Il Gruppo Fedrigoni, primo player mondiale nella produzione di carte speciali ad alto valore aggiunto per packaging di lusso e altre applicazioni creative, e leader nel mondo delle etichette premium e dei materiali autoadesivi, controllato da Bain Capital, ha annunciato l’acquisizione di Unifol, player globale con sede a Istanbul e unico produttore di autoadesivi in PVC in Turchia (si veda qui il comunicato stampa). È l’ottava acquisizione della società delle cartiere in quattro anni, cioè da quando, nel dicembre 2017, Bain Capital ne ha rilevato il 90%, per 650 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Crescono ancora, quindi, le dimensioni del gruppo Fedrigoni, mentre Bain Capital ha affidato a Rothschild e Morgan Stanley il mandato per gestire l’asta per il disinvestimento. Di possibile quotazione oppure cessione, a un altro fondo oppure un player industriale si parla dallo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i nomi che circolano come interessati al dossier ci sono quelli dei fondi di BC Partners, Partners Group, Onex eBrookfield.
Unifol, fondata nel 1994 dagli imprenditori Birol Çakır ed Erkut Cilvez, conta circa ottanta dipendenti ed è specializzata nella tecnologia PVC CAST per il rivestimento dei veicoli con il marchio Unicast. I suoi materiali in pellicola vengono utilizzati per proteggere la carrozzeria di un veicolo, cambiarne il colore o applicare grafiche.
Unifol ha investito molto in questa tecnologia, creando impianti all’avanguardia e materiali di ultima generazione per fornire prodotti conformi alle normative vigenti. Quest’acquisizione rappresenta un’ottima opportunità per la divisione autoadesivi di Fedrigoni, già presente nel mondo delle soluzioni per la grafica e la comunicazione visiva, di arricchire la sua già ampia offerta.
Birol Çakır e Erkut Cilvez, soci di Unifol, hanno dichiarato: “Siamo lieti di raggiungere un accordo con una società internazionale solida e in espansione come il Gruppo Fedrigoni. Riteniamo che, a seguito del completamento dell’operazione, Unifol accelererà il suo percorso di crescita globale e la sua capacità di investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni sempre più performanti e innovative”.
Fulvio Capussotti, executive vice president della divisione Self-Adhesives di Fedrigoni, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti per quest’operazione che da oggi ci porta ad ampliare il portafoglio di soluzioni nel mondo graphics e visual communication. La combinazione della tecnologia Unifol e della presenza geografica capillare di Fedrigoni nel mondo ci permetterà di presidiare in modo sempre più competitivo una nicchia di mercato in forte crescita sia in Europa che nel mondo”.
Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni, ha aggiunto: “Unifol è un player tecnologico di grande interesse per noi perché ha sviluppato soluzioni autoadesive innovative per resistenza, durata e possibilità di applicazioni 3D su grandi superfici, caratteristiche che ci permettono di rendere la nostra offerta sempre più attrattiva e di proseguire nella strategia di espansione in segmenti promettenti, attigui a quelli che già presidiamo, come è accaduto di recente con il nostro ingresso nel mercato delle etichette intelligenti, grazie all’acquisizione della francese Tageos“.
Fedrigoni ha acquisito la maggioranza di quest’ultima lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez), a poche settimane di distanza dall’annuncio dell’acquisizione della spagnola Divipa (Distribuidora Vizcaina De Papeles), azienda con sede a Derio, a pochi chilometri da Bilbao (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza il gruppo cartario aveva acquisito anche la spagnola Divipa; il 70% di una newco che è uno spin-off del business di Tecnoform dedicato allo sviluppo di prodotti innovativi per il packaging, in grado di sostituire la plastica con la cellulosa termoformata; la divisione security (cioè il business degli elementi di sicurezza per banconote e documenti d’identità) dell’inglese Portals; l’americana Acucote; l’italiana Ritrama; la messicana Industria Papera Venus (IP Venus), e l’italiana Cordenons.
Il gruppo, attivo dal 1888 nella produzione di carte speciali, oggi conta oltre 4 mila dipendenti tra Italia e sedi estere e 25 mila prodotti, distribuiti in 132 Paesi. A Fedrigoni fa capo, nella divisione paper, anche lo storico marchio Fabriano, che vanta oltre 750 anni di storia, e, nella divisione autoadesivi, Arconvert , che con Ritrama ha portato il gruppo a divenire terzo operatore di etichette e materiali autoadesivi in Europa e in America Latina. Fedrigoni è oggi il primo produttore di etichette per i vini e gioca un ruolo di primo piano nelle etichette e pellicole autoadesive ad alta tecnologia per alimenti, medicine, auto, prodotti per la cura della casa e della persona.
Il gruppo ha chiuso il bilancio 2021 con ricavi in aumento del 21% a 1,6 miliardi di euro rispetto ai 1,32 miliardi del 2020, con il fatturato che è cresciuto in entrambi i segmenti della carta speciale e FSA (Fedrigoni Self-Adhesive), e soprattutto con un ebitda rettificato che è balzato del 29%, passando da 166,4 milioni a 214,8 milioni, ma che pro-forma, considerando le ultime acquisizioni, arriva a 221 milioni. Quanto debito finanziario netto, a fine 2021 era di 577,7 milioni, in calo dei 602,2 milioni del 2020, mentre il debito finanziario netto pro-forma è di 592,6 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Ora sul mercato circolano valutazioni da 2,5-3 miliardi di euro per il gruppo, sulla base di un ebitda atteso pro-forma per il 2022 di almeno 250 milioni, tenuto conto delle acquisizioni di quest’anno.