FIEE sgr ha incassato un IRR medio del 38% dai suoi primi due disinvestimenti annunciati tra novembre e dicembre 2022 e perfezionatisi in questi giorni. Lo ha comunicato ieri la società di private equity che investe nei settori dell’efficienza e transizione energetica, e dell’utilizzo della produzione di fonti rinnovabili in Italia e all’estero (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, i due fondi FIEE I e FIEE II hanno investito complessivamente 70 milioni di euro in PLT energia, uno dei più grandi produttori indipendenti italiani di energia eolica con oltre 300 MW installati, ceduta per 900 milioni di euro, e in Selettra Pubblica Illuminazione, seconda società indipendente italiana di illuminazione pubblica intelligente, valutata 92 milioni, dalla cui vendita, rispettivamente a ENI Plenitude e a fondo Smart City Infrastructure Fund gestito da Patrizia AG, ha incassato in totale tre volte il capitale investito.
In particolare, il fondo FIEE II aveva annunciato il primo closing della raccolta a quota 125 milioni di euro nel settembre 2020 su un target complessivo di 175 milioni (si veda altro articolo di BeBeez) e nel gennaio del 2022 aveva poi chiuso il fundraising oltre l’obiettivo, raggiungendo quota 201 milioni. Come si legge sul sito internet dell’sgr, il fondo ha già concluso le prime cinque operazioni d’investimento in Cold Chain Capital Holdings Europe spa, Corre Energy BV, Comunità Energetiche spa e Metrotermica spa, allocando circa 100 milioni del capitale raccolto e dalla sua prima exit relativa alla cessione della partecipazione in PLT energia ha generato un rendimento cash-on-cash di 2,7 volte e un IRR del 75%.
Quanto al fondo FIEE I, era stato lanciato nell’agosto 2016 (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva annunciato il closing finale a 160 milioni nel maggio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), raggiungendo poiquota 166 milioni a dicembre 2017 e superando quindi il target iniziale di 150 milioni . A maggio 2020 il fondo ha completato in anticipo il periodo d’investimento, investendo in sei società. A fine 2022 ha annunciato il disinvestimento da PLT Energia e da Selettra Pubblica Illuminazione e mantiene ora in portafoglio partecipazioni in City Green Light srl, uno dei principali operatori italiani nelle smart cities con in gestione circa 800 mila punti luce di pubblica illuminazione; Comat Servizi Energetici spa, il primo operatore in Italia nel campo delle riqualificazioni energetiche del settore residenziale con circa 3.000 condomini gestiti; Plangreen 2E srl, specializzato nell’illuminazione nella GDO; e Selettra spa, la holding che ha ceduto Selettra Illuminazione Pubblica).
Andrea Marano, co-amministratore delegato e socio di controllo, ha commentato: “Al di là del vento in poppa di cui gode la transizione energetica, che è destinato a soffiare in un’unica direzione per i prossimi decenni, gli ottimi risultati raggiunti con queste prime due exit sono riconducibili alla nostra strategia d’investimento, caratterizzata da tre elementi essenziali: iniezione di capitale più nelle aziende che ai loro fondatori, crescita più organica che tramite acquisizioni, logica più industriale che finanziaria. A questo, si aggiunge che ad oggi tutti gli investimenti effettuati sono scaturiti da contatti esclusivi con gli imprenditori piuttosto che dalla partecipazione a processi di vendita competitivi”.
E Raffaele Mellone, co-amministratore delegato e socio di controllo, ha aggiunto: “Per comprendere l’importanza di questi aspetti è utile richiamare alcuni dati. A oggi oltre i due terzi del capitale che abbiamo investito è stato iniettato nelle società per accelerarne il piano di crescita e consentire di ottenere valorizzazioni elevate di cui beneficiano anche gli imprenditori che reinvestono con noi. Ciò ha generato un CAGR dell’ebitda complessivo delle aziende in portafoglio pari al 26%, contro una media dell’8% delle società italiane supportate da fondi di private equity. Infine, la posizione finanziaria netta delle nostre società in portafoglio oggi è in media pari a 1.4 volte, e in alcuni casi è negativa, ossia niente debito e cassa in banca. La transizione energetica è una trasformazione dell’economia del mondo, non solo del settore energetico, che durerà a lungo e che impatterà sempre più settori in futuro. Con FIEE siamo pronti ad accompagnare questo cambiamento, con progetti di crescita importanti”: