita nella filiera automotive puntando a perseguire ambiziosi obiettivi di mobilità sostenibile”.
Quella di FC Italia è soltanto l’ultima di una lunga serie di acquisizioni per BIP. Lo scorso settembre il gruppo ha infatti rilevato iNubo, una startup con sede a Napoli, fondata nel 2019 da un team di professionisti, che vanta una solida esperienza nella ricerca e sviluppo di sistemi e servizi integrati per l’innovazione nelle imprese, in particolare nello sviluppo di progetti di configurazione e customizzazione di soluzioni CRM per le aziende legate all’ecosistema Salesforce (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, a maggio di quest’anno, BIP aveva invece comprato Riskcare, società di consulenza con quasi 30 anni di esperienza e sedi a Londra e New York, leader nel fintech, con un approccio innovativo nel settore capital markets (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione è stata condotta attraverso la controllata britannica Chaucer, specializzata nella trasformazione digitale, a sua volta acquisita da BIP nel 2020 dai fondatori e dal fondo di private equity inglese Growth Capital Partners, che aveva reinvestito per una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione di Riskcare seguiva quella di fine febbraio della maggioranza di Monticello Consulting Group, società di consulenza basata a New York con 30 milioni di dollari di ricavi (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2020 BIP aveva invece acquisito, come detto, l’inglese Chauce (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre 2020, poi, Chaucer aveva a sua volta comprato la società di consulenza ICT britannica Medley Business Solutions, mentre prima, nel marzo 2020, BIP aveva acquisito Vidiemme Consulting srl, società milanese che sviluppa progetti di digital innovation in ambito web, mobile e nuove tecnologie, operativa anche a San Francisco con la controllata VDM Labs (si veda altro articolo di BeBeez).
La campagna di m&a è stata finanziata anche con bond. Ricordiamo infatti che a fine marzo Bach Bidco spa, holding di BIP; ha collocato in private placement 70 milioni di euro di bond senior garantiti a tasso variabile con scadenza 2028 (si veda altro articolo di BeBeez), che ampliano l’emissione originaria dello scorso ottobre 2021 di 275 milioni di euro, che era servita a finanziare il buyout, con le obbligazioni che sono state quotate alla Borsa del Lussemburgo (si vedano qui altro articolo di BeBeez e qui il Prospetto).
A settembre 2020, la società aveva annunciato l’erogazione di un prestito PIK a livello di Bach Holdco spa (controllante di Bach Bidco) che era stato sottoscritto da Tikehau Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Allora non era stata rivelata l’entità del finanziamento, ma nel Prospetto del bond si legge che si tratta di 40 milioni di euro. I proventi del collocamento sono stati utilizzati dal gruppo per rimborsare la quota della linea di credito revolving tirata sino a quel momento e per finanziare la normale attività e potenziali nuove acquisizioni in Europa e/o Americhe.
Grazie anche alle acquisizioni, Moodys’ nella sua nota in cui ha mantenuto inalterato il rating del bond, stima che BIP abbia chiuso il 2021 con 362 milioni di euro di ricavi (+26% dal 2020) e un ebitda di 66 milioni (+27%), dopo aver chiuso i nove mesi 2021 con un fatturato globale di 347 milioni e aver registrato nel 2020 un fatturato pro-forma di 315 milioni e un fatturato effettivo di 286,2 milioni (da 242,8 milioni nel 2019), un ebitda rettificato di 51,7 milioni (da 42 milioni) e un debito finanziario netto di 82 milioni (da 87,3 milioni). BIP conta oggi oltre 4.000 professionisti in Europa, Usa e Medio Oriente.