
Mentre ieri è siglato siglato il closing dell’acquisizione di Cedacri da parte di ION Investment Group (si veda altro articolo di BeBeez) e a Piazza Affari illimity ha fatto un balzo del 5,8% sull’onda dei rumor che vedrebbero sempre ION interessata a lanciare un’opa sulla banca guidata da Corrado Passera (si veda altro articolo di BeBeez), tutti i tasselli stanno andando al loro posto in vista dell’opa su Cerved, annunciata a inizio marzo ancora una volta da ION, questa volta insieme al fondo sovrano di Singapore GIC e al nuovo socio FSI (si veda altro articolo di BeBeez), che a valle della vendita della sua quota in Cedacri reinvestirà per il 9% in ION. Ma il prezzo di Cerved a Piazza Affari si è portato ieri ancora più lontano dai 9,5 euro offerti, a quota 9,855 euro, pari a una capitalizzazione di oltre 1,925 miliardi.
Da un punto di vista formale, si diceva, tutto procede bene. Il gruppo di business information e credit management ha comunicato infatti che Banca d’Italia lo scorso 1° giugno ha rilasciato l’autorizzazione all’assunzione di un impegno irrevocabile all’acquisto indiretto di una partecipazione di controllo in Cerved Master Services spa (si veda qui il comunicato stampa).
Pochi giorni prima, il 14 maggio, Cerved aveva invece comunicato il via libera all’opa da parte del governo sul fronte del golden power (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, la Presidenza del Consiglio ha approvato “l’eventuale acquisto da parte dell’offerente del controllo dell’emittente, in coerenza con il progetto industriale di Cerved, che dovrà assicurare: a) l’offerta dei servizi di risk intelligence e marketing intelligence non limitata al settore bancario/finanziario; b) lo sviluppo dell’attività di rating basata anche sulle valutazioni di sostenibilità ambientale e sociale; c) il rafforzamento dei servizi offerti nell’ambito della finanza agevolata e in particolare nell’agevolare l’erogazione tempestiva di credito alle imprese colpite dalla crisi; d) adeguati livelli di investimento, anche in tecnologie, al fine di garantire la certezza, l’integrità e la sicurezza dei dati; e) l’espansione all’estero di alcune linee di servizio (ad esempio, rating e sales intelligence), privilegiando i Paesi dell’area euro con maggiori interazioni con l’Italia”.
Lo scorso 25 marzo il Documento di offerta era stato depositato in Consob (si veda qui il comunicato stampa) e l’Antitrust aveva dato il suo nulla osta all’operazione (si veda qui il comunicato stampa).
In attesa del via libera di Consob, resta però da convincere il mercato, visto che, si diceva, il titolo Cerved continua a viaggiare ben oltre i 9,8 euro, quindi oltre Il prezzo di 9,5 euro per azione offerto da ION, GIC e FSI (si veda altro articolo di BeBeez). Quel prezzo corrispondeva a un premio del 34,9% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni alla data del 5 marzo 2021 e del 43% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni nei precedenti 12 mesi. Il corrispettivo ha un multiplo implicito 2022 EV/ebitda di 10 volte e un rapporto prezzo/utile di 15,6 volte. Il che significa che in caso di consegna di tutte le azioni oggetto dell’opa, il consorzio di investitori ipotizza di mettere sul piatto a quel prezzo un totale di 1,855 miliardi di euro. Ma appunto ora è ragionevole pensare che se ION e i suoi coinvestitori vorranno continuare con il loro progetto, dovranno mettere mano al portafoglio e aggiustare al rialzo l’offerta.
Ricordiamo che l’opa su Cerved sarà promossa dal veicolo Castor Bidco spa, interamente controllato da Castor srl, società controllata dall’irlandese Castor Bidco Holdings Ltd, a sua volta interamente controllata da FermIon Investment Group, società di diritto irlandese partecipata da ION Capital Partners per l’85,75% e da GIC Private Limited per il 10%. Il restante 4,25% di Castor è in mano a investitori istituzionali.
Il 7 marzo scorso inoltre, FSI ha sottoscritto un accordo con ION per cui FSI si impegna a sottoscrivere, a fronte del versamento di 150 milioni, uno strumento finanziario emesso da Castor Bidco Holdings Limited, riscattabile o convertibile in azioni di categoria speciale della stessa Castor Bidco Holdings. L’offerta è condizionata al fatto che l’offerente arrivi a detenere, all’esito dell’offerta, una partecipazione diretta e/o indiretta superiore al 90% di Cerved (condizione soglia)
Intanto il primo trimestre 2021 Cerved ha registrato ricavi in lieve rialzo a 124,1 milioni (dai 121,8 milioni del primo trimestre 2020), un ebitda rettificato invariato 52,3 milioni con un’incidenza sui ricavi del 42,2%; un utile netto rettificato in lieve calo a 26,9 milioni (da 27,4 milioni) e un importante aumento dell’operating cash flow a 44,3 milioni (+51,3% da 29,3 milioni), a fronte di un indebitamento finanziario netto consolidato di 544,5 milioni pari a 2,7 volte l’ebitda rettificato dei 12 mesi a fine marzo, in miglioramento dai 587,7 milioni al 31 dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). I risultati del primo trimestre mostrano quindi un trend di miglioramento rispetto a quelli 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), che avevano evidenziato l’impatto negativo del lockdown da Covid-19 con il gruppo che aveva chiuso l’anno con 480 milioni di euro di ricavi consolidati (da 521 milioni nel 2019), un ebitda rettificato di 202 milioni (da 237 milioni) e un indebitamento finanziario netto appunto di 588 milioni (da 550 milioni).