Brera Partners, investitore in private equity con sede a Zurigo e specializzato nelle istituzioni finanziarie a basso assorbimento di capitale, nei gestori di patrimoni e in aziende di servizi B2B, ieri ha annunciato l’acquisto del 70% del broker assicurativo GBSapri, basato a Roma e tra i principali operatori del settore, attivo su un’ampia gamma di rischi industriali (si veda qui il comunicato stampa). Brera è stata affiancato in qualità di co-investitore dal private equity britannico Headway Capital Partners, mentre il deal è stato finanziato da Eurazeo.
Nell’operazione GBSapri è stato assistito dagli advisor finanziari Kitra Advisory, KPMG, e dagli studi legali Lener & Partners, Lexia e Andpartners. Brera Partners è stata invece seguita da Chiomenti sulla due diligence legale e sulla documentazione, da PWC su quella finanziaria e fiscale e sulla strutturazione fiscale, da LEK Consulting sulla due diligence commerciale e da Rosedge Capital sulla parte debito. Eurazeo è stata invece assistita da Ahsurst.
Venditore della quota di maggioranza è stato il socio di controllo Massimo Maria Bassi, esponente di seconda generazione della famiglia fondatrice dell’azienda che, nata nel 1951 per coprire i rischi operativi di piccole e medie imprese ed enti pubblici, è costantemente cresciuta tramite acquisizioni di più piccole realtà locali, tra le quali si segnalano quelle di Poliass, specialista nella copertura dei rischi marittimi, e di Rodinò & Partners, a sua volta specializzata di rischi industriali. Oggi GBSapri fattura poco meno di 16,5 milioni di euro con un ebitda di 1,7 milioni e liquidita netta di 4,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’intervento di Brera Partners è finalizzato proprio ad accelerare il processo di aggregazione. Ha infatti dichiarato Andrew Borda, partner fondatore di Brera: GBSapri si è guadagnata la reputazione di leader in diverse linee di prodotti assicurativi danni e negli ultimi anni ha costruito con successo la propria posizione attraverso una costante crescita organica e operazioni di M&A, acquisendo primari broker. Intendiamo aiutarla a divenire il principale broker aggregatore in Italia”.
Con il sostegno finanziario e la partnership di Brera potremo rafforzare significativamente la nostra posizione nel mercato assicurativo italiano, garantendo al contempo i più elevati standard di qualità del lavoro e di soddisfazione del cliente che manteniamo da 70 anni” ha dichiarato dal canto suo Carlo Maria Bassi, managing director che a seguito dell’operazione diverrà amministratore delegato al posto di Giulio Spagnoli, che assumerà la carica di presidente.
E’ molto probabile che le strade di GBSapri e Brera intersecheranno quelle di Howden, gigante britannico del brokeraggio assicurativo partecipato dai fondi private equity General Atlantic (dal 2013) e HG Capital (nel capitale dal 2021), assieme alla Caisse du Depot et Placement du Quebec, che in Italia sta portando avanti una corposa campagna di aggregazioni, il cui più recente capitolo è stata l’acquisizione, lo scorso ottobre, di Wide Care Services (si veda altro articolo di BeBeez). Ma la più grande acquisizione sinora fatta in Italia da Howden è stata Assiteca, fino ad allora il più grande broker assicurativo italiano, di cui il gruppo aveva acquisito il 95% nel luglio del 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), per poi comprare il flottante sul mercato con un’opa, sulla base di un enterprise value (debito al giugno 2022) di 256 milioni, cioè circa 3 volte i ricavi. Nel maggio 2022 il gruppo aveva rilevato Nord Est Insurance Broker e ASI Insurance Broker (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel febbraio 2022 aveva acquisito il 100% della vicentina Tower spa, specializzata nell’intermediazione assicurativa e in consulenza sulla gestione del rischio aziendale(si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2021, invece, aveva condotto la sua prima acquisizione in Italia, comprando il controllo del broker Andrea Scagliarini spa (si veda qui il comunicato stampa). Howden intende raddoppiare il volume di ricavi 2022 delle controllate italiane arrivando a 190 milioni aggregati entro il 2027 e, secondo quanto riferito a BeBeez Magazine n. 17 dal ceo di Howden Italia, Federico Casini “il processo di aggregazione è solo all’inizio”.
A conferma delle sue parole, il mese di marzo ha assistito a una raffica di acquisizioni nel settore. A fine mese Wide Group, innovativo broker assicurativo italiano, partecipato dalla scorsa estate dal private equity britannico Pollen Street Capital, a valle di un’operazione che ha come obiettivo il consolidamento del mercato in Italia (si veda altro articolo di BeBeez), ha acquisito il milanese Assileo Broker (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che tra ottobre e novembre scorsi sempre Wide Group ha chiuso le sue due prime acquisizioni (si veda altro articolo di BeBeez), comprando Mida srl, broker milanese che sinora faceva capo a Davide Arculeo (80%) e Stefano Agnesi (20%), (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente); e aggregando Pico Adviser Group srl, assicuratore del credito specializzato in piccole e medie imprese con sede a Bologna, fin a quel momento controllato al 61,63% da Mario Puviani, Penta srl (21,99%) e Massimo Cerchi (16,38%) (si veda qui il report di Leanus).
Pochi giorni prima, Ardonagh Italia, parte del gruppo internazionale Ardonagh, uno dei principali broker indipendenti al mondo, controllato dai fondi Madison Dearborn Partners e HPS Investment Partners, affiancati da Abu Dhabi Investment Authority e altri co-investitori, ha acquisito il 100% di Mediass, società indipendente e guidata da Gianluca Graziani (ceo) (si veda (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio mese, invece, PIB Group, intermediario assicurativo inglese controllato da Apax e Carlyle, ha acquisito il 100% della bresciana Inside 2.0 srl, broker specializzato nel ramo automotive 8si veda altro articolo di BeBeez).